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Urbanistica Lagunare Veneta


J-Gian

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I più attivi nella discussione

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mah, io penso che esteticamente il ponte non mi dispiace.

detto questo, trovo che il buon santiago si ostini a sbattersene altamente del fattore umano delle sue architetture, che le spoglia IMHO di ogni titolo di "architettura" e le trasforma in pure e semplici imposizioni di gusto.

non è la prima volta che il buon santiago se ne esce con una cretinata come il pavimento in vetro che funziona ESCLUSIVAMENTE in spazi coperti, dove non esiste il rischio di umidità che si deposita sulla superficie... già a Bilbao parecchio tempo fa è stato costruito un ponte, sempre dal buon santiago, con piano in vetro e ci sono state parecchie polemiche anche con l'architetto Arata Isozaki, chiamato a gestire l'urbanistica della zona e a intervenire sul ponte stesso per ridure "i danni" nell'aver scelto il vetro come materiale per il camminamento.

l'aver ignorato l'accesso ai portatori di handicap, poi, è una cosa folle e gravemente ignorante IMHO.

aldiltà di tutto, il risultato mi sembra solo un ponte progettato esclusivamente per soddisfare il gusto estetico (fossilizzato da anni ormai) di calatrava (l'architetto).

Se parli con Dio, sei religioso.

Se ti risponde pure... sei psicotico!

http://www.flickr.com/photos/valentinodanilo/

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mah, io penso che esteticamente il ponte non mi dispiace.

detto questo, trovo che il buon santiago si ostini a sbattersene altamente del fattore umano delle sue architetture, che le spoglia IMHO di ogni titolo di "architettura" e le trasforma in pure e semplici imposizioni di gusto.

non è la prima volta che il buon santiago se ne esce con una cretinata come il pavimento in vetro che funziona ESCLUSIVAMENTE in spazi coperti, dove non esiste il rischio di umidità che si deposita sulla superficie... già a Bilbao parecchio tempo fa è stato costruito un ponte, sempre dal buon santiago, con piano in vetro e ci sono state parecchie polemiche anche con l'architetto Arata Isozaki, chiamato a gestire l'urbanistica della zona e a intervenire sul ponte stesso per ridure "i danni" nell'aver scelto il vetro come materiale per il camminamento.

l'aver ignorato l'accesso ai portatori di handicap, poi, è una cosa folle e gravemente ignorante IMHO.

aldiltà di tutto, il risultato mi sembra solo un ponte progettato esclusivamente per soddisfare il gusto estetico (fossilizzato da anni ormai) di calatrava (l'architetto).

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Cerco di rispondere, un pò a tutti i dubbi ( e le certezze), su questo ponte.

Nel frattempo inserisco altre foto (diurne), prese sempre dal sito sopraindicato da me (utente Gioven)

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Prima questione: luci notturne. Qui devo veramente stopparti per la castroneria che hai detto Tommitel. Palazzo Ducale, è bello in notturna, anche perchè vengono "evidenziati" i volumi dall'illuminazione (chiaro che in ral senso ci sono ditte, anche italiane, che ne fanno un motivo di ricerca).

Altri esempi: tutti i grandi monumenti italiani (che abbondano)

Concordo, invece, sull'inutilità del piano in vetro all'esterno (ne ho realizzati parecchi, in ambito privato, e all'interno di edifici), ritengo comunque, questo ponte, a livello formale, il più bel ponte realizzato a Venezia, dopo quelli classici "da cartolina" (tipo il Rialto o il Sospiri etc etc).

Se ben guardate le pensiline in vetro realizzate anni fa a Genova da Renzo Piano, all'entrata dell'Acquario presentano ossidazioni sugli attacchi puntiformi e sono penosi da vedere, il piano in vetro, sempre e costantemente sporco.

Non ultimo, qui c'è l'aggravante del passaggio delle persone, che ragionevolmente potrebbero muovere causa al comune dopo degli accidentali incidenti......

Calandrature esterne (quelle che visibilmente formano il collo di bottiglia del ponte): per il flusso di persone che ci sarà nei prossimi mesi, non credo proprio possano creare problemi (anzi il ventaglio tipico dell'architettura, o ingegneria, visto che è prima di tutto un ing. civile, ci sta, e molto bene).

Ovovia: ahimè la rampa laterale, al posto dei scalini, penso che avesse potuto avere una pendenza troppo alta per i disabili in entrata e in uscita (in mezzo alla campata tendeva a zero). Pena, il ponte sarebbe stato decisamente più lungo (con aumento dei costi.....e lo spazio non lo consentiva, dalla parte della stazione).

Ho parlato dei costi: lievitamento. Si, è costato troppo, ma questo dovuto anche alla dilatazione dei tempi. Asserisco una affermazione molto impopolare: Per città come Venezia (ma traslabile a Siena, Roma, Napoli, Milano o tante altre di cui l'Italia vanta).........spendere soldi per opere d'architettura non è mai uno spreco ( a differenza di tanti sprechi fatti nelle P.A.): per un ritorno d'immagine e quindi per un maggior flusso di persone. Il ponte,IMHO, lo ritengo tale ( e come me, tante altre persone interrogate, non solo operatori del settore), e non lo si deve vedere come un'opera fine a se stessa (altrimento al posto del rialto, avrebbero potuto fare qualco'altro di meno appariscente.....eppure a distanza di secoli è un'icona). Cinicamente, dico, che solo la curiosità mediatica, anche di chi ha parere negativo, possa contribuire ad un maggior afflusso di persone (famigliari e parenti miei che a Venezia nel medio periodo non ci tornerebbero, eppure questo ponte è motivo di "farci un salto"........e fanno tutt'altro nella vita, che non il mio lavoro).

