Vai al contenuto

GP della Malesia - Settimo posto per Michael Schumacher


Messaggi Raccomandati:

Inviato

Sepang, 20 marzo - Michael Schumacher è riuscito a conquistare due punti al termine del Gran Premio della Malesia, transitando in settima posizione sotto alla bandiera a scacchi, al termine di una corsa combattuta posizione su posizione. Sul circuito di Sepang, caratterizzato come tradizione da temperature molto alte, Schumacher è scattato dalla 13° posizione ed ha impostato una gara basata su lunghi stint, allo scopo di recuperare terreno, ma non è mai realmente riuscito a attestarsi sui ritmi dei battistrada.

Il suo compagno di squadra, Rubens Barrichello, si è ritirato a sette giri dal termine, mentre occupava l'11° posizione, vittima di problemi all'aerodinamica della sua monoposto, causati da un detrito raccolto in pista. La gara è stata vinta da Fernando Alonso, che ha condotto dalla partenza fino alla bandiera a scacchi. Dietro di lui, al secondo posto, si è piazzato Jarno Trulli, il quale ha portato la sua Toyota al primo podio di sempre in Formula 1. Nick Heidfeld ha completato il podio, cogliendo il terzo gradino dopo una bella rimonta iniziata dalla 10° posizione in griglia. Il Gran Premio si è svolto sotto un cielo nuvoloso, con una temperatura dell'aria intorno ai 37° C , sull'asfalto si sono invece registrati 52° C.

L'avvio di Trulli è ottimo, ma nonostante questo il pilota della Toyota non riesce a scavalcare Alonso, il quale entra per primo nella curva in fondo al rettilineo di partenza. Trulli è seguito da Giancarlo Fisichella (Renault) e Mark Webber (Williams). Molto vicini ai primi quattro si inseriscono Ralf Schumacher (Toyota) e Kimi Raikkonen (McLaren), quest'ultimo però viene immediatamente superato da Jenson Button. Heidfeld riesce a scavalcare Coulthard, il suo compagno di squadra Christian Klien e Juan Pablo Montoya, sull'altra McLaren.

Nelle fasi iniziali Alonso acquisisce senza problemi un margine di 4.3 secondi mentre Trulli, sempre in seconda posizione, è impegnato a tenere a bada Fisichella, terzo e vicinissimo alla Toyota. Al settimo giro Webber occupa la quarta posizione, davanti a Ralf Schumacher che lo tallona; Raikkonen, sesto, si vede incalzare da un arrembante Heidfeld. Da segnalare che entrambe le Bar-Honda si sono già ritirate per evidenti problemi al motore.

Quando iniziano le prime soste, Alonso conduce su Trulli con 8 secondi di vantaggio: è Klien ha fermarsi per primo, seguito da Ralf Schumacher due giri dopo. Contemporaneamente a lui effettuano il rifornimento Heidfeld e Coulthard. La coppia di testa si ferma al giro 21, mentre gli inseguitori Fisichella e Webber alla tornata seguente.

Montoya prende la via della pit lane al giro 23, il suo compagno di squadra Raikkonen, che in quel momento si trova in testa alla corsa, si ferma invece al 24°, insieme a Michael Schumacher. Barrichello è l'ultimo a effettuare la sosta, al 25° passaggio.

Ristabilite le posizioni, Alonso si trova a gestire 12 secondi, mentre Fisichella si è decisamente avvicinato a Trulli. Webber è riuscito a mettere un po' di spazio tra se e Ralf Schumacher, con Heidfeld che ha sopravanzato Raikkonen vittima di una foratura alla gomme posteriore sinistra. Montoya intanto si è liberato di entrambe le Red Bull, così come Barrichello. Rubens però, intorno a metà gara, vede ridursi il suo vantaggio su Coulthard, che comincia a metterlo sotto pressione. In pista si assiste anche alla battaglia per il terzo posto tra Webber e Fisichella, con Ralf Schumacher ad assistere alla scena e subito dietro di loro Heidfeld. Al giro 32, Ralf Schumacher e Webber sono protagonisti di una scaramuccia, che consente ad Heidfeld di sorprenderli entrambi. Webber però non accetta l'esito della lotta e riesce a riportarsi davanti al suo compagno di squadra. Ralf Schumacher invece perde progressivamente terreno.

Webber rinviene anche su Fisichella e al termine del giro 37 lo attacca all'esterno. L'italiano nel tentativo di resistergli arriva lungo, non riesce a prendere la corda della curva e finisce addosso al pilota della Williams. La gara finisce così per entrambi.

Heidfeld guadagna dunque due posizioni in un colpo solo, insediandosi in terza posizione, quarto è Ralf Schumacher, seguito da Coulthard. Trulli e Heidfeld si fermano per il secondo e ultimo pit stop al giro 42, Montoya al giro successivo e Michael Schumacher al 44°.

Nelle ultime battute Alonso ha ormai un tale margine su Trulli che può rallentare, andando così a vincere in tranquillità, nonostante abbia dovuto correre per tutto il Gran Premio senza poter bere, poiché la sua borraccia non ha funzionato a dovere. Trulli coglie un ottimo secondo posto mentre Heidfeld appare come il pilota più in forma sul podio. Il tedesco con la terza posizione eguaglia il suo miglior risultato.

Montoya termina quarto, senza infamia e senza lode, Ralf Schumacher chiude in quinta piazza. Dietro a Coulthard troviamo Michael Schumacher, settimo, il quale nelle fasi finali ha dovuto respingere l'attacco di Christian Klien, spinto a sua volta da un Kimi Raikkoenen in rimonta. Il finlandese però non riesce a completare il suo recupero, giungendo nono, appena fuori dalla zona punti. Le monoposto che vedono la bandiera a scacchi sono solo 13, Alonso per la prima volta in carriera si trova in testa alla classifica del Campionato del Mondo.

"Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare come si è vissuto"

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.