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Fiat: De Benedetti, Settore Auto Non Ha Futuro


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guarda che se vuoi ti do ragione, non ti preoccupare, ma la realtà di Seat è un'altra!

guarda ..io per lavoro spesso sono a BArcellona ....a Martoell a nord di Barcellona

tra l'altro ho un cliente c'è lo sabilimento più grande della SPAGNA ..che è la sede della Seat

ebbene a Barcellona pensano che la seat si l'auto de taxisti ,delgi statali

degli immigrati (sai i Catalani quando parlano sono un pò leghisti)

poca immagine poco interesse ..

tanti sconti se vuoi vendere .

Il crollo su mercato Italiano e sui maggiori mecarti eropei dimostra che quetso fatto vale anche per l'estero ...

insomma quello che doveva essere l 'antagonista dell'alfaromeo ,nei sogni di un'anziano nazista

è una azienda sempre in maggiore difficoltà .

che vende bene la Cordoba con lo sconto ,una sorta di duna con la coda ,e male l'ALTEA

un monovolume sportivo ,veramente brutto dietro e vagamente somigliante

ad alcue ALFA ..non disegnate dal Sig. Da Silva ...ma di cui lui ha firmato il progetto dicendo di essere il designer...e questo è anche il perchè non ha saputo esprimere nulla di nuovo e solo delle copie.

Nel frattempo RENAULT e PEGOUT CITROEN ..viaggiano alla grande

e vendono tanto in europa grazie soprattutto alla SPAGNA loro seconda vera patria.

Sono stato a Barcellona alla presentazione della C3 e devo dire di essere stato sopreso da come gli spagnoli considerino le auto Francesi

veramente auto di grande qualità e immagine ....

percui ...credo che il minimo che doveva fare VW era far diventare la SEAT

l'auto del popolo spagnolo

in questo ha fallito in modo totale.

io comunque non ho bisogno di aver ragione ,dico solo la mia opinione

rimanendo spesso della mia opinione ,e mai cercando o pserando di far cambiare idea agli altri.

Ciao

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infatti così facendo loro perdono 50 ..Fiat perde 5 .....a parte gli scherzi

SEAT in mano a fiat

aveva il 35% del mercato spagnolo .....con il passaggio a WV ,i Francesi sono diventati i padroni del mercato.

è pur vero che la Seat in mano a Fiat rappresentava la Spagna franchista e immediatamente post franchista, un paese quindi con pochi soldi da spendere in auto. e poi era tanto tempo fa, il mercato è completamente cambiato. anche fiat al tempo in italia non aveva il 26%. ma il mondo è andato avanti nel frattempo.

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è pur vero che la Seat in mano a Fiat rappresentava la Spagna franchista e immediatamente post franchista, un paese quindi con pochi soldi da spendere in auto. e poi era tanto tempo fa, il mercato è completamente cambiato. anche fiat al tempo in italia non aveva il 26%. ma il mondo è andato avanti nel frattempo.

Seat in nella spagna Franchista corrispondeva alla Zastava nella Yugoslavia comunista. (FIAT è comunque sempre filogovernativa, ovunque :lol::lol: )

Aziende che operavano in regime di quasi-monopolio e che commercializzavano FIAT rimarchiate.

FIAT ha deciso di vendere SEAT, a mio parere ha sbagliato, avrebbe dovuto farne un marchio più indipendente, ma probabilmente era una questione di $$.

VW quando ha acquistato SEAT non ha previsto uuna cosa: la caduta del muro di Berlino.

SEAT interessava si per il mercato Spagnolo, ma sopratutto VW stava divenendo "poco del popolo" e troppo "lusso", serviva un marchio più popolare.

SEAT doveva divenirlo, ma il comunismo è morto, VW ha acquisito Skoda e questa è divenuta (con un discreto successo) il marchio entry level del gruppo VAG.

SEAT a qusto punto doveva cambiare mestiere, doveva decidere cosa fare da grande; quslcuno pensò al marchio sportivo del gruppo (Alfa spagnola) ma il progetto fallì; oggi si pensa a un marchio "monuvolumizzato" con prodotti particolari (un mix tra Renault e Peugeot) ma mentre questo due tirano, Seat non sfonda.

ST_G_02_04_000_1.jpgduetto14yg.jpg
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Se chiudessero baracca e burattini, convertendo le fabbriche ad altre produzioni VAG, credo che nessuno avrebbe da lamentarsi...