Ritorno all'ovovia: dunque, a te Tommitel. Hai giustamente inserito il prospetto del del sito del comune. Ammettiamo anche che visto in prospetto è "decisamente" più invasiva la presenza. Guardiamola, per come la guarderebbero tutti gli utenti: in modo più scorciato o panoramico (insomma dalle foto, sopra inserite), e ammettiamo che non è cosìdebilitante per la vista generale.

Piccole considerazioni mie su Calatrava: se ho un nick, chiaro che lo apprezzi.

Si possono fare i soliti discorsi della ripetibilità delle forme sue (e di altri architetti- star contemporanei): così è sempre stato nell'architettura. Dall'antichità fino ad oggi, per chi ne è appassionato (mille esempi, ma uno in particolare, veneto: Andrea Di Pietro, detto il Palladio, con le sue favolose ville).

Che poi, il Calatrava non sia amato dalle riviste o dagli architetti non è una novità: spesso si inerpicano sulle solite questioni, della sua architettura cinetica etc etc......

Torniamo al punto precedente: prendiamo Valencia con i suoi interventi e senza i suoi interventi: sicuri che avremmo un afflusso di persone uguale se i vari musei, fossero stati disegnati da un Mario Botta (comprensibile solo ad una elitè di architetti, con la puzza sotto il naso....)?

Eppure, proprio perchè apprezzato da molti, mi sembra che il servizio fotografico di anteprima di molte case automobilistiche viene fatto proprio li (che strano........e che schifo, per molti architetti, il fatto che la gente comune possa godere di scorci suggettivi .......)......

Concludo: il progetto perfetto non esite (magari.....).

Penso, IMHO, che questo ponticello di Venezia possa amplificare la sua fama, e contribuire anch'esso (in minimissima parte), a mettere in risalto, la meraviglia che è Venezia.

Certo, si potevano praticare altre strade (infinite), ma questa non mi sembra per nulla la peggiore.....anzi ;)

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mi tocca quotare anche molte parti dell'ultimo intervento.8-)

Solo due piccole considerazioni:

il vetro, pur bellissimo, avrebbe dovuto essere escluso a priori dalla committenza. Sarebbe stato una sfida in più, imho affrontabile con successo per uno Calatrava. Il bando per un'opera in sè è già il progetto.

i costi imho sono lievitati anche per lo schema utilizzato per l'opera. Qui forse sta il maggior errore del progettista. Calatrava, tra le "archistar", penso sia l'unico che sa esattamente come lavorano le sue macchine (infatti non è che sia sopportato troppo dai colleghi..), quindi un approccio diverso avrebbe accorciato tempi e costi. Non parlo di forme radicalmente diverse. L'idea del tirante sul fondo del canale "per chiudere la scatola" l'ho sentita da gente ben più competente di me e, imho avrebbe semplificato la struttura e la sua manutenzione e monitoraggio

riguardo alla ripetitività di calatrava non sono del tutto d'accordo, molti altri sono ben ripetitivi, lui ha uno stile ben definito ma adattabile al contesto . Le sue forme sono sempre state funzionali alla destinazione d'uso delle opere. Oggi un po' meno e questo mi spiace

L'esempio di Valencia vs musei di botta (ecco uno che ormai si ripete..ad esempio il marchio "fiat agri " sui tetti :lol:) mi trova d'accordo. Basta vedere le cose dal vivo.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Devo ammettere che dopo aver visto queste foto mi sono ricreduto ... è un'opera sicuramente apprezzabile .. tra l'altro è anche meno invadente di quanto appariva in televisione . Speriamo che le ponde tengano e che gli scalini siano così bassi da poter essere scalati dalle carrozzine .

Mi piacerebbe sapere se da sopra il ponte si vede un bel panorama di Venezia .

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Piccole considerazioni mie su Calatrava: se ho un nick, chiaro che lo apprezzi.

Si possono fare i soliti discorsi della ripetibilità delle forme sue (e di altri architetti- star contemporanei): così è sempre stato nell'architettura. Dall'antichità fino ad oggi, per chi ne è appassionato (mille esempi, ma uno in particolare, veneto: Andrea Di Pietro, detto il Palladio, con le sue favolose ville).

Che poi, il Calatrava non sia amato dalle riviste o dagli architetti non è una novità: spesso si inerpicano sulle solite questioni, della sua architettura cinetica etc etc......

Torniamo al punto precedente: prendiamo Valencia con i suoi interventi e senza i suoi interventi: sicuri che avremmo un afflusso di persone uguale se i vari musei, fossero stati disegnati da un Mario Botta (comprensibile solo ad una elitè di architetti, con la puzza sotto il naso....)?

Eppure, proprio perchè apprezzato da molti, mi sembra che il servizio fotografico di anteprima di molte case automobilistiche viene fatto proprio li (che strano........e che schifo, per molti architetti, il fatto che la gente comune possa godere di scorci suggettivi .......)......

Modificato da Ares

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