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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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perchè scusa, ma la pausa pranzo è esterna all'orario?

questa non la sapevo.. proprio vero che noi murologi siamo l'ultima ruota del carro..

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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perchè scusa, ma la pausa pranzo è esterna all'orario?

questa non la sapevo.. proprio vero che noi murologi siamo l'ultima ruota del carro..

Normalmente in edilizia (visto che è il settore che ti interessa) è così.

Ammettendo che la pausa pranzo abbia la durata di un'ora (questo può variare) e che cada proprio a metà dell'orario di lavoro, si ha:

1) 4 ore di lavoro

2) 1 ora di pausa in cui consumare il pasto che è, almeno in parte, a carico del datore di lavoro quando non si opti per prestazioni sostitutive tipo i ticket restaurant

3) 4 ore di lavoro

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Eh, si buonanotte. ancora con sta storia dei "diritti acquisiti" che poi sono la base per nuove rivendicazioni.....verso l'infinito e oltre.....

io non dò giudizi di merito, il sindacato ha operato così dalla sua costitutuzione in poi (e anche giustamente). ma qui in Italia (guardiamoci in faccia tutti quanti) di PRIVILEGI ne abbiamo usufruiti tutti. orari brevi, settimane corte, aumenti salariali (sono state pubblicate le statistiche recentemente) lavori che son visti bene come la peste bubbonica dagli italiani (e ovviamente vengono fatti da stranieri)...tutti "lussi".......

ragazzi la festa è finita, sacrifici per tutti e rimboccarsi le maniche. se no chiudono e aprono da un'altra parte. c'è la fila, non facciamo gli struzzi

il mondo in 10 anni è cambiato.

questi qua (fiat) vuole implementare a pomigliano delle tecnologie produttive VENTENNALI in giappone....non è che laggiù la gente è presa a frustate e calci per lavorare...;)

Scusa eh, ma settimana corta, malattia, indennità di disoccupazione ti sembrano privilegi? Sono le conquiste di tutto il mondo occidentale civilizzato, costate anni di lotte, di sacrifici, anche di morti. La globalizzazione non è un buon motivo per mandare a donnine queste conquiste di civilità, gli stati possono difendersi dallla concorrenza sleale con dazi e tassando pesantemente chi delocalizza.

Condivisibile fino ad un certo punto.

La realta' nippa come tu ben sai, non e' socioogicamente nemmeno lontanamente paragonabile a quella italica.

Li' non prendi la gente a frustate...perche' in media si frustano da soli ;) ( vabbe' luoghi comuni lo so )

Quello secondo me grave e' che l'oggettiva indifendibilita' della situazione di pomigliano potrebbe diventare il grimaldello e la pietra di paragone per far passare il meme che in generale i diritti dei lavoratori possano e debbano essere diminuiti se fattori esterni lo impongono.

Attenzione!! questo gia' accade nella realta' non formalmente.

Lo diventasse anche formalmente, credo che assisteremmo in pochi anni ad una proletarizzazione di massa ed ad una polarizzazione della societa'.

Che ci renderebbe tutti piu' poveri, a parte pochi e soliti noti.

Quoto, da alcuni anni è in atto una deregulation del mercato del lavoro che ha portato al precariato dilagante, alla soppressione di fatto di molti diritti e al crollo delle retribuzioni per i neoassunti. Di questo passo si sta allargando a dismisura la forbice tra ricchi e poveri, e l'economia ne risente, specie da quando è diventato più difficile acquistare a rate.

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Il napoletano con la n minuscola, è condannato dalla sua mentalità di voler metterlo in quel posto al suo datore di lavoro o all'ordine costituito, e alla fine di farla sempre franca, perchè sà di essere intoccabile (per una serie di motivazioni da film di mario merola) e/o indispensabile. E per questi napoletani con la n minuscola, pagano anche coloro che i 40 bulloni nelle 147 le mettevano tutti, ma che non hai mai avuto il coraggio e/o la volontà di isolare tali soggetti.

Questo è quello che temo anch'io, definitiva caporalizzazione del lavoro, che forse però potrebbe cominciare a far un pò svegliare chi oggi ha la pancia piena e il TV a plasma da 50" e l'iPhone nuovo ogni anno.

Quoto:agree:

la guerra tra i poveri è sempre esistita, ma qui deve intervneire lo stato, non una società.

lo stato, oggi, dov'è?

Lo stato siamo noi, Net.

Ed e' come lo vogliamo, fa quello che vogliamo con i soldi che gli diamo.

Ed il trend dominante oggi, tira da un'altra parte.