La Seat è un non-marchio! E' in grossa crisi di identità perché un'identità non l'ha mai avuta! :lol:

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Ce l'aveva quando era per Fiat un modo per vendere in Spagna aggirando (allora) i dazi doganali esagerati e sfruttando la predilezione del mercato spagnolo per le piccole a quattro porte (le 600, 850 e 127 erano così). Inoltre era per Fiat un insieme di stabilimenti da utilizzare per produrre a basso costo. La Panda da noi era venduta come 30 (bicilindrica) e 45 (a quattro cilindri), ma in Europa Fiat vendeva al posto della 30 la Panda 34, che montava il motore della Seat-Fiat 133 ed era appunto prodotta in Spagna. Oggi, se Fiat fosse rimasta, probabilmente Seat avrebbe fatto la fine di Innocenti e Autobianchi ma Fiat avrebbe continuato ad utilizzare gli stabilimenti spagnoli per produrre automobili, come fanno Peugeot e Renault.

Sotto la bandiera VW Seat si era ritagliata uno spazio come costruttore di auto oneste vendute a prezzo conveniente (Ibiza, Marbella, prima Toledo...). Poi è arrivata Skoda e si è tentato di farlo diventare il brand sportivo del gruppo. Mossa fallita miseramente perchè Seat non ha un passato sportivo o una immagine del marchio da capitalizzare. Adesso stanno puntando sul design, ma i risultati si stanno facendo attendere.

Personalmente non vedo un futuro roseo per Seat.

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Sotto la bandiera VW Seat si era ritagliata uno spazio come costruttore di auto oneste vendute a prezzo conveniente (Ibiza, Marbella, prima Toledo...). Poi è arrivata Skoda e si è tentato di farlo diventare il brand sportivo del gruppo. Mossa fallita miseramente perchè Seat non ha un passato sportivo o una immagine del marchio da capitalizzare. Adesso stanno puntando sul design, ma i risultati si stanno facendo attendere.

Personalmente non vedo un futuro roseo per Seat.

E dire che sul forum di 4 ruote hanno rotto le scatole per un anno paragonando seat ad alfa... boh... :(

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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Ce l'aveva quando era per Fiat un modo per vendere in Spagna aggirando (allora) i dazi doganali esagerati e sfruttando la predilezione del mercato spagnolo per le piccole a quattro porte (le 600, 850 e 127 erano così). Inoltre era per Fiat un insieme di stabilimenti da utilizzare per produrre a basso costo. La Panda da noi era venduta come 30 (bicilindrica) e 45 (a quattro cilindri), ma in Europa Fiat vendeva al posto della 30 la Panda 34, che montava il motore della Seat-Fiat 133 ed era appunto prodotta in Spagna. Oggi, se Fiat fosse rimasta, probabilmente Seat avrebbe fatto la fine di Innocenti e Autobianchi ma Fiat avrebbe continuato ad utilizzare gli stabilimenti spagnoli per produrre automobili, come fanno Peugeot e Renault.....

La tua ipotesi conclusiva è molto verosimile, considerato (col senno di poi) la tendenza di Fiat ad annientare i sottomarchi acquisiti. Una precisazione: il motore della Seat 133 (progetto Fiat "cassato" a favore della più moderna 127) non era altro che quello della Fiat 850. Inoltre, per qualche motivo a me ignoto, in qualche modo la Seat ebbe un minimo d'indipendenza allorchè le fu concesso di produrre versioni a quattro porte della 600, 850 (inguardabili) e della 127, e tra l'altro le versioni diesel delle Seat 131 e 132 montavano motori Mercedes.

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Diciamo che FIAT inizialmente fece produrre a SEAT (ed a Zastava) i suoi modelli sulla via del tramonto con la possibilità di rimarchiarli.

Successivamente diede una certa indipendenza sulle modifiche di carrozzeria, 600 4p per Seat e 101 (128 2 1/2 volumi) per Zastava, entrambi erano progetti FIAT non approvati.

Sucessivamente ancora, prima in Seat poi in Zastava concesse una certa libertà nei nuovi modelli (133 e Yugo) erano sempre carrozzerie scartate da Torino che si basavano su meccanica FIAT.

Di Yugo, fra l'altro, alla faccia della normative sulla sicurezza e inquinamento, negli USA ne vendettero un pò (nei romanzi di Steven King non mancano mai).

Ma comunque negli anni 80 tutto questo non bastò più, o si investiva sui marchi o si vendeva.

Seat fu venduta, a Zastava ci pensarono i bombardieri americani.

Oggi ha riaperto, si rifiuta di pagare il debito con FIAT (30 mil. € ) e monta motori Peugeot.

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