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Si chiama MUSA il nuovo MPV compatto di Lancia


fulvio

Vi piace il nome scelto per la nuova MPV Lancia?  

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questo è ciò che scrive lancia stessa della Musa

Lancia Musa

in anteprima mondiale a Ginevra

Il Salone dell’Auto di Ginevra ancora una volta si presenta come il palcoscenico ideale per presentare le nuove nate in Casa Lancia. Quest’anno la Marca propone un monovolume compatto capace di soddisfare le esigenze di chi ama vivere la vita con gusto senza rinunciare al piacere della praticità.

Questo nuovo modello è l’espressione della “nuova ricchezza Lancia” non solo in termini di soluzioni, dotazioni ed estetica ma anche nel valore che la Casa vuole offrire ai suoi clienti.

Il monovolume compatto è alto e aerodinamico, spazioso e duttile, e si distingue per la sua eleganza ricca ma non ostentativa, per lo stile moderno e ricercato. Il luogo ideale, quindi, dove ricevere i propri passeggeri facendoli sentire ospiti graditi e ai quali dedicare tutte le attenzioni e la cura proprie della tradizione italiana. Inoltre, la vettura è anche rassicurante in termini di controllo e sicurezza con un interno eccezionale per la sua accoglienza, comodità, ricchezza e, soprattutto, per la grande vivibilità.

Accogliente e raffinata, dunque, Lancia Musa è un’auto da vivere più che da guidare: “un oggetto di lusso che si vive”. Infatti, espressione della nostra cultura automobilistica, questo monovolume evoca quei valori profondi e sinceri tipici dell’ospitalità italiana: buongusto, calore e generosità. È il piacere di ricevere con spontaneità, il desiderio di offrire momenti di coinvolgimento intenso, inediti in un’auto, che la rendono perfetta come auto da spostamento ma piacevolissima anche in città.

Dunque, Lancia Musa emana fascino ma non lo ostenta, sa avere personalità senza esibirla, sa essere ricercata ma non inaccessibile.

Il particolare connubio tra la raffinata eleganza estetica e l’esclusivo patrimonio tecnologico permette al modello di porsi come nuovo punto di riferimento nella fascia dei Multi Purpose Vehicle compatti. Si presenta come una nuova tipologia di vettura, rivolta a tutti ma destinata in particolare agli amanti del benessere e della ricercatezza, persone attente alle novità ma che amano condividere l’amore per il “vivere bene”. Insomma, il nuovo monovolume compatto di Lancia ha tutte le doti e l’appeal per essere un’esperienza da godere come quella di un hotel de charme o di un casale toscano.

A questo punto è chiaro che Lancia Musa si posiziona tra la Ypsilon, espressione un po’ trasgressiva della “Neo Dolce Vita”, e la Phedra, rappresentazione automobilistica della più sofisticata multi-funzionalità da famiglia; protettiva quanto esclusiva, è pensata per tutti coloro che fanno dell’ospitalità un tratto distintivo della propria personalità, che interpretano l’“arte di ricevere” come un valore essenziale della vita.

IL BUONGUSTO

Nel pieno rispetto della migliore tradizione Lancia, gli interni del modello sono il frutto di una particolare ricerca stilistica che ha dato vita ad originali abbinamenti di colori e materiali esclusivi ispirati al mondo dell'arredamento.

Da una parte, un raffinato gioco di contrasti dato dall’impiego di tessuti tecnici, pelle pregiata e morbide microfibre. Dall’altra, i toni bruni che richiamano pregiati legni come il wengé, accostati a toni più neutri, come l'avorio, che rimandano all'eleganza e alla delicatezza di un comodo divano o poltrona.

Inoltre, particolari metallici impreziosiscono le linee e le forme degli interni mentre le cromature danno risalto alle nuove nuance di colore degli esterni dichiarando, apertamente, l'intenzione di avvicinare il mondo dell'auto a quello del “Interior design Italiano”.

Ecco allora una plancia dai colori raffinati e con al centro un originale strumento e, poco sotto, il cambio che è vicino al volante e in posizione ergonomica. Ed ancora: tutti e cinque i sedili sono comodi, ergonomici e sicuri, oltre a poter assumere configurazioni diverse (32 posizioni compresa una singolare posizione “relax”) con poche e rapide operazioni; il sedile passeggero anteriore si ribalta e i due sedili posteriori scorrono avanti e indietro e sono capaci di reclinarsi indipendentemente.

Nell’aspetto esteriore, poi Lancia Musa appare solida e sicura e, al tempo stesso, originale ed elegante. È impossibile non riconoscere la raffinatezza e l’eleganza del Marchio nella preziosa calandra, nelle linee essenziali e nei colori caldi del nuovo modello. Infatti, la forma, priva di spigoli e dalle linee arrotondate, enfatizza il carattere di “guscio” accogliente e protettivo dell’abitacolo, che diventa una garanzia di sicurezza oltre che una promessa di comfort.

