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Il futuro dell'auto (elettrica)


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5 ore fa, xtom scrive:


Fammi capire, stai negando i costi sociali dell’inquinamento e degli incidenti stradali?

 

Oppure ritieni che lo stato sia una sanguisuga, che tassa a prescindere?

 

Mi risulta che tabacchi e alcolici abbiano tasse e accise molto più alte del pane e della frutta.

 

le auto di oggi sono molto più sicure e meno inquinanti rispetto a quelle di 30 anni fa però le tasse sono aumentate mica diminuite.

gli stati non rinunceranno mai agli introiti derivati dalle tasse sulle auto.

 

Quindi in un futuro con un parco circolante bev diffuso, arriveranno bollo auto e tasse varie anche per loro.

in alcuni stati Usa sta già succedendo.

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16 minuti fa, d.lo. scrive:


Mi sembrano tutti problemi più affrontabili del trovare la soluzione a batterie dalla vita infinita che si ricaricano in uno schiocco di dita onestamente.


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Mah, direi di no. Devi ripensare la progettazione delle vetture, mettere d'accordo tutte le case automobilistiche con le loro proprietà intellettuali, tra tutti i Paesi in cui avviene la commercializzazione, eliminare uno dei grossi vantaggi dell'elettrico, ovvero avere buona parte della distribuzione già pronta (le linee dell'alta tensione) e mettere in piedi magazzini e in strada camion.... Molti più camion di quelli che portano la benzina, date le scarse dentistà energetiche in ballo.

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Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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Ma il paradigma di uso cambia tra ice e bev.

Con le ice siamo abituati a fare il pieno, guidare fino a che si entra in riserva, rifare il pieno.
Le BEV invece le si ricarica un po' ogni volta che si può. Si va in un centro commerciale a fare la spesa? Do anche una ricarica. Mi fermo in stazione o in centro? Do una ricarica. Viaggio in autostrada e mi fermo per una soata caffè e bagno? Una ricarica... Poi la sera a casa faccio una ricarica lenta e piena tutta la notte.
Le microricariche non devono necessariamente fare il pieno alla batteria.

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Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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Ma il paradigma di uso cambia tra ice e bev.

Con le ice siamo abituati a fare il pieno, guidare fino a che si entra in riserva, rifare il pieno.
Le BEV invece le si ricarica un po' ogni volta che si può. Si va in un centro commerciale a fare la spesa? Do anche una ricarica. Mi fermo in stazione o in centro? Do una ricarica. Viaggio in autostrada e mi fermo per una soata caffè e bagno? Una ricarica... Poi la sera a casa faccio una ricarica lenta e piena tutta la notte.
Le microricariche non devono necessariamente fare il pieno alla batteria.

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Faccio 300km in un giorno? Ci impiego 5 ore perché devo fare un ora di pausa nel mezzo


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8 minuti fa, d.lo. scrive:


Faccio 300km in un giorno? Ci impiego 5 ore perché devo fare un ora di pausa nel mezzo emoji23.png


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Seriamente, se non fai il rappresentante chi fa 300km al giorno tutti i giorni? Per capirci è come vivere nel centro di Torino e lavorare nel centro di Milano. 

O fare 75.000* km all'anno. E già oggi quanti fanno 75.000 km/anno ? 

Se li fai ogni tanto, dipende dall'auto e dal viaggio, ma i tempi penso siano non così elevati .

Gli esperimenti in Tesla Milano Roma alla fine davano un orario maggiore, ma paragonabile.

 

 

300x220 gg lavorativi più 9000 nei week-end.

 

Modificato da stev66

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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29 minuti fa, viva l'italia scrive:

a il paradigma di uso cambia tra ice e bev.

Con le ice siamo abituati a fare il pieno, guidare fino a che si entra in riserva, rifare il pieno.
Le BEV invece le si ricarica un po' ogni volta che si può. Si va in un centro commerciale a fare la spesa? Do anche una ricarica. Mi fermo in stazione o in centro? Do una ricarica. Viaggio in autostrada e mi fermo per una soata caffè e bagno? Una ricarica... Poi la sera a casa faccio una ricarica lenta e piena tutta la notte.
Le microricariche non devono necessariamente fare il pieno alla batteria.

Però così dai per scontato di trovare sempre colonnine libere, cosa probabile oggi con una percentuale insignificante di auto elettriche, ma se il futuro è segnato (cit.) sarà alquanto difficile. A meno che non si voglia fare che ogni posto auto abbia la propria colonnina, ma in questo caso i costi penso sarebbero proibitivi.

