Valletta è morto nel 1967, l'Olivetti ha dato il giro a metà anni '90 A meno che il fantasma di Valletta non comparisse nelle riunioni del CdA

Modificato 3 Novembre 201113 anni fa da nucarote

Valletta è morto nel 1967, l'Olivetti ha dato il giro a metà anni '90 A meno che il fantasma di Valletta non comparisse nelle riunioni del CdA

Si, ok, ma mi ripeto, Valletta ha stirato le zampe nel 1967....non possiamo attribuirgli tutti i mali avvenuti nei 3 decenni successivi...

Che negli anni '70 ci fosse ancora un forte impronta vallettiana ci sta, ma già negli anni '80 e poi ancor di più nei '90 no.

Ma tanto secondo Bersani siamo ancora ai '70, quindi tutto torna

Si, ok, ma mi ripeto, Valletta ha stirato le zampe nel 1967....non possiamo attribuirgli tutti i mali avvenuti nei 3 decenni successivi...

Che negli anni '70 ci fosse ancora un forte impronta vallettiana ci sta, ma già negli anni '80 e poi ancor di più nei '90 no.

Ma tanto secondo Bersani siamo ancora ai '70, quindi tutto torna

Valletta era morto da tempo ma l'Avvocato compro' AR nel 1986, mandando ad Olgettine tutta la politica manifatturiera Fiat/Lancia che i suoi risultati li aveva dati, per non veder uscire Fiesta ed Escort dalle linee di Pomigliano...con il bel risultato di trovarsi in casa quelle fatte a Valencia che a fine anni '90 in pratica infransero il monopolio che Fiat aveva nel segmento.

Valletta poteva essere in PAradiso a suonar l'arpa, ma le sue idee sono sopravvissute fino ai '90 ed oltre.

Per olivetti, documentarsi sulla Perottina e su chi la affondo' ......

Olivetti era con i dovuti distinguo, la Apple dei '60. ( Tra parentesi, Olivetti non compro' la apple per la misera somma di 100k dollari )

Qualche decennio prima, negli anni '60, Valletta (quello che fu indubbiamente il dominus dei meccanismi economici italiani dal dopoguerra fino agli anni '60, fece più lui per FIAT che tutti gli Ovini sommati), disse che Olivetti, nonostante la sua solidità, prima o poi avrebbe capitolato perché nessuna azienda italiana avrebbe potuto sostenere a lungo la competizione in quel settore. Ci vollero 30 anni, ma alla fine la profezia di Valletta si avverò. A questo mi riferisco, al fatto che in Italia non ci sono storicamente le condizioni per portare avanti industrie avanzate che possano uscire dalla dimensione nazionale (ed oggi la dimensione nazionale conta una cippa).

E' cambiato il mercato. Ed anche qui Valletta ci aveva visto bene: da amministratore della FIAT sapeva che quel modello economico poteva reggere fino a che avrebbero retto le misure protezionistiche nazionali (dazi di importazione). L'avvento dell'euro poi ha dato il colpo di grazia, impedendo che si potessero dopare le esportazioni attraverso l'inflazione pilotata della Lira.

Modificato 3 Novembre 201113 anni fa da Matteo B.

Oddio, negli anni '70 ed '80 l'Olivetti era in tutto e per tutto una vera e propria multinazionale con la sede legale ad Ivrea, ma con un portafoglio di clienti di prim'ordine: riforniva la NATO delle telescriventi e l'AT&T di calcolatori…

Furono però le politiche aziendali di De Benedetti a provocarne il crollo. Non vorrei sbagliarmi ma, se la memoria non m'inganna, portò avanti un disegno "industriale" non molto diverso da quello che Romiti elaborò per la FIAT nello stesso periodo.

Spero che nessuno se la prenda.....è giusto per sdrammatizzare un filo, eh??

Olivetti era con i dovuti distinguo, la Apple dei '60.

quindi produceva minchiate fuffose carissime ed aveva una schiera di fanboy ad Ivrea che attendevano il lancio della Lettera 22 :mrgreen:

quindi produceva minchiate fuffose carissime ed aveva una schiera di fanboy ad Ivrea che attendevano il lancio della Lettera 22 :mrgreen:

Vedila come ti pare, ma Olivetti inventò 20 anni fa quegli strani accrocchi che oggi si chiamano sub-notebook o netbook (Olivetti Quaderno). Altro che Asus

E poi, come già scritto, erano pure vicini di casa di Steve Jobs a Cupertino.