Tutto questo su una vettura che ha dimensioni esterne molto più compatte di un tradizionale veicolo multi-funzione: è lunga poco meno di quattro metri, larga 1,70 e alta 1,66 metri.

IL CALORE

Quando si pensa all’ospitalità italiana viene subito in mente il calore della gente. Tutto sulla nuova Lancia è stato studiato per infondere in guidatore e passeggeri la piacevole sensazione di sicurezza e protezione. Una “camera con vista”: solare, grazie all’impiego di ampie superfici vetrate come il tetto “Skydome”; accogliente, merito degli accostamenti cromatici e dei materiali caldi alla vista ed al tatto. Un ambiente comodo, dove comodità significa dominare lo spazio grazie ad una posizione di guida rialzata, ma anche trovare tanto spazio, soprattutto là dove serve. Questo è reso possibile dall’eccezionale ergonomia dei comandi e dai 21 vani portaoggetti.

Per fare del comfort un vero punto di forza del prodotto, Lancia ha inoltre pensato di dotare il modello di contenuti mirati a creare la giusta atmosfera: un sottofondo musicale puro e potente grazie al Bose° Sound System, il climatizzatore automatico bi-zona per una situazione ambientale ideale per tutti i passeggeri. L’ospite, dicono gli italiani, non deve neppure alzare un dito. Per questo la nuova Lancia è dotata del cambio manuale sequenziale D.F.N. (“Dolce Far Niente”) utilizzabile anche in modalità automatica per agevolare al massimo il relax di guida.

LA GENEROSITÀ

Chi ha vissuto in Italia o vi è stato solo per un breve periodo lo sa: la vera accoglienza italiana è fatta di tante attenzioni che ti sorprendono. Il modello offre molto di più di quanto ci si aspetta da una vettura di questo tipo. Innanzitutto, una gamma di motori generosi pronti a soddisfare le esigenze di ogni cliente, in termini di prestazioni ma anche di costi d’esercizio. Ecco i briosi 1.9 Multijet da 100 CV, 1.3 Multijet da 70 CV ed il confortevole 1.4 benzina da 95 CV, gli ultimi due potranno essere anche abbinati al cambio robotizzato D.F.N. (“Dolce Far Niente”).

In più il modello offre dotazioni da segmento superiore. Come dimostrano il tetto apribile panoramico “Skydome” che ricopre il 70% del padiglione di superficie vetrata; il climatizzatore automatico bi-zona che permette di impostare due diverse temperature tra guidatore e passeggero; infine, gli interni in pelle e i cerchi in lega. Sono solo alcune delle dotazioni che si possono trovare di serie o a richiesta nei vari allestimenti della vettura.

Un mondo di servizi denominati Parure Lancia che consente di viaggiare senza pensieri. Infatti, anche la nuova Lancia Musa propone l’esclusivo pacchetto che permette di estendere la garanzia contrattuale fino al quinto anno dalla data d’immatricolazione o fino ad un massimo di 120.000 Km abbinandoli ad un esclusivo servizio di assistenza stradale.

In caso di guasto, infatti, sono completamente gratuiti: il traino (anche a causa di un incidente), l’officina mobile (solo in Italia), il recupero della vettura riparata, il veicolo sostitutivo, gli anticipi di denaro, l’invio di ricambi, le spese di albergo e il rientro dei passeggeri. Infine, nel caso il cliente decidesse di vendere la propria vettura prima della scadenza dei cinque anni del contratto potrà godere di due opportunità. La prima prevede di risparmiare sull’acquisto di una nuova automobile (Fiat, Lancia o Alfa Romeo) grazie ad una riduzione del prezzo pari alla quota di Parure non ancora goduta. La seconda possibilità, poi, consiste nel trasferire ogni vantaggio di Parure al nuovo acquirente, fino al suo esaurimento temporale o chilometrico. In questo modo la vettura acquista un valore maggiore al momento della vendita.

Ginevra, febbraio 2004

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Personalmente sono deluso, benche possa significare qualcosa di prestigioso a molte persone farà piu ridere che altro.

Come dicevi prima Robert1 " che auto hai? una Musa...." o in napoletano "ah te sei accattato a' Musa" :-))

Infine io che sono di lingua madre anche francese mi suona ancora piu ridicolo in francese....

Onestamente anche se nea assomigliava a neo quale era il problema?

Per prima cosa un neo puo essere anche molto attraente (vedi nei di alcune star sulle labbra), e poi neo e anche la star di Matrix...

Mi dispiace che un nome come nea, molto piu facile da ricordare e molto piu corto sia stato scartato per una parola alla quale la maggioranza non piace. Son certo che il nome fosse stato nea il sondaggio avrebbe avuto tutta un altra piegha...

anche a me non piace molto... come dici tu Nea sarebbe stato molto meglio, tra l'altro neo è anche il suffisso alle parole che indicano qualcosa di appena nato come il più immediato neonato...

