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Incidente sulla Neve per Schumacher!


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Mi dispiace per Schumacher, gli auguro di riprendersi al meglio, e non vorrei passare per qualunquista/gomplottista, però riguardo questo incidente i giornali stanno cambiando versione ogni giorno. Possibile che non basti il semplice verbale fatto ai soccorritori per capire perchè Schumi fosse in fuoripista? Perchè una nuova versione a 3 giorni dall'accaduto? Sembra quasi che vogliano coprire un'imprudenza del campione...

Bisogna anche pensare che dovranno partire dei risarcimenti per l'accaduto e tutti i soggetti coinvolti faranno a scaricabarile per scagionarsi (il produttore degli sci, chi li ha dati in noleggio, il produttore del casco, il gestore della pista perchè non ha messo le reti di bordo pista etc.), quindi anche un particolare di apparente ininfluenza può cambiare le carte in tavola.

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Possibile che non basti il semplice verbale fatto ai soccorritori per capire perchè Schumi fosse in fuoripista? .

apparentemente no:

http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/01/02/news/secondo_indagato_per_la_morte_del_15enne_sotto_la_valanga-74985343

in questo altro caso ora salta fuori che:

Dalle indagini di Guariniello sarebbe emerso come nonostante il giorno dell'incidente il bollettino meteo francese indicasse rischio valanghe a livello 4, sul sito della società l'indicazione di pericolo sarebbe stato di livello 1. Dalle indagini sarebbe emerso anche che il giorno dell'incidente sulla pista non sarebbe stata esposta la bandiera che indica il rischio valanghe.

in tutti i casi mi pare comunque evidente la scarsità professionale dei giornalisti.

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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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apparentemente no:

http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/01/02/news/secondo_indagato_per_la_morte_del_15enne_sotto_la_valanga-74985343

in questo altro caso ora salta fuori che:

in tutti i casi mi pare comunque evidente la scarsità professionale dei giornalisti.

penso che in questo caso l'unica cosa certa sia il come i giornalisti debbano/vogliano ricamare sulle notizie.

terrei comunque ben distinti il caso di Schumacher da quello del 15enne: chiunque abbia un minimo di esperienza sull'argomento sci sa che sarebbe come paragonare un'arancia ad un volume di kant. l'unico tratto che hanno in comune è di provocare dolore se presi in faccia. non mischiamo le due cose!

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penso che in questo caso l'unica cosa certa sia il come i giornalisti debbano/vogliano ricamare sulle notizie.

era proprio questo il concetto che intendevo "dimostrare":

al di là della reale dinamica dell'uno o dell'altro caso, non è possibile passare da "100 km/h" a "stava aiutando una ragazza"

ne da "sciava fuori pista" a "non c'erano indicazioni di pericolo"

(per altro in un punto notoriamente impegnativo anche quando la neve è "battuta" :pen:)

se non sai come è andata, riporti la notizia senza permetterti licenze poetiche,

invece in questi casi abbiamo visto anche dei virgolettati, poi rivelatisi inesistenti

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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Guest EC2277

Stai a vedere che l'ho fatto cadere io, tagliandoli la strada con l'ambulanza (che non guido) mentre scendevo dalla pista in derapata.

:disp2:

Modificato da EC2277
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era proprio questo il concetto che intendevo "dimostrare":

al di là della reale dinamica dell'uno o dell'altro caso, non è possibile passare da "100 km/h" a "stava aiutando una ragazza"

ne da "sciava fuori pista" a "non c'erano indicazioni di pericolo"

(per altro in un punto notoriamente impegnativo anche quando la neve è "battuta" :pen:)

se non sai come è andata, riporti la notizia senza permetterti licenze poetiche,

invece in questi casi abbiamo visto anche dei virgolettati, poi rivelatisi inesistenti

Questo si chiama "parlare della notizia anche se non ci sono notizie di cui parlare". Tu prova a buttare un sasso in uno stagno e che succede? Ecco con queste notizie accade la stessa cosa.

Tu sta a vedere che tra qualche giorno spunterà fuori anche un pseudo video

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Tu sta a vedere che tra qualche giorno spunterà fuori anche un pseudo video

considerata la diffusione dei cellulari e dei selfie non sarebbe poi così improbabile,

infatti è già stata pubblicata da un notissimo quotidiano la "sequenza", così veniva chiamata, dell'accaduto.

ci cliccavi sopra e invece trovavi una serie di disegni stile "manuali di sci anni 80" che avrebbero dovuto illustrare la immaginaria dinamica

....che dire .....ricordatevi di queste bufale quando leggerete la prossima notizia.

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7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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Augurando ognibene al campione, ne approfitto per aprire un dibattito su riflessione che facevo sulla seggiovia (luogo, se affrontato in solitario, per me di grande introspezione) l'altro giorno.

Uso del casco sugli sci (che ad oggi li ha comunque salvato la vita).

E' vero che i caschi per uso amatoriale, come già detto, sono plastica con sotto polistirolo e nulla più.

Quelli agonistici sono altra cosa fino ad arrivare a quelli da libera (o addirittura da KM lanciato) che sono completamente doversi. Però li indossi per pochi minuti e non per 7 ore.

Però son caschi (quelli amatoriali appunto) che servono per salvarti dalle cadute su neve e ghiaccio, non su pietre ovvio, e bene o male il loro mestiere lo fanno, attutiscono la botta e non ti stordisci più di tanto.

Peccato però ci sia, ed ecco la mia riflessione su cui volevo confrontarmi, una fascia di sciatori - i 40enni- che non li usa per nulla o quasi.

Chi ha imparato come me a sciare negli anni 70 indossava il berretto a cresta di gallo della Rossignol e stop. Mai nessun bambino aveva il casco. Solo qualche maestro (pochi) lo aveva per indossarlo ad impianti chiusi quando faceva l'ultima discesa in libera tirata.

Negli anni '80 hanno cominciato timidamente a farsi vedere i primi caschi (sui bimbi) e si sono affermati negli anni '90 e successivi (divenendo obbligatori per i minori).

Ma oggi il mio occhiometro mi fa constatare che i 40enni non lo usano quasi mai (io in primis) considerandolo roba da mammolette.

I 30enni già lo indossano più spesso, i 20enni quasi tutti (ci sono nati).

Mi ricorda un po' la storia automobilistica.

Fine anni '40 inizio '50 dopo la forzata pausa delle competizioni, dovuta alla guerra si fronteggiavano due categorie di piloti.

I reduci degli anni '30 ed i nuovi piloti giovani.

I giovani indossavano i primi caschi (Ascari ecc.) i vecchi (Varzi ecc.) mai, considerandoli roba da signorine, cuffietta in pelle e stop.

Infatti quando quel tragico 1 luglio 1948, a Berna durante le prove del Gran Premio sotto la pioggia, l'Alfetta di Varzi e si ribaltò, Lui morì sul colpo..

Un casco sarebbe bastato a salvargli la vita, ma Lui non lo indossava.

Ecco mi pare che sugli sci ci siamo noi 40enni che resistiamo inutilmente (e pericolosamente) dall'astenerci dall'usarlo.

E le discussioni serali con miei amici non fanno che confermarlo: " finchè scii cosi non serve, il giorno che fai una libera lo indossi" (che sarebbe come dire, in moto lo metti in autostrada e stop)

Voi che ne dite?

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