Lo Stato non siamo noi, ma fa quello che noi cittadini gli permettiamo di fare. Quando vengono eletti pregiudicati o maestri di clientele è inutile aspettarsi uno Stato che componga i conflitti sociali cercando i migliori compromessi per tutti garantendo che tutti abbiano diritti e che facciano il loro dovere; una classe politica marcia farà politiche marce, clientelari: favorirà gli abusi dei dipendenti raccomandati ma anche quelli degli imprenditori disonesti e delle varie cricche foraggiate a spese di pantalone :(r.

Modificato da V6 Busso

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Scusa eh, ma settimana corta, malattia, indennità di disoccupazione ti sembrano privilegi?

Capisco che la settimana corta sia una cosa comoda, ma non è un diritto costituzionale. Giusto per far piacere al murologo Cosimo, in edilizia è stabilito nel contratto nazionale che l'orario di lavoro possa essere ripartito su sei giorni invece che cinque. Non occore l'autorizzazione del presidente della Repubblica, né la dispensa papale, basta una comunicazione del datore di lavoro alle RSU.

Nel contratto dei metalmeccanici vi sono norme del medesimo effetto.

Non parliamo di altri settori quali la sanità, il commercio, il turismo, la ristorazione...

Se si vuole a tutti i costi avere il Sabato libero, si sceglie un altro lavoro, magari un lavoro pubblico.

La malattia non è messa in discussione. L'azienda vuole ritagliarsi degli spazi di intervento, per quanto è ad essa permesso dalla legge, in quei casi in cui si verifichino abusi palesi, fermo restando che il trattamento economico a carico dell'INPS segue le sue regole e l'Istituto se ne frega di quanto viene stabilito da FIAT e OO.SS. a Pomigliano.

Per finire l'indennità di disoccupazione... essa non è alcun modo menzionata nell'accordo di cui parliamo e, anche se lo fosse, resta il principio che si tratta di disciplina non derogabile dalle parti sociali a meno che non la si voglia migliorare aggiungendo ulteriori trattamenti a carico ditta in favore degli espulsi dal ciclo produttivo.

Insomma, che non sia un accordo bellissimo possiamo essere d'accordo. Ma la Fiom, nel criticarlo, utilizza degli slogan facili facili che dietro non hanno alcuna sostanza.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Capisco che la settimana corta sia una cosa comoda, ma non è un diritto costituzionale. Giusto per far piacere al murologo Cosimo, in edilizia è stabilito nel contratto nazionale che l'orario di lavoro possa essere ripartito su sei giorni invece che cinque. Non occore l'autorizzazione del presidente della Repubblica, né la dispensa papale, basta una comunicazione del datore di lavoro alle RSU.

Nel contratto dei metalmeccanici vi sono norme del medesimo effetto.

Sì ma un conto è lavorare 6 giorni con orari "normali", un altro è lavorare 6 giorni a turni. E' dura la vita del turnista ;). Che poi i metalmeccanici a tempo indeterminato siano privilegiati rispetto ai precari è vero, ma insisto nel dire che non è una scusa buona per far passare qualsiasi porcata.

Per finire l'indennità di disoccupazione... essa non è alcun modo menzionata nell'accordo di cui parliamo

Certo, ne parlavo per fare un esempio.

Insomma, che non sia un accordo bellissimo possiamo essere d'accordo. Ma la Fiom, nel criticarlo, utilizza degli slogan facili facili che dietro non hanno alcuna sostanza.

Non condivido, hanno argomentato molto bene le loro scelte.

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Pure questo arrivano a fare?

Fiom Pomigliano: la Fiat precetta operai per una marcia

18 giugno 2010

“L’azienda sta organizzando una fiaccolata per domani sera precettando i lavoratori alla partecipazione”. È quanto denunciano Maurizio Mascoli e Massimo Brancato, della segreteria regionale e provinciale della Fiom.

Secondo i due sindacalisti “si conferma il pesante clima di coercizione generato dalla Fiat. Emergono le peggiori tradizioni dell’azienda. Il referendum del 22 è illegittimo, il testo della Fiat contrappone lavoro e diritti, i lavoratori sono sottoposti a ricatto, li invitiamo ad andare a votare per evitare ritorsioni individuali“.