E' la prima auto al mondo con motore a 6 cilindri a V di 60 gradi e con frizione, cambio e differenziale in un unico blocco sull'asse posteriore, transaxle, ..., è il 1950 e lei è l'Aurelia. (www.lancia.it)

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Mi associo al coro di chi preferiva Nea.

Musa proprio non mi piace... se nea ricorda neo non c'e' niente di male... basta pensare al neo di Cindy Crawford anzichè a quello di Vespa!

Un neo su un bel viso non ne cambia la bellezza!

Al contrario Musa ricorda "muso", che e' generalmente peggio di "viso", non per niente è associato agli animali, o in senso dispregiativo alle persone..."brutto muso"!

Per me chi ha scelto ha toppato alla grande.

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Guest T a u r u s

li rispetta tutti tranne che "suonare" bene in ITALIANO

(...)

Nea era perfetto...

giusto ... Lancia Musa ha un suono ottimo se pronunciato bene. Se pronunciato male, come in 95% dei casi all'estero ;), non e un granche.

In ogni caso spero che vedrò tante e che sarà un successone.

beh nei due principali mercati per Lancia dopo l'Italia cioe' Germania(ma anche Austria e Svizzera di lingua tedesca) e Grecia credo che si pronunciera' benissimo....infatti in Germania sara' pronunciato esattamente come nell'italiano mentre in greco sara' pronunciata con la s di sapere esattamente cioe' come la parola greca MOYΣΑ da cui deriva....mentre per le altre lingue anche nel caso che l'u e' pronunciato diversamente cioe' come la u inglese oppure la u francese il sound della parola e' sempre gradevole...peccato che non si vende nel regno unito...

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beh nei due principali mercati per Lancia dopo l'Italia cioe' Germania(ma anche Austria e Svizzera di lingua tedesca) e Grecia credo che si pronunciera' benissimo

Spero che tu abbia ragione. La gente qui a volte spaglia clamorosamente perché non conosce assolutamente la grammatica della lingua italiana. Era già un disastro la "Lybra", che diventava Lübrà / Li(e)brá

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...purtroppo (a mio avviso) il nome pare sia deciso e tornare indietro non so se sia più conveniente (potrebbe solo trasmettere l'idea di insicurezza)

però a me, triste sincerità ;-(, il nome musa fa skifo! :twisted:

Innanzitutto i nomi son suoni che evocano emozioni. Le spiegazioni, per quanto poetiche, lasciano il tempo che trovano... perchè richiamano vecchie tradizioni (forse ai più quelle popolari anzichè mitologiche) esperienze personali, etc...

Certo scegliere un nome è molto complesso (non per niente pagano fior di quattrini) ed è importante l'obiettivo che si vuole raggiungere.

a mio avviso l'obiettivo del nome della MPV lancia dovrebbe essere questo:

1 - trasemttere al prodotto un'atmosfera elegante, una sensazione di classe, falsamente semplice (ma in realtà ricercata!) da renderlo attraente

2 - Trasemtte all'acquirente un'aurea di semplice eleganza (non pakkiano) tale che si possa vantare (sapete raggazzi, ho comprato un.....) ed assolutamente evitare possibili risvolti ridicoli

Probabilemte alla Lancia hanno pensato che il target è l'acquirente di classe, colto (magari sensa accenti regionali o altro) e/o hanno dato molto peso (e questo giustamente) al mercato estero (dove non sono in grado di esprimere giudizi ma credo che Musa possa essere apprezzato)

Purtoppo io credo che statisticamente il potenziale cliente italiano sarà

1 - Danaroso che lo sceglie per auto della moglie (o donna single che la compra per se)

2 - Danaroso che lo sceglie come auto da città

Quindi arricchito (se no, tanto per rimanere in casa, sceglierà l'Idea.... fra l'altro come ho fatto io! ;-)) ma BUZZURRO Non faccio esempi per non offendere nessuna categoria, ma ognuno di voi credo che potrà facilmente trovarli da soli (parere personale ma... spesso oggi chi ha più soldi della media ha una cultura inferiore alla media)

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Rispetto a Nea (questo sì, troppo dotto), preferisco Musa. Come detto in altro post, si collega a modi di dire virtuosi: "Sarai la mia musa, musa ispiratrice, che non mi sembrano obsoleti. E poi dipende anche a quale target è indirizzata l'auto.

"Vigila sui tuoi pensieri: la tua vita dipende da come pensi".

Libro dei Proverbi

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Purtoppo io credo che statisticamente il potenziale cliente italiano sarà

1 - Danaroso che lo sceglie per auto della moglie (o donna single che la compra per se)

2 - Danaroso che lo sceglie come auto da città

Quindi arricchito (se no, tanto per rimanere in casa, sceglierà l'Idea.... fra l'altro come ho fatto io! ;-)) ma BUZZURRO Non faccio esempi per non offendere nessuna categoria, ma ognuno di voi credo che potrà facilmente trovarli da soli (parere personale ma... spesso oggi chi ha più soldi della media ha una cultura inferiore alla media)

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