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Autopareri - Finanza e Economia

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  • mi pare che questi benedetti imprenditori 2.0 siano dei discreti paraculi. Con la scusa del “moderno" e della “globalizzazione” pretendono di evitare di pagare tasse, contributi e anche solo il m

  • infatti rientri nella categoria cervello in figa 

  • C'è da dire che anche noi, inteso come Italiani in generale, abbiamo fortememte sottovalutato il parlamento Europeo.   Quando ci sono le elezioni Europee vengono candidati:   - Ill

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Inviato
Cioè, abbiamo passato millenni a spaccarci le meningi e la schiena per inventare delle abitazioni che non ci obbligassero a manutenzioni continue e che ci consentissero di vivere occupando la minor superficie possibile ed ora dovremmo buttare tutto all'aria per tornare a vivere nelle capanne?

FERMATE IL MONDO: VOGLIO SCENDERE!

:(((:pz

Approposito, mi togliete una curiosità: se tutti i 60 milioni d'italiani (o quanti siamo) vivessero in capanne, quanta superficie coltivabile ci rimarrebbe per sostentarci?

Quanti parchi naturali rimarrebbero per garantire la salvaguardia della fauna selvatica?

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

Inviato
Cosimo, le tue ristrettezze e i giramenti di palle son finiti, datti alla paglia (non nel senso di sigaretta)

Costruire le case in paglia: economico e rispettoso dell'ambiente - Yahoo! Finanza Italia

fatti aiutare dai tuoi parenti

3porcellini.jpg

Perchè ho la sensazione che più si va avanti, più si cerchino soluzioni sempre più complicate e stravaganti? :disp2:

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

Inviato
  • Autore

Coibentazione in paglia...giusto un filo diverso da come la dipinge l'articolo :disp2:

e immagino anche che la baracca finita non sia proprio venuta via per un tozzo di pane...

in ogni caso..iniziano a volare gli uccelli paduli

La Stampa - Bankitalia, ispezioni su otto banche Nel mirino il portafoglio crediti

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

Inviato
Coibentazione in paglia...giusto un filo diverso da come la dipinge l'articolo :disp2:

e immagino anche che la baracca finita non sia proprio venuta via per un tozzo di pane...

in ogni caso..iniziano a volare gli uccelli paduli

La Stampa - Bankitalia, ispezioni su otto banche Nel mirino il portafoglio crediti

A Settembre ne vedremo delle belle...

Prevedo saldi e svendite (di assets) di fine stagione.

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

Inviato
Coibentazione in paglia...giusto un filo diverso da come la dipinge l'articolo :disp2:

e immagino anche che la baracca finita non sia proprio venuta via per un tozzo di pane...

in ogni caso..iniziano a volare gli uccelli paduli

La Stampa - Bankitalia, ispezioni su otto banche Nel mirino il portafoglio crediti

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

Inviato

Senza entrare nel merito di decrescita felice o infelice (che è quella che stiamo vivendo:)), secondo me continuare a costruire edifici, spesso anche esteticamente brutti, dove ci sono aree verdi è un errore. Soprattutto considerando che molti di questi rimangono vuoti per anni.

Secondo un conoscente geometra in questi anni si è costruito anche senza avere la certezza di vendere per approfittare di incentivi (non ho approfondito la questione).

Continuare a costruire edifici che rimarranno inabitati solo per dar respiro al settore dell'edilizia non mi sembra una furbata, soprattutto considerando il danno ambientale.

La ristrutturazione/demolizione a fini di efficienza energetica invece mi sembra molto più sensato.

Il giorno che mi vedrete a bordo di una mercedes, sarà il giorno del mio funerale

Inviato
Senza entrare nel merito di decrescita felice o infelice (che è quella che stiamo vivendo:)), secondo me continuare a costruire edifici, spesso anche esteticamente brutti, dove ci sono aree verdi è un errore. Soprattutto considerando che molti di questi rimangono vuoti per anni.

Secondo un conoscente geometra in questi anni si è costruito anche senza avere la certezza di vendere per approfittare di incentivi (non ho approfondito la questione).

Continuare a costruire edifici che rimarranno inabitati solo per dar respiro al settore dell'edilizia non mi sembra una furbata, soprattutto considerando il danno ambientale.

La ristrutturazione/demolizione a fini di efficienza energetica invece mi sembra molto più sensato.

guarda, per come la vedo io il problema non si pone più semplicemente perchè non si costruisce più. La questione è che negli ultimi anni si è costruito troppo e male (non nel senso di case fatte male, ma in senso lato) senza peraltro che questo abbia generato benessere diffuso, ma temo abbia solo arricchito una quota minoritaria di indivi che di fatto i soldi li avevano già, o che se li son mangiati recentemente.

