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[Ufficiale] Alleanza Fiat - Chrysler


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anche secondo me RVC ha ragione ... poi uno può anche non essere dello stesso parere, ci mancherebbe, ma secondo me è assolutamente un'opinione da rispettare e non da liquidare con qualunquismi e partigianismi specialmente quando si argomentano in modo competente le risposte :si:

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I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

quindi un'azienda controlla l'altra, le piattaforme son le stesse, i dati di bilancio sono unificati, la dirigenza è la stessa e questa situazione sarebbe assimilabile all'europa unita?

perchè tutto è partito da li...

formalmente le due aziende non sono ancora fuse insieme, ma come si fa a negare che non siano la stessa realtà?

vi sembra in tutta onesta la stessa situazione di renault nissan?

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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appunto! Eppure hanno livelli paragonabili di condivisione nello sviluppo di nove piattaforme e adattamento alle esigenze di ogni marchio di quelle esistenti. Per dire che non è necessario essere un gruppo unico per avere questi livelli di condivisione, e neppure avere una quota di maggioranza di uno dei partner nell'alleanza.

Per completezza, VEBA potrebbe anche spingere per l'IPO se l'offerta di FIAT non raggiungesse le loro aspettative. Notizia di due giorni fa Fiat, UAW trust both score points in Chrysler hearing

In un modo o nell'altro FIAT acquisirà tutte le quote di Chrysler, resta da vedere a che prezzo. In questo momento il giudice li sta spingendo per raggiungere un accordo a metà strada.

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

ma quello è sicuro come il sole; io mi riferivo ovviamente ad oggi.

Così come è sicuro che da un pezzo gli sviluppi siano a livello condiviso fra i due gruppi, come è giusto che sia. ;)

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Guest EC2277
appunto! Eppure hanno livelli paragonabili di condivisione nello sviluppo di nove piattaforme e adattamento alle esigenze di ogni marchio di quelle esistenti. Per dire che non è necessario essere un gruppo unico per avere questi livelli di condivisione, e neppure avere una quota di maggioranza di uno dei partner nell'alleanza.

Modificato da EC2277
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Voci interne danno come possibile, una volta completata l'acquisizione del 100% di Chrysler, della quotazione di Fiat presso la borsa di New York invece che presso quella di Milano.

Fiat weighs New York listing following merger with Chrysler, report says

April 24, 2013 18:19 CET

MILAN/NEW YORK (Bloomberg) -- Fiat may retreat further from its heritage by selecting New York as the primary exchange for its stock after a planned merger with Chrysler Group.

CEO Sergio Marchionne is evaluating the Italian automaker's switch from the Milan exchange as the carmaker's revenue and profit center shifts to the United States, said the people familiar with Fiat's financing plan, who asked not to be named as the matter is private. Fiat may keep Milan as a secondary listing, another person said.

A Fiat representative declined to comment.

While no final decision has been made and other possibilities have been considered, the move would be highly political and symbolic for debt-ridden Italy as it struggles to emerge from a humbling cycle of recessions.

Fiat is a key part of Italy's commercial fabric. Its name is an acronym for Fabbrica Italiana Automobili Torino, or Italian Car Factory of Turin. The company, pushed by the Agnelli industrial family, played a significant role in Italy's emergence as a manufacturing power after World War II.

"Italy and Turin should understand that the old Fiat, as we knew it, doesn't exist anymore," said Giuseppe Berta, a Fiat historian and business professor at Milan's Bocconi University. "The carmaker now has the U.S. as its biggest market, so I would be surprised if Marchionne doesn't choose the New York Stock Exchange.

Marchionne, who runs both Fiat and Chrysler, plans to combine the two manufacturers to forge a global automaking group to challenge General Motors Co. and Volkswagen.

Fiat is looking to buy the rest of Chrysler after accumulating a 58.5 percent stake since taking control in 2009 as the U.S. company emerged from bankruptcy.

Chrysler has become the group's cash machine as Fiat struggles to end losses in Europe, which totaled more than 700 million euros ($908 million) last year. Fiat generated 75 percent of 2012 operating profit in North America.

"It makes a lot of sense for Marchionne to list Fiat-Chrysler in the U.S.," said Erich Hauser, an analyst for Credit Suisse. "Refinancing costs are typically lower and aren't so much subject to the funding costs of sovereign bonds. Also, manufacturers tend to get higher multiples."

Before the listing decision can be finalized, Fiat first has to buy the remaining 41.5 stake owned in Chrysler from United Auto Workers retiree health-care fund, or VEBA. The two sides are in court disputing the price for part of the shares that Fiat is seeking to buy under options held by the Italian company.

Marchionne expects a Delaware court to decide on the issue by the end of June. The resolution of the court case would help him provide "clarity" on the merger by the end of the year, he said earlier this month.

Italy-born Marchionne, 60, who grew up in Canada, has made it clear that the U.S. is an option to improve access to investors. Fiat "should somehow look at the U.S. market for its possible benefits," Marchionne said March 19 in Geneva when asked if he would move the company's main listing of the combined entity to the U.S.

"Fiat has opened itself up fundamentally and irreversibly to the outside world," he told investors at the April 9 general meeting.

The Agnelli family, which still controls Fiat through its holding company Exor SpA, has already agreed to move Fiat Industrial's headquarters outside Italy after a combination with its CNH division. The capital goods company that Fiat spun off in 2011 is planning to merge with its farm-equipment division CNH Global NV and use CNH's listing in NY for the combined entity.

"Our heart and our head are in the many regions where we operate," John Elkann, Exor chairman and head of the family, told reporters in Milan this month, when asked if Fiat will keep its headquarters in Turin after the merger with Chrysler.

