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Trattativa Renault-Fca


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Che poi parlando di interessi sociali si fa, come al solito, una gran confusione tra protezione dell'impiegato e protezione dell'impiego...

 

Se un domani si configura la necessità di chiudere uno stabilimento non è certo per dispetto, è che evidentemente non è più economico mantenerlo aperto. Ad avere lo Stato invischiato nella proprietà cosa si ottiene? Una forzatura nel tenere aperto un plesso antieconomico, facendo pagare il conto a tutti finché il sistema non salta comunque per insostenibilità.

Effetto ottenuto: i lavoratori finiscono comunque sulla strada, ma più in là nel tempo perché il conto intanto l'hanno pagato gli altri.

 

L'interesse dello Stato semmai deve essere che quella gente non venga lasciata col culo per terra senza soldi né sbocchi, e senza far pagare il conto ad altri che non c'entrano.

Come si diceva con @TonyH, se al Governo vogliono preoccuparsi davvero delle conseguenze dei licenziamenti sono liberissimi di imporre per legge che i datori caccino il grano necessario se vogliono chiudere la bottega. Questo lo si può fare senza nessuna necessità di coinvolgimento (aumentando il già immane debito pubblico) e soprattutto vale per qualunque azienda, non è una soluzione ad hoc per FCR.

Paradossalmente a quel punto essere azionista è uno svantaggio più che un punto di forza... in pratica se lo Stato francese vuole favorire il mantenimento in Francia, si deve puppare le spese per i lavoratori italiani.

Avere le mani in pasta in un'azienda è un gioco che funziona in due sensi... ti dà del potere ma ti cucchi anche delle responsabilità.

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There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Difficile comunque fare fusione con Francesi, Tedeschi o Giappo. Vogliono a tutti i costi salvaguardare la loro sovranità. ;)

 

Perciò dico che FCA si deve prendere al più presto GM o Ford (secondo me meglio la seconda, ma più raggiungibile la prima).

 

Tutti gli altri « acquistabili » porranno problemi di sovranità.

 

Comunque partita di Poker persa da Elkann... perché si poteva sperare creare un vero colosso non solo auto ma in generale (fuzionando anche con Nissan).

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4 minuti fa, iDrive scrive:

Difficile comunque fare fusione con Francesi, Tedeschi o Giappo. Vogliono a tutti i costi salvaguardare la loro sovranità. ;)

 

Perciò dico che FCA si deve prendere al più presto GM o Ford (secondo me meglio la seconda, ma più raggiungibile la prima).

 

Tutti gli altri « acquistabili » porranno problemi di sovranità.

 

Comunque partita di Poker persa da Elkann... perché si poteva sperare creare un vero colosso non solo auto ma in generale (fuzionando anche con Nissan).

Non ci metterei la mano sul fuoco. Finora FCA non ha parlato con Nissan, giustamente....I giapponesi tirano la corda altrettanto giustamente. Al momento siamo per me ancora al gioco delle parti.

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. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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14 minuti fa, Wilhem275 scrive:

Che poi parlando di interessi sociali si fa, come al solito, una gran confusione tra protezione dell'impiegato e protezione dell'impiego...

 

Se un domani si configura la necessità di chiudere uno stabilimento non è certo per dispetto, è che evidentemente non è più economico mantenerlo aperto. Ad avere lo Stato invischiato nella proprietà cosa si ottiene? Una forzatura nel tenere aperto un plesso antieconomico, facendo pagare il conto a tutti finché il sistema non salta comunque per insostenibilità. 

Effetto ottenuto: i lavoratori finiscono comunque sulla strada, ma più in là nel tempo perché il conto intanto l'hanno pagato gli altri. 

 

L'interesse dello Stato semmai deve essere che quella gente non venga lasciata col culo per terra senza soldi né sbocchi, e senza far pagare il conto ad altri che non c'entrano.

Come si diceva con @TonyH, se al Governo vogliono preoccuparsi davvero delle conseguenze dei licenziamenti sono liberissimi di imporre per legge che i datori caccino il grano necessario se vogliono chiudere la bottega. Questo lo si può fare senza nessuna necessità di coinvolgimento (aumentando il già immane debito pubblico) e soprattutto vale per qualunque azienda, non è una soluzione ad hoc per FCR. 

Paradossalmente a quel punto essere azionista è uno svantaggio più che un punto di forza... in pratica se lo Stato francese vuole favorire il mantenimento in Francia, si deve puppare le spese per i lavoratori italiani. 

Avere le mani in pasta in un'azienda è un gioco che funziona in due sensi... ti dà del potere ma ti cucchi anche delle responsabilità. 


Tutto questo è possibile in piccole realtà, non in grosse dove immancabilmente ci entra dentro la politica e una marea di voti.

Nessun politico (che non voglia fare una brutta fine) direbbe quanto sopra sebbene sia la scomoda realtà.

In grosse realtà, anche Alitalia per dire, non è pensabile che agisca semplicemente il libero mercato. Una mano esterna ci sarà sempre.

E nel caso della Francia, è una grossa mano, tutto qui. E' giusto? Sbagliato? Non lo so. Ma funziona cosi.

In questa ottica, il governo FR fa il suo lavoro, e non si vergogna di mostrarlo. Lo hanno detto chiaramente il France First no?

Infatti, se il tutto salterà, penso che sarà proprio per questo. Il mettere troppe mani statali a turbare il libero mercato e la competitività dei siti produttivi e di conseguenza il sistema paese alle spalle.

Se sei lo stato va bene. Se sei un privato no.
 

