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Futuro Aprilia/moto Guzzi: siamo alla volata finale...

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Inviato

..il 14 scade il termine per la presentazione dell'offerta da parte delle aziende interessate (Piaggio e Ducati) ad acquisire i marchi...

Fonte: Il Gazzettino

Conto alla rovescia per l'Aprilia. Nonostante le banche abbiano deciso un supplemento di indagine, la Piaggio già oggi dovrebbe presentare l'offerta di acquisto dell'Aprilia che contiene anche l'interim financing, ossia le misure che consentiranno di dare un po' di ossigeno alla casa di Noale , visto che il prestito ponte ottenuto a maggio, è pressoché esaurito. Se il cda del gruppo veneto riterrà convincente la proposta, Piaggio si aggiudicherà la partita.

Roberto Colaninno vuole stringere, perché si è impegnato con Candido Fois, presidente nominato dalle banche creditrici al posto di Ivano Beggio, a notificare la proposta d'acquisto entro sabato 14.Ma non c'è solo una questione di stile. Al colosso toscano delle due ruote interessa che l'Aprilia non affondi, perché avanza 20 milioni per i motori forniti finora.

Oggi si riuniranno i consigli di amministrazione di Immsi, la finanziaria con cui Colaninno controlla il gruppo e la Piaggio Holding Bv di cui le banche hanno il 37,5\%. I due cda serviranno a mettere a punto gli ultimi dettagli e a vincere alcune resistenze. La logica industriale è chiara. Unendo Piaggio e Aprilia, Colaninno si troverà a guidare il quarto polo motociclistico mondiale, ad un'incollatura dalla Suzuki. Le difficoltà sono sul piano finanziario. Le banche maggiori, azioniste di Piaggio ed anche creditrici di Aprilia (come Interbanca, Intesa, Mps, Unicredit, Bnl) insistono per aggiudicarsi gli stabilimenti di Noale e chiudere in fretta. Gli istituti minori, Bipielle in testa, invece sono scettici. Il salvataggio delle due ruote veneziane - dicono - rischia di creare problemi di redditività a Pontedera che nei primi mesi del 2004 è tornata a produrre utili. Non accadeva dal 2000.

In ambienti bancari si prospetta anche una terza via, un compromesso: lo spezzatino di Aprilia. Alla Ducati andrebbe la Guzzi, mentre gli scooter di Noale passerebbero al colosso toscano. Questa ipotesi mira ad evitare gli strascichi giudiziari che ci sarebbero inevitabilmente con una scelta drastica. Ma nessuno dei due contendenti, nè il venditore Fois, al momento, l'ha presa in considerazione.Intanto è sorta una polemica con i sindacati veneziani che accusano Piaggio di non aver illustrato in anticipo il piano industriale, come invece ha fatto la Ducati. In realtà - spiegano a Pontedera - la Piaggio ha chiesto ripetutamente di incontrare le rappresentanze dei lavoratori in settimana, proprio per presentare gli effetti del matrimonio. Ma la riunione, lo prova un fitto carteggio con l'Associazione degli Industriali di Venezia, che avrebbe dovuto ospitare il vertice, è stata rinviata a fine mese. Ufficialmente perché i sindacalisti sono in ferie. Ma ufficiosamente si mormora che il motivo è un altro, ossia che i leader delle tute blu di Aprilia sarebbero più favorevoli alla Ducati.

Inviato
Le banche approvano il piano industriale. Restano invece da valutare gli aspetti finanziari.

Piaggio e Aprilia hanno siglato oggi l'accordo preliminare in base al quale il gruppo di Pontedera acquisirà l'intero capitale sociale della società di Noale. Lo comunica in una nota Immsi, la holding di Roberto Colaninno,

controllante di Piaggio.

L'accordo comprende la sottoscrizione da parte di Piaggio di un aumento di capitale di Aprilia per 50 milioni di euro, destinati sia a rimborsare le linee di credito concesse nel maggio scorso dalle banche al gruppo veneziano, sia a liquidare il debito Aprilia scaduto verso i fornitori.

È prevista la conversione dei crediti bancari, per un importo pari a 110 milioni di euro, attraverso l'assegnazione agli stessi istituti finanziatori di strumenti finanziari trasferibili emessi da Piaggio, e la ristrutturazione di linee di credito bancarie del gruppo Aprilia per 70 milioni di euro.

L'accordo comprende inoltre l'assegnazione agli azionisti Aprilia, in cambio delle azioni da loro possedute, di strumenti finanziari Piaggio dello stesso tipo di quelli utilizzati per la conversione di crediti e per un importo massimo di 20 milioni di euro, con un minimo garantito di 4 milioni.

La posizione delle banche.

Dalle banche è arrivato un primo via libera, che però riguarda per ora solo il piano industriale. È quanto si apprende da fonti finanziarie che precisano come gli istituti di credito di fatto non abbiano ancora approvato il piano dal punto di vista finanziario.

Gli istituti di credito azionisti della casa motoristica di Pontedera, peraltro, ieri non avrebbero partecipato al cda pur esprimendosi a favore dell'azione di Roberto Colaninno. Le banche azioniste,si riuniranno comunque entro la seconda metà di agosto per valutare e dare il via libera definitivo anche al piano finanziario che però non è detto sia accettato così come predisposto da Colaninno.

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