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[GRANDI BRANI] Giant Steps (John Coltrane)


fuzz77

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Questo è a mio avviso uno dei brani più avveniristici della musica moderna a livello di sperimentazione dell'armonia

Per chi conosce (chi più chi meno) l'armonia sarà interessante leggere quanto segue, gli altri possono andare direttamente al pezzo (mica per altro, non credo che vi interessiate della sostituzione dei tritoni o sbaglio??? ;) )

L'assillo del bebop (conoscete Dizzie Gillespie e Charlie Parker??) è sempre stato quello di affrontare le difficoltà del giro armonico. La difficoltà principale consiste nella modulazione da una tonalità all'altra: essa costringe il musicista a cambiare scala, a cambiare la scelta delle note, cambiando all'istante il suo pensiero musicale (e vi assicuro che è assai più difficile fare un salto di terza arpeggiando neanche troppo velocemente le note dell'accordo che fare a 1000 la medesima scala minore o maj senza alcuno svisceramento......questo l'ho sperimentato sulla chitarra ma credo valga un po' per tutti).

Il salto più ostico è (appunto) quello fra tonalità a distanza di terza maggiore: ad esempio Si e Re# pensato enarmonicamente (secondo il pensiero classico) come Mib, oppure Si e Sol, oppure Mib e Sol.

Le tre tonalità maggiori citate sono proprio quelle che si alternano in Giant Steps.

Esse sono alla stessa distanza tra loro, come i vertici di un triangolo equilatero.

Il giro armonico di Giant Steps passa di continuo, velocissimo (velocissimo è eufemistico, praticamente ogni quarto a 150 bpm!!) ......, dall'una all'altra sia in un senso (Si - Sol - Mi bemolle) che nell'altro (Sol - Mi bemolle - Si), e l'improvvisatore non fa a tempo a pensare in una tonalità che già deve passare all'altra, e poi all'altra ancora (e vi assicuro che è vero!!!!....da uscirci matti!).

Immagino solo le ore passate da Coltrane a studiare sul pezzo.......

Le tre tonalità sono collegate tra loro utilizzando le cadenze costruite sull'accordo di settima di dominante. In questo modo il salto tra la tonalità di si maggiore e quella di sol maggiore, che si trovano alla distanza di un intervallo di sesta minore , è ridotto. Infatti dopo l'accordo di si maggiore, per cadere in sol maggiore, viene usato l'accordo di re settima, cioè l'accordo di settima di dominante che cade sull'accordo di sol maggiore. Allo stesso modo, per passare dall'accordo di sol maggiore a quello di mi bemolle maggiore bisogna passare all'accordo intermedio di si bemolle settima, cadenza per il mi bemolle maggiore. In questo modo si comprende che il "giant step" è quello che intercorre tra l'accordo di si maggiore e quello di re settima, cadenza per il sol maggiore. Si tratta di un intervallo armonico di terza minore: si maggiore - re settima.

E' comprensibile che il sistema usato da Coltrane per costruire il proprio triangolo armonico deriva dalle sostituzioni dei tritoni. Infatti il tipico turnaround C - A-7 - D7 - G7 può essere sostituito così: C - Eb7 - Ab7 - Db7. Ciò significa che l'intervallo armonico di terza minore era già usato. Coltrane lo ha sviluppato nel modo descritto per collegare le tre tonalità di si, mi bemolle e sol maggiore.

Comunque, dopo tanta teoria.... (non l'ho redatta "di pugno" ma l'ho trovata ben spiegata, ho aggiunto solo qualche mia considerazione) eccovi Giant Steps in questo bel video dove l'assolo di Coltrane viene riportato man mano su pentagramma

Ogni volta che un DJ dice "IO SUONO" un musicista, nel mondo, muore...

Primo estratto del nostro nuovo album!

 

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  • 2 settimane fa...
Guest EC2277

Il giro armonico di Giant Steps passa di continuo, velocissimo (velocissimo è eufemistico, praticamente ogni quarto a 150 bpm!!) ......, dall'una all'altra sia in un senso (Si - Sol - Mi bemolle) che nell'altro (Sol - Mi bemolle - Si), e l'improvvisatore non fa a tempo a pensare in una tonalità che già deve passare all'altra, e poi all'altra ancora (e vi assicuro che è vero!!!!....da uscirci matti!).

Sai che con questa descrizione hai spiegato lo swing del quale i jazzisti parlano tanto ma non spiegano mai, vero?

Quel continuo susseguirsi di note e di tonalità che t'impediscono d'abituarti alla melodia facendo si che per te sia sempre nuova, eppure sono solo tre note ripetute all'infinito, è proprio l'anima del jazz e del bebop. :agree:

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