LA MARCIA DEI 40MILA -Ci giunge notizia dallo stabilimento di Pomigliano che l’azienda, attraverso i suoi capi – hanno spiegato – stia organizzando una marcia a favore dell’intesa separata sottoscritta il 15 giugno, a cui tutti i lavoratori sono invitatì a partecipare. Emergono le peggiori tradizioni della Fiat, che ripropone a distanza di trent’anni una marcia dei 40 mila in sedicesimo”. “Del resto ci risulta che in queste ore viene impedito l’accesso allo stabilimento per i soli delegati Fiom della linea 147 (che in questi giorni non lavora) – aggiungono Mascoli e Brancatomentre non avviene altrettanto per i delegati delle altre organizzazioni sindacali. Così come ci risulta che, non avendo organizzato assemblee per illustrare i contenuti dell’accordo le organizzazioni che lo hanno sottoscritto, per la giornata di lunedì (in cui non è prevista la ripresa di attività produttiva), l’azienda stia invitando volontariamente i lavoratori a presentarsi in stabilimento affinchè possa provvedere essa stessa a tale adempimento”.

REFERENDUM ILLEGITTIMO - La Fiom, nel denunciare “queste cose all’opinione pubblica e riconfermando l’orientamento assunto a tutti i livelli dell’Organizzazione, ribadisce che il referendum del 22 è illegittimo e pertanto il suo esito non è per noi in alcun modo vincolante“. “La Fiom in ogni caso – concludono i sindacalisti – non firmerà il testo sottoscritto separatamente che contrappone lavoro e diritti; i lavoratori sono sottoposti ad un ricatto e per questo li invitiamo ad andare a votare al fine di evitare ritorsioni individuali”.

da giornalettismo.com

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Sì ma un conto è lavorare 6 giorni con orari "normali", un altro è lavorare 6 giorni a turni.

Certo, ma se li fanno lavorare a turni non è mica un dispetto. Sai in quante realtà produttive Italiane si usano turni ancora più duri di quelli di Pomigliano e nessuno fa il pianto greco? Certe volte lavorare a turni è necessario. E infatti il contratto nazionale dell'industria metalmeccanica (e non solo quello) prevede, guarda caso, anche il lavoro a turni.

E' dura la vita del turnista ;).

Secondo me se uno dei lavoratori di Pomigliano va a lamentarsi della vita di turnista con, ad esempio, uno dei minatori che scavano le gallerie per l'Alta Velocità, dopo torna a casa con una centina infilata su per il culo.

Che poi i metalmeccanici a tempo indeterminato siano privilegiati rispetto ai precari è vero, ma insisto nel dire che non è una scusa buona per far passare qualsiasi porcata.

Io non ho fatto alcun raffronto con i precari, ma con altre realtà in cui i lavoratori, anche stabili e col contratto a tempo indeterminato, si fanno un mazzo grande così quanto e più di loro.

Non condivido, hanno argomentato molto bene le loro scelte.

Hanno argomentato talmente bene che io ancora non riesco a trovare la norma che limiterebbe il diritto di sciopero. E, ti posso assicurare, di contratti sindacali ne ho letti moltissimi e scritti quasi altrettanti.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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[cut]

Hanno argomentato talmente bene che io ancora non riesco a trovare la norma che limiterebbe il diritto di sciopero. E, ti posso assicurare, di contratti sindacali ne ho letti moltissimi e scritti quasi altrettanti.

non hai capito che questo non conta?

a prescindere la FIAT schiavista e a Pomigliano c'è solo uno stuolo di forza lavoro che verrà umiliata e delegittimata di qualsiasi diritto.

:(r:(r:(r:(r

torno nel mio silenzio, che è meglio! ;):mrgreen:

"post fata resurgam." (cit.)

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Ho visto 8 e 1/2 sulla Sette dedicato a Pomigliano e francamente non riuscivo a dar torto al giornalista polacco che non riusciva a spiegarsi la preferenza verso Pomigliano con motivi di convenienza industriale, stante le incredibili problematiche di assenteismo e le acrobazie sindacali per difendere questo status-quo, ma solo di scambio clientelare tra Fiat e stato italiano, cosa a suo dire contraria alle regole dell'Unione.

Come si fa dargli torto?

Come spiegare ad un polacco che si preferisce costruire una vettura togliendola dal miglior stabilimento Fiat per qualità e produttività per andare nel peggiore?

Effettivamente sono cose che fanno pensare, mio parere è che se non avessero già chiuso Termini il problema non se lo porrebbero neppure, probabilmente Marpionne sta pensando ad una mossa win-win, porre delle condizioni dure che se non accettate gli consentano di assecondare l'idea più logica, chiudere tutta la baracca ora, e se invece sono accettate gli serviranno per rimandare la partita a Pomigliano ma nel frattempo le si potrà imporre anche agli altri stabilimenti italiani.

Credo che sia per questo che la FIOM è tanto riluttante, sa che si instaura un precedente pericoloso, l'anticostituzionalità è una burletta, non sono tanto sprovveduti i legali Fiat.

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