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31/7/2011 Gran Premio di Silverstone (Inghilterra)


Guest EC2277

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Guest EC2277

Non ho visto la gara percui non posso commentare le condizioni di quella curva, ma se dici che è in condizioni pietose mi fido.

Superbike: l’analisi del round di Silverstone.

5 agosto 2011

Il nono round della stagione Superbike, che ha avuto luogo lo scorso fine settimana sul tracciato di Silverstone, è risultato, come da aspettative, cruciale per le sorti di questa stagione 2011. Gli scenari possibili per la lotta al titolo, al termine della prova erano sostanzialmente due: da una parte il riscatto del leader Carlos Checa, dopo le prove “sottotono” di Aragon e Brno (lo spagnolo ha comunque totalizzato tre terzi posti su quattro gare), oppure il riaggancio ufficiale alla vetta da parte di Max Biaggi (Aprilia Alitalia) e/o il pericoloso riavvicinamento in classifica di Marco Melandri (Yamaha World Superbike), entrambi protagonisti assoluti nei due round che hanno preceduto l’evento inglese.

Per il “Toro” dunque, serviva come il pane un ritorno al ruolo di mattatore del campionato, temporaneamente sospeso a conclusione del round di Misano, dopo aver conquistato la terza doppietta stagionale su sei round (e ben otto vittorie complessive). Un’ulteriore caduta di rendimento avrebbe rinvigorito ancor di più le speranze di titolo degli avversari, nonché vanificato l’enorme vantaggio costruito nella prima parte di stagione.

Detto fatto: Checa è tornato a martellare il suo passo irresistibile in gara, monopolizzando entrambe le corse e lasciando agli avversari la lotta per le rimanenti posizioni da podio. L’affermazione del pilota catalano è andata di pari passo con il week-end difficile del campione in carica il quale, come lo scorso anno, ha faticato più del previsto sul veloce e sconnesso tracciato inglese. Per Max Biaggi infatti, i problemi accusati in prova ed in qualifica, tramutatisi in un undicesimo posto in griglia rimediato al termine della Superpole di sabato, non sono scomparsi nella giornata seguente. Se il quarto posto in gara 2 del romano è tutto sommato accettabile, l’undicesima posizione alla bandiera a scacchi nella prima gara è stata dura da digerire seppur giustificata da un problema alla leva del freno dovuta ad un contatto al via.

Questa combinazione di risultati riporta il “Corsaro” a 62 punti di svantaggio, un gap notevole a quattro round dal termine della stagione. A nove lunghezze di ritardo da Biaggi troviamo Marco Melandri, autore di due terzi posti in gara ed in entrambe le occasioni preceduto sul podio dal compagno di squadre Eugene Laverty. Il ravennate ha dato il tutto per tutto in pista ed è stato protagonista di una fantastica battaglia in gara 2 col rivale-nemico di casa Aprilia, vinta nel finale nonostante una condizione di grip assolutamente deficitaria (la gomma posteriore della sua YZF-R1, nell’ultima parte della corsa, era praticamente distrutta).

Per i due piloti Yamaha World Superbike, i problemi veri hanno avuto inizio solo dopo la fine della tappa britannica: come già ampiamente riportato, la casa di Iwata ha annunciato il suo disimpegno ufficiale dal mondiale delle derivate dalla serie, che coinciderà con il termine della stagione corrente. Alla luce di questa drammatica svolta nei piani del costruttore giapponese, sarà difficile per i due centauri disputare gli ultimi quattro round in una condizione mentale anche lontanamente accettabile.

Lontano da questo tipo di problemi è John Hopkins, che ha preso parte al fine settimana di Silverstone come wild-card, schierato dal team Samsung Crescent Suzuki, squadra con la quale corre a tempo pieno nel British Superbike. Il pilota di Ramona, California, ha impressionato positivamente gli addetti ai lavori e i fan del mondiale, conquistando la prima casella dello schieramento al termine della Superpole (con tanto di nuovo record del tracciato) ed ha ottenuto un quinto ed un ottavo posto in gara, dopo aver combattuto a lungo nelle posizioni di vertice in entrambe le corse.

Rimanendo in casa Suzuki, non è stato certo un week-end facile quello di Michel Fabrizio. Il pilota del Team Alstare è stato protagonista di una caduta in gara 1, al primo giro, mentre nella seguente ha concluso al nono posto. Questi risultati negativi, in controtendenza rispetto a quelli ottenuti dal “Gladiatore” recentemente, si sono sommati alle voci di un possibile passaggio della squadra belga a Kawasaki, prontamente smentite da Francis Batta che ha dichiarato di voler continuare soltanto con Suzuki, ma a condizioni economiche differenti da quelle prospettate dalla casa di Hamamatsu.

C’è chi quindi, come Carlos Checa e il Team Althea, pensa alla stagione in corso e chi già si ritrova con il pensiero all’anno prossimo, visti anche i vistosi cambiamenti a livello regolamentare in cantiere per il 2012: l’utilizzo di una sola moto per pilota è stato ufficializzato proprio a Silverstone, per eventuali altre misure volte a contenere i costi bisognerà aspettare. La pausa estiva per il Mondiale Superbike è appena iniziata, e terminerà con il decimo round del Nurburgring, in programma dal 2 al 4 settembre prossimi. Ci sarà il ritorno di Jonathan Rea e di Ruben Xaus (Castrol Honda), forse quello di Chris Vermeulen (Kawasaki Racing Team) e tanta sarà la carne al fuoco, dentro e fuori la pista.

Valerio Piccini

Fonte: www.bikeracing.it

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