Io resto dell'idea che stanno proponendo l'auto elettrica come la panacea di tutti i mali, ma ho l'impressione che non si riesca (o non si voglia) vedere i problemi che potrebbe portare. Un po' come quando vogliono far insediare specie non autoctone in habitat diversi, ci si accorge dopo del danno che fanno

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Seriamente, se non fai il rappresentante chi fa 300km al giorno tutti i giorni? Per capirci è come vivere nel centro di Torino e lavorare nel centro di Milano. 
O fare 75.000* km all'anno. E già oggi quanti fanno 75.000 km/anno ? 
Se li fai ogni tanto, dipende dall'auto e dal viaggio, ma i tempi penso siano non così elevati .
Gli esperimenti in Tesla Milano Roma alla fine davano un orario maggiore, ma paragonabile.
 
 
300x220 gg lavorativi più 9000 nei week-end.
 

Io lo facevo tutti i week end pre pandemia, è più veloce che coi mezzi.


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Seriamente, se non fai il rappresentante chi fa 300km al giorno tutti i giorni? Per capirci è come vivere nel centro di Torino e lavorare nel centro di Milano. 
O fare 75.000* km all'anno. E già oggi quanti fanno 75.000 km/anno ? 
Se li fai ogni tanto, dipende dall'auto e dal viaggio, ma i tempi penso siano non così elevati .
Gli esperimenti in Tesla Milano Roma alla fine davano un orario maggiore, ma paragonabile.
 
 
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Io lo facevo tutti i week end pre pandemia, è più veloce che coi mezzi.


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2 ore fa, viva l'italia scrive:

Ma il paradigma di uso cambia tra ice e bev.

Con le ice siamo abituati a fare il pieno, guidare fino a che si entra in riserva, rifare il pieno.
Le BEV invece le si ricarica un po' ogni volta che si può. Si va in un centro commerciale a fare la spesa? Do anche una ricarica. Mi fermo in stazione o in centro? Do una ricarica. Viaggio in autostrada e mi fermo per una soata caffè e bagno? Una ricarica... Poi la sera a casa faccio una ricarica lenta e piena tutta la notte.
Le microricariche non devono necessariamente fare il pieno alla batteria.

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2 considerazioni:

1) devi istallare una rete assurda, sia per colonnine, sia per cabine di trasformazione, ecc...

Ad esempio un centro commerciale con migliaia di posti auto dovrebbe mettere un allaccio a tutti? Questo va bene fino a quando le bev si contano sulle dita di una mano.

2) qualunque viaggio rischia di diventare un calvario. con l'incubo di non trovare colonnine libere quando ti servono, o addirittura la certezza in certe zone/periodi.

 

Incentivare le bev ora ha senso solo se si ha la certezza che in un tempo ragionevolmente breve, diciamo al 2030, usciranno batterie sia con densità energetica superiore, sia molto più economiche. E che il tutto necessiti di poche terre rare. Allora si, potrebbe avere senso, in modo che quando il passaggio sarà possibile ed auspicabile ci sia già un minimo di rete e servizi.

Altrimenti è una cagata pazzesca (cit.)

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2 ore fa, stev66 scrive:

Seriamente, se non fai il rappresentante chi fa 300km al giorno tutti i giorni? Per capirci è come vivere nel centro di Torino e lavorare nel centro di Milano. 

O fare 75.000* km all'anno. E già oggi quanti fanno 75.000 km/anno ? 

Se li fai ogni tanto, dipende dall'auto e dal viaggio, ma i tempi penso siano non così elevati .

Gli esperimenti in Tesla Milano Roma alla fine davano un orario maggiore, ma paragonabile.

 

 

300x220 gg lavorativi più 9000 nei week-end.

 

 

Anche senza arrivare a 300 km tutti i giorni, ci sono parecchi lavori che necessitano fare km, oltre i rappresentanti.

Mia moglie, ad esempio, faceva dai 50 ai 250km al giorno, prettamente autostradali, questo perchè necessitava di recarsi in più siti produttivi (ora ha cambiato lavoro causa anche il covid, ma è un'altra storia).

Mio padre, prima di andare in pensione, capitava spesso che se ne sparasse anche 600 in una giornata perchè capitava qualche casino in un cantiere e bisognava recarvisi.

Il grosso problema è che quelli di cui sopra, professionisti che macinano km per lavoro, sono anche quelli che potenzialmente sono maggiormente disposti a spendere per la rata dell'auto, perchè l'auto la usano veramente.

Poi ci sono anche quelli che la macchina bev la prendono per status e sono disposti ad accettarne le limitazioni e i costi, però è da vedere quanti siano effettivamente...

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