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Terremoto L'Aquila, sei anni ai membri della Grandi Rischi


Cosimo

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Resta il fatto che, come al solito, non si accettano mai le sentenze, anche con altri due gradi di giudizio a disposizione.

A me, queste dimissioni sembrano il solito "ricatto": "o mi assolvi, o se succede qualcosa dirò che la colpa è dei giudici", "o non rompi le balle o chiudo gli stabilimenti".

Intanto, le cornacchie americane non hanno fatto mancare il loro indesiderato contributo su una questione che non li riguarda assolutamente, in quanto non erano coinvolti loro indesiderati compatrioti.

Beh ma scusa mi sembra normale che si discuta di una sentenza, che cosa bisognerebbe fare accettare passivamente e supinamente e muti? :roll:

- Io non accetto ma discuto sull'operato del mio salumiere.

- Io non accetto ma discuto dell'operato del mio meccanico.

- Io non accetto ma discuto dell'operato del mio dentista.

- Io non accetto ma discuto dell'operato del mio portinaio.

- Io non accetto ma discuto dell'operato di un impiegato statale al mio servizio (in quanto da me pagato) che perdipiù si permette di non accettare i tornelli come gli altri impiegati statali.

Perchè sta storia delle sentenze che si accettano e non si discutono mi sembra la più grossa cazzata del mondo.

Anche i giudici e i magistrati hanno un pipino come tutti noi (ed il salumiere, il portinaio ecc.ecc.), mica ne hanno due.

Il giorno che incontrerò un uomo con due pipini magari si potrà discutere se devo accettare o meno il suo operato.

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Mi sembra tutto una supercazzola inutile.

E' infatti lapalissiano che:

1) un evento sismico di entità devastante non si può prevedere, specie all'interno di un frammentato sciame sismico

2) non puoi MAI dire a della gente di evacuare se non sei SICURO che stia per crollare tutto.

Qualcuno chiamato a dare un'opinione su una situazione di cui non ha alcun controllo nè, tantomento, un estesa prevedibilità, nè, tantomeno, alcuna giurisdizione sul territorio interessato NON PUO' essere citato in giudizio perchè ha sbagliato.

Lo stesso Bertolaso, aveva la sua opinione, nemmeno tanto demenziale tra l'altro, e no, nemmeno lui può essere imputato per nessun motivo al mondo.

E no, una indagine per vedere se c'era del dolo NON ERA un atto dovuto.

Perchè? Perchè non c'è del dolo, per dio, un terremoto non è doloso!

Io non capisco cosa ci trovi l'italia di così difficile in un concetto del genere, per non riuscire ad accettarlo e basta.

E quel ciarlatano ed i suoi rilevamenti al radon ha anche un po' rotto le palle.

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@ Artemis

Sono sostanzialmene d'accordo. Dopo una tragedia del genere il mio senso logico mi suggerische che ad essere processati e mazzulati, dovrebbero essere nell'ordine:

- chi non ha messo a norma gli edifici pubblici (hanno avuto circa un ventennio per programmare e realizzare i lavori)

- chi ha calcolato strutture moderne in zona sismica fottendosene di ogni norma e di ogni logica. Nel caso ci fosse la complicità del committente, naturalmente le colpe vanno distribuite. Pochi cazzi. Responsabilità condivise

- chi non ha fatto programmazione per minimizzare un pericolo del genere nel corso degli anni (attenzione, non è una questione di aria fritta, stiamo parlando del concetto cardine del testo unico sulla sicurezza, quindi materia penale)

Ma noi siamo il paese in cui se, puta caso, il presidente di una bocciofila, di una proloco, di una gruppo di volontari VVFF o Protezione civile (tutta gente che come sappiamo becca lauti stipendi, come no :si:), ha la sfortuna di trovarsi con un suo collega all'ospedale per un qualsiasi incidente, rischia di finire al volo in tribunale per un bel processo penale.

@Fonzino

Ti ho hià risposto una volta. Quel tipo di commissioni gli enti le usano come foglie di fico. Mai per quello che possono fare, o quasi. Prevenzione Zero perchè implica tempo soldi (non più di riparare i danni comunque) strategia e serietà. Allora le si chiama per far stillare il rapportino scientifico e fottersene un minuto dopo.