Modificato da Nico87
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https://www.autonews.com/automakers-suppliers/fiat-chrysler-withdraws-renault-merger-offer

 

Cita

June 05, 2019 04:12 PM updated 4 minutes ago

Fiat Chrysler withdraws Renault merger offer

 

Reuters

 

PARIS -- Fiat Chrysler said on Wednesday it was withdrawing its $35 billion merger offer for Renault.

Renault directors failed to reach a verdict on FCA's May 27 merger proposal at a board meeting that ran late Wednesday, the company said. The board was "unable to take a decision due to the request expressed by the representatives of the French state to postpone the vote to a later meeting," Renault said in a statement.

Fiat Chrysler pulled the merger offer for Renault after the French automaker’s Japanese partner, Nissan Motor Co., declined to support the deal, The Wall Street Journal reported late Wednesday, citing people familiar with the matter.

Nissan’s two representatives on Renault’s board were withholding support as other board members prepared to vote in favor of the $35 billion merger, the paper said. The opposition from Nissan representatives raised doubts about the Japanese automaker's commitment to preserving the alliance if the merger were to proceed, the paper said.

The French government, a major Renault shareholder, said Wednesday it wouldn’t approve Fiat Chrysler’s merger proposal without Nissan’s guarantee that Renault’s alliance with Nissan would survive. The French government asked to delay a vote on the merger, prompting Fiat Chrysler to withdraw its merger proposal, The Wall Street Journal said, citing people close to the matter.

 

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. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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https://eu.detroitnews.com/story/business/autos/chrysler/2019/06/05/renault-heeds-french-gov-request-delay-fca-merger-talks/1360549001/

 

Cita

Fiat Chrysler Automobiles NV is withdrawing "with immediate effect" its blockbuster merger offer to Renault SA, a bid to create a pan-European automaker that would rival Volkswagen AG and invest in costly next-generation technology.

After a six-hour board meeting on the outskirts of Paris, Renault said late Wednesday it was unable to make a decision on a 50-50 merger proposal from Fiat Chrysler after the French government sought a delay. 

"FCA remains firmly convinced of the compelling, transformational rationale of a proposal that has been widely appreciated since it was submitted, the structure and terms of which were carefully balanced to deliver substantial benefits to all parties," the Italian-American automaker said in a statement issued early Thursday from Europe. "However it has become clear that the political conditions in France do not currently exist for such a combination to proceed successfully."

The move is a stunning reversal, coming after two consecutive days of meetings by Renault's board and public lobbying by the federal government of France seeking a board seat, job protections for workers and effective veto rights over the selection of the combined company's future CEO. The French government holds a 15% stake in Renault.

“It’s surprising to a degree because usually because when a proposal is formalized and then goes public you usually have things lined up pretty well,” said Jeff Schuster, industry analyst with LMC Automotive. “It doesn’t appear to have anything to do with Renault. It’s certainly about the other players. Maybe they ran into too many roadblocks during the approval process."

French Finance Minister Bruno Le Maire had said that there was no need to rush merger discussions, part of a concerted effort by the government to guard against plant closings and job cuts frequently associated with industrial mergers. Le Maire told a French TV station Wednesday that the government wanted to make sure things were done well.

FCA's decision to pull its offer came after a number of analysts and industry experts were all but assured the deal would go through. Many expected the merged company would move to solve both automakers' issues in Europe, as well as jumpstart FCA's lagging electric-vehicle plans.

"From the start, the finalization of this proposed alliance was not guaranteed," said Michelle Krebs, industry analyst with Cox Automotive. "It was a complicated deal that involved not just automakers but the governments and even FCA said it could take a year to finalize it. I think the biggest surprise is that it ended so soon. What’s not clear is whether it’s done for good.

.......

 

Modificato da pennellotref

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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Mi sembra tutto sensato. Comunque tutto può ancora essere. Può essere la fine effettiva per incompatibilità col governo locale, così come può essere una sceneggiata per farli scendere a più miti consigli, o ancora una sceneggiata per arrivare intanto ad altri...

There's no replacement for displacement.

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Che il governo francese tutelasse in massima parte i propri interessi, si sapeva dal giorno 1 in cui dichiararono:
"le condizioni in cui si realizzerà questa fusione siano favorevoli allo sviluppo economico di Renault e, naturalmente, ai suoi dipendenti». L'influente sindacato Cgt chiede, a questo punto, che l'Eliseo conservi «una minoranza di blocco che consenta di far PREVALERE gli interessi francesi». Lo stesso Cgt si dice poi preoccupato per i possibili impatti delle economie di scala sull'occupazione
"

Non si può dire che non siano stati chiari fin da subito.

Per quanto sopra e precedenti francesi, fossi stato in JE mi sarei alzato dal tavolo ben prima. Non occorrono consulenze milionarie per capire chi hai davanti.

Ecco forse la parte piu difficile di tutto l'accordo (e che forse JE non ha considerato) era capire che ai francesi non interessa che si producano auto o pentole.
Ne tantomeno che si producano per essere profittevoli. L' importante è che si dia lavoro agli stabilimenti.

Anche perchè già attualmente il governo ha i suoi casini interni tra gilet gialli e calo di consensi. E penso che rischiare che tra qualche anno i giornali titolino "licenziati XXX dipendenti dello stabilimento YYY a causa della fusione renault-fiat" non faccia loro piacere.

Ora vediamo la mossa dello stato francese (se ci sarà).

Modificato da Nico87
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Avessero tenuto i soldi di Magneti Marelli invece di sperperarli in dividendi avrebbero potuto avere più di 8 miliardi di cassa per fare ciò che caspita volevano in totale autonomia e sicurezza. Tanto la tecnologia elettrica Renault è solo su carta in quanto la gamma elettrica fa abbastanza cagare... Speriamo almeno che Nissan esca allo scoperto e decida di piantarli una volta per tutte.

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