Sul fatto degli incentivi, sinceramente ci credo fino a un certo punto, semplicemente perchè sono vent'anni almeno che stato e regioni hanno smesso di erogare sovvenzioni o fondo perduto e con certi incentivi ci fai poco. I famosi sgravi fiscali sono già al limite della convenienza per il cliente, figuriamoci per chi vuol fare impresa su quello.

Imho semplicemente i tempi di avviamento e completamento di un intervento urbanistico, anche su piccola scala sono poco confrontabili con le tempistiche finanziare, per cui se parti quando la curva è discendente, o blocchi i lavori o rischi sperando di salvare il culo.

I grandi gruppi che operano nell'edilizia seguono logiche ancora diverse, ma non è che si siano salvati, anzi: la più grande impresa edile piemontese ha dato il giro l'anno scorso, a milano guarda che fine han fatto i più grossi palazzinari (ma lì è un'altra storia che mischia finanza e ingordigia ad altro ancora..).

Imho per salvare un po' il culo al settore, dimenticandosi naturalmente i soldi troppo facili che ha fatto qualcuno, le strade sono due: riqualificazione esistente e infrastrutture.

Nello specificio per esistente intendo gli edifici realizzati tra il dopoguerra e gli anni 70. Roba mediamente tirata su in fretta, poco efficiente e con grosse pecche che cominciano a presentarsi. Ristrutturare dove merita e ricostruire dove è conveniente (e spessissimo non lo è). Per fare questo però lo stato deve mettersi il cuore in pace e intervenire sia come normative che come partecipazione di spese.

Per le infrastrutture, al solito, non parlo di nuovi viadotti autostrade inutili o alta velocità, ma di messa in sicurezza del territorio (Prevenendo si spende meno che a sistemare i danni e magari muore meno gente. ) e realizzazione di un trasporto pubblico regionale efficente, rotaia gomma asini, qualsiasi cosa basta che sia interconnesso e razionale.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

Inviato
guarda, per come la vedo io il problema non si pone più semplicemente perchè non si costruisce più. La questione è che negli ultimi anni si è costruito troppo e male (non nel senso di case fatte male, ma in senso lato) senza peraltro che questo abbia generato benessere diffuso, ma temo abbia solo arricchito una quota minoritaria di indivi che di fatto i soldi li avevano già, o che se li son mangiati recentemente.

Sul fatto degli incentivi, sinceramente ci credo fino a un certo punto, semplicemente perchè sono vent'anni almeno che stato e regioni hanno smesso di erogare sovvenzioni o fondo perduto e con certi incentivi ci fai poco. I famosi sgravi fiscali sono già al limite della convenienza per il cliente, figuriamoci per chi vuol fare impresa su quello.

Imho semplicemente i tempi di avviamento e completamento di un intervento urbanistico, anche su piccola scala sono poco confrontabili con le tempistiche finanziare, per cui se parti quando la curva è discendente, o blocchi i lavori o rischi sperando di salvare il culo.

I grandi gruppi che operano nell'edilizia seguono logiche ancora diverse, ma non è che si siano salvati, anzi: la più grande impresa edile piemontese ha dato il giro l'anno scorso, a milano guarda che fine han fatto i più grossi palazzinari (ma lì è un'altra storia che mischia finanza e ingordigia ad altro ancora..).

Imho per salvare un po' il culo al settore, dimenticandosi naturalmente i soldi troppo facili che ha fatto qualcuno, le strade sono due: riqualificazione esistente e infrastrutture.

Nello specificio per esistente intendo gli edifici realizzati tra il dopoguerra e gli anni 70. Roba mediamente tirata su in fretta, poco efficiente e con grosse pecche che cominciano a presentarsi. Ristrutturare dove merita e ricostruire dove è conveniente (e spessissimo non lo è). Per fare questo però lo stato deve mettersi il cuore in pace e intervenire sia come normative che come partecipazione di spese.

Per le infrastrutture, al solito, non parlo di nuovi viadotti autostrade inutili o alta velocità, ma di messa in sicurezza del territorio (Prevenendo si spende meno che a sistemare i danni e magari muore meno gente. ) e realizzazione di un trasporto pubblico regionale efficente, rotaia gomma asini, qualsiasi cosa basta che sia interconnesso e razionale.

Il giorno che mi vedrete a bordo di una mercedes, sarà il giorno del mio funerale

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