I DELITTI in famiglia, negli ultimi cinque anni, in Italia sono sestuplicati. Avete letto bene: sestuplicati. L´argomento è troppo enorme per farne materia di semplificazione o, peggio, di polemica. Ma almeno un sassolino nello stagno, forse, va gettato, chiedendoci se ciò che oggi chiamiamo "famiglia" (in genere una madre, un padre, uno o due figli, niente a che vedere con le affollate tribù di una volta) corrisponda ancora al famoso "nucleo fondante della società" benedetto dalla religione e dallo Stato, oppure non sia, a volte, anche un guscio chiuso e impaurito, dentro il quale implodono e si guastano umori e rapporti, libertà e amore. (Vedasi il bel film veneziano di Cristina Comencini).

Il dibattito sulle unioni civili, sulle famiglie allargate, su nuovi diritti e nuovi assetti che discendano non più dai vecchi assetti (ormai svuotati nei fatti) ma dalla dignità di ciascun individuo, è anche un dibattito contro la monocratica e logora idea che la famiglia tradizionale sia la sola salvezza possibile. Gaber, all´opposto, cantava che "la strada è l´unica salvezza". Erano cose da sessantottini, ma almeno qualche cosa, i sessantottini, magari l´avevano capita per tempo, e forse prima del tempo.

Michele Serra,

La Repubblica di sabato 10 settembre 2005.

...ma che c'entra l'istituzione con i delitti raccappriccianti in costante aumento?

che palle ste derive sinistroidi contro i valori tradizionale, perchè non importa qual è il valore tradizionale, l'importante è essere contro di esso..che palle!

non mi sembra un delirio, quello di serra.

Magari proviamo a usarlo come spunto e base di partenza per riflessioni serie e non in preda alle ideologie [politiche o religiose che siano] no???

Siamo proprio sicuri che il matrimonio, la famiglia, etc... siano ancora valori fondanti della società? E' un male o un bene questo? Il matrimonio è una scelta che va difesa a oltranza anche quando non solo non c'è più l'amore ma non è rimasto nemmeno "qualche svogliata carezza e un po' di tenerezza" e invece c'è solo insofferenza?

questo attaccamento al matrimonio mi sa tanto di mariti frustrati che si vogliono autoconvincere che non era meglio essere gay e starsene tra maschi

Effettivamente,per come si stanno mettendo le cose...ha ancora un senso il matrimonio?Personalmente,nn mi sento cosi certo di me stesso da giurare sulla mia fedelta'....mi sposero' solo se faro' dei figli..e questo avverra' se ci saranno le condizioni...poi al sud sti cazzo di matrimoni sfarzosi,che uno deve fare le rapine,per partecipare,se no' si offendono.....e praticamente,vai al matrimonio,nn per partecipare ad una festa,ma per riempire la busta...infatti,cattiva usanza va diffondendosi....quella di specificare,di nn fare regali,ma mettere i soldi....che poi magari dopo un anno,due va tutto a puttane,perche' prima la donna subiva e nn era bello...oggi,basta che fai una scoreggia ed ecco che l'unione va in pezzi....ma pensiamoci meglio....

prima la donna subiva e nn era bello...oggi,basta che fai una scoreggia ed ecco che l'unione va in pezzi....ma pensiamoci meglio....

è palesemente tutta colpa di gay e coppie di fatto se i matrimoni falliscono

Io sono contro il concetto del matrimonio...

L'essere o meno una famiglia è una condizione dell'animo, spirituale. Non è che se c'è scritto marito-moglie si è una famiglia, e non lo si è per niente senza matrimonio...

nn è tanto essere contro il matrimonio...quanto vederlo come unica via....!

infatti, caro Torre, non sono i "sinistroidi" ad essere contro il matrimonio, ma sono i baciapile ad essere contro tutto il resto!