Dai primi commenti mi sa che la notizia non è stata bene interpretata:

La società aveva sede dichiarata in Germania, ma in realtà operava in Alto Adige e dietro ai contratti di noleggio simulava vere e proprie cessioni di autovetture. Sul web evidenziava «evidenti, concreti e collaudati vantaggi in termini di rintracciabilità e riservatezza. Non risultano informazioni relative alle auto utilizzate nelle banche dati leasing o finanziarie, né ovviamente di altri enti/istituzioni o registri italiani». Questi mezzi, infatti, per le autorità italiane sono di fatto inesistenti, non essendo presenti negli archivi della motorizzazione né in quelli dell'Anagrafe Tributaria.

Questi erano leasing fasulli!

Prendere un' auto in leasing (vero) da una società tedesca specializzata (vera) rimane legale.

allora messa così la cosa mi pare decisamente più losca...

Dai primi commenti mi sa che la notizia non è stata bene interpretata:

Questi erano leasing fasulli!

Prendere un' auto in leasing (vero) da una società tedesca specializzata (vera) rimane legale.

Modificato 10 Ottobre 201212 anni fa da loric

Vero, ma ci sono anche casi di:

1) cliente italiano che va dal suo conce di fiducia in Italia, sceglie la macchinona con interni in pelle umana e poi le pratiche d'acquisto sono portate avanti dalla finanziaria crucca che risulta ufficialmente come acquirente; la macchina viene esportata ed immatricolata nella terra dei crauti

2) cliente italiano che aveva già la supercar di proprietà, ma al momento dell'introduzione del superbollo ha venduto la medesima alla finanziaria crucca che ha curato le pratica di esportazione e re-immatricolazione, salvo poi ridarla in uso al proprietario originale.

Poi faccio una veloce ricerca su gugol e mi capita di trovare il sito di un intermediario (nome italiano) che scrive:

E sotto una bella caterva di macchine, da Aston Martin a Ferrari, da Lamborghini a Porsche...

Vogliamo difendere anche questi? Davvero?

Vero, ma ci sono anche casi di:

1) cliente italiano che va dal suo conce di fiducia in Italia, sceglie la macchinona con interni in pelle umana e poi le pratiche d'acquisto sono portate avanti dalla finanziaria crucca che risulta ufficialmente come acquirente; la macchina viene esportata ed immatricolata nella terra dei crauti

2) cliente italiano che aveva già la supercar di proprietà, ma al momento dell'introduzione del superbollo ha venduto la medesima alla finanziaria crucca che ha curato le pratica di esportazione e re-immatricolazione, salvo poi ridarla in uso al proprietario originale.

Poi faccio una veloce ricerca su gugol e mi capita di trovare il sito di un intermediario (nome italiano) che scrive:

E sotto una bella caterva di macchine, da Aston Martin a Ferrari, da Lamborghini a Porsche...

Vogliamo difendere anche questi? Davvero?

Il settore auto non è prioritario, però è oggettivamente sovrattassato rispetto al resto dell'europa. Diciamo che è urgente ma non in cima alle priorità.

, che un paese nel quale se hai un'auto grossa devi girare con la dichiarazione dei redditi è un brutto paese.

No, non vogliamo. Diciamo anche, però, che un paese nel quale se hai un'auto grossa devi girare con la dichiarazione dei redditi è un brutto paese. Tra cattolici e progressisti qui la ricchezza (degli altri, mai la propria) viene sempre condannata a priori, senza far differenze. E per ricchezza spesso si intendono due spicci, non chissà quali cifre.

Modificato 10 Ottobre 201212 anni fa da Regazzoni
--- uniti messaggi ---

L'inasprimento dei controlli, è sempre un effetto, non una causa...

Su questo ci metto un timido Ni, nel senso che non ho dati sottomano ma ho gente che mi parla di cifre considerevoli anche per roba che da noi è considerata poco più che un'utilitaria. Magari spalmata con regole diverse, diciamo che è un cetriolo di forma e colore diversi ma sempre cetriolo è