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Allora non è stato letto il mio intervento precedente: la Renault non può fondersi con la Nissan o dar luogo ad un gruppo unico, poiché non ha la maggioranza assoluta delle azioni dell'azienda giapponese. Al contrario la FIAT può già essere considerata un tutt'uno con la Chrysler poiché la prima detiene la maggioranza assoluta delle azioni della seconda, poiché i dirigenti della FIAT sono anche i dirigenti della Chrysler

Guarda che stavo rispondendo esattamente a quel tuo commento precedente, dove sostenevi che l'azienda era una, se non solo formalmente, per motivi come

- amministratore delegato e dirigenza unica

- piattaforme produttive condivise

ti ho semplicemente risposto che queste cose si hanno anche in alleanze che hanno meno condivisione di azionariato, come appunto Renault e Nissan. Non sono fattori determinanti.

Aggiungi che nemmeno la FIAT si può fondere con la Chrysler semplicemente perché ha il 60% delle azioni. Sono argomenti fallaci.

e perché la FIAT ha già concordato l'acquisizione dell'ultimo 40% delle azioni della Chrysler con il fondo VEBA. È pertanto questione di tempo e poi saranno anche ufficialmente un'unica azienda.

Si, tecnicamente è lecito continuare a dire che sono due aziende diverse, ma paralizzare una discussione su un fatto così banale mi pare puerile: il fondo VEBA non vuole continuare a detenere le azioni in suo possesso, non ha intenzione d'intervenire nella gestione della Chrysler ed è obbligato a vendere tali azioni alla FIAT.

falso, non hanno concordato nulla, tanto è vero che sono in tribunale. la VEBA non è assolutamente obbligata a vendere tutte le azioni a FIAT, tanto è vero che ha già obbligato unilateralmente la Chrysler ad iniziare le procedure per l'IPO per la quota eccedente quelle azioni rientranti nel buyback option agreement (che permettono alla FIAT di arrivare al settanta e qualcosa % Max)

Volete continuare a dire che non sono la stessa azienda?

Vabbé io vi lascio, chiamatemi quando smetterete di discutere del sesso degli angeli.

finche non lo saranno non vedo come si possa dire il contrario, a meno di fregarsene della realtà. Posso anche non rispondere quando leggo inesattezze, ma non mi sembra una cosa sana.

Per il resto concordo con te quando la logica va in vacanza è inutile continuare a discutere. Discussione tra l'altro non iniziata da me che ho solo evidenziato in un mio post che FIAT e Chrysler sono (udite udite) aziende separate. l resto dei miei commenti sono stato obbligato a scriverli per "giustificare" questa banale affermazione.

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

Voci interne danno come possibile, una volta completata l'acquisizione del 100% di Chrysler, della quotazione di Fiat presso la borsa di New York invece che presso quella di Milano.

è logico, come sarebbe logico lo spostamento del HQ globale in Olanda (come per CNH-FI). D'altronde nel caso di FIAT industrial si è scelto il meccanismo del reverse merger (cioè la controllata CNH che accorpa Fiat Industrial e non il contrario)appunto per poter accedere in modo più veloce e a costi infinitamente inferiori al NYSE.

aggiungi che una volta raggiunto il 100% di Chrysler, andare in IPO e vendere azioni servirebbe a recuperare parte di quei 3.5-4 miliardi da restituire alle banche per il buy out della quota VEBA.

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Guarda che stavo rispondendo esattamente a quel tuo commento precedente, dove sostenevi che l'azienda era una, se non solo formalmente, per motivi come

- amministratore delegato e dirigenza unica

- piattaforme produttive condivise

ti ho semplicemente risposto che queste cose si hanno anche in alleanze che hanno meno condivisione di azionariato, come appunto Renault e Nissan. Non sono fattori determinanti.

Aggiungi che nemmeno la FIAT si può fondere con la Chrysler semplicemente perché ha il 60% delle azioni. Sono argomenti fallaci.

falso, non hanno concordato nulla, tanto è vero che sono in tribunale. la VEBA non è assolutamente obbligata a vendere tutte le azioni a FIAT, tanto è vero che ha già obbligato unilateralmente la Chrysler ad iniziare le procedure per l'IPO per la quota eccedente quelle azioni rientranti nel buyback option agreement (che permettono alla FIAT di arrivare al settanta e qualcosa % Max)

finche non lo saranno non vedo come si possa dire il contrario, a meno di fregarsene della realtà. Posso anche non rispondere quando leggo inesattezze, ma non mi sembra una cosa sana.

Per il resto concordo con te quando la logica va in vacanza è inutile continuare a discutere. Discussione tra l'altro non iniziata da me che ho solo evidenziato in un mio post che FIAT e Chrysler sono (udite udite) aziende separate. l resto dei miei commenti sono stato obbligato a scriverli per "giustificare" questa banale affermazione.

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è logico, come sarebbe logico lo spostamento del HQ globale in Olanda (come per CNH-FI). D'altronde nel caso di FIAT industrial si è scelto il meccanismo del reverse merger (cioè la controllata CNH che accorpa Fiat Industrial e non il contrario)appunto per poter accedere in modo più veloce e a costi infinitamente inferiori al NYSE.

aggiungi che una volta raggiunto il 100% di Chrysler, andare in IPO e vendere azioni servirebbe a recuperare parte di quei 3.5-4 miliardi da restituire alle banche per il buy out della quota VEBA.

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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possiamo fargli gli scherzi ? :D

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Beschleunigung ist, wenn die Tränen der Ergriffenheit waagrecht zum Ohr hin abfliessen

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