Ho lavorato per anni a programmare la sicurezza di una manifestazione molto grossa e ti garantisco che sei visto come un rompicoglioni (e io non lo sono, anzi facendo molta vita di cantiere, faccio di tutto per agevolare chi deve organizzare e lavorare alla manifestazione) salvo poi incazzarsi o telefonare alle due di mattino perchè capitano i casini. E speri che si risolvano perchè non si sa mai. E ti garantisco che ti vien voglia di mandare tutti a fare in culo per poter cominciare a dormire di nuovo.

Modificato da Cosimo

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Sono sostanzialmene d'accordo. Dopo una tragedia del genere il mio senso logico mi suggerische che ad essere processati e mazzulati, dovrebbero essere nell'ordine:

- chi non ha messo a norma gli edifici pubblici (hanno avuto circa un ventennio per programmare e realizzare i lavori)

- chi ha calcolato strutture moderne in zona sismica fottendosene di ogni norma e di ogni logica. Nel caso ci fosse la complicità del committente, naturalmente le colpe vanno distribuite. Pochi cazzi. Responsabilità condivise

- chi non ha fatto programmazione per minimizzare un pericolo del genere nel corso degli anni (attenzione, non è una questione di aria fritta, stiamo parlando del concetto cardine del testo unico sulla sicurezza, quindi materia penale)

Ma noi siamo il paese in cui se, puta caso, il presidente di una bocciofila, di una proloco, di una gruppo di volontari VVFF o Protezione civile (tutta gente che come sappiamo becca lauti stipendi, come no :si:), ha la sfortuna di trovarsi con un suo collega all'ospedale per un qualsiasi incidente, rischia di finire al volo in tribunale per un bel processo penale.

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E allora io rifaccio una domanda a cui nessuno ha dato risposta finora: che l'hanno chiamata a fare la Commissione Grandi Rischi, dato che la prevenzione era troppo tardi per farla?

Perchè chiedere un parere ad un gruppo di scienziati se sai che il loro giudizio non è nè vincolante nè assoluto (data la materia profondamente complessa e aleatoria)?

Perchè istituire un organo del genere, se poi ciò che ti dice sono cose ovvie, risapute, o, nel peggiore dei casi, minimizzanti del problema? Tutta quella gente era il solito apparato statale nato per procurare poltrone all'amico e all'amico dell'amico?

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Mi sembra tutto una supercazzola inutile.

E' infatti lapalissiano che:

1) un evento sismico di entità devastante non si può prevedere, specie all'interno di un frammentato sciame sismico

2) non puoi MAI dire a della gente di evacuare se non sei SICURO che stia per crollare tutto.

[...]

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Ho letto la discussione a tratti.

Ammetto che ho saltato qualche frase/post perché altrimenti avrei finito domani.

Chiedo scusa: sto per dire l'ovvio.

Just My Two Cents:

Ipotizziamo il contrario:

"Prevediamo che, non sappiamo quando e non sappiamo dove, si verificherà una ingente scossa sismica".

A quel punto come si procedeva? si evacuava la città??

1 settimana? 2? 3? 2 mesi?

E se dopo 2 mesi la scossa non arrivava? si faceva rientrare tutti in città? e se la scossa fosse arrivata proprio il giorno dopo?

E ovviamente se poi la scossa non fosse mai arrivata sarebbero stati condannati per procurato allarme, visto che evacuare una città per X mesi ha ovviamente costi elevatissimi, quasi quanto quelli degli sfollati post-terremoto.

Comunque se prendiamo come metro di misura "hai sbagliato, quindi ti condanno", allora quando questa sentenza verrà ribaltata (e verrà ribaltata) mi aspetto che questo giudice venga condannato.

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Non so più come dirlo

Il processo NON è basato su:

1) la mancata previsione del terremoto

2) la mancata evacuazione delle popolazioni

3) il non aver dato credito a Giuliani

Poi alzo le mani :)

Questo l'ho capito. Ma comunque non cambia le cose.

Il fatto che le loro opinioni conservative abbiano influenzato alcune persone a rimanere in casa e per questo siano morte comunque è una supercazzola.

La commissione era libera di fornire un'opinione non vincolante, e le persone erano libere di dar loro credito oppure lasciarsi vincere dalla paura.

Ma non esiste alcuna RESPONSABILITA' in questo campo.

Inoltre la commissione grandi rischi non avrebbe potuto, IN ALCUN CASO, dire che si stava per scatenare la catastrofe, perchè ciò sarebbe stato fuori da qualunque buon senso e da qualunque protocollo per la gestione delle emergenze.

Quindi cosa avrebbero dovuto fare?

Avrebbero dovuto dire: "è uno sciame sismico che insiste, ha un andamento normale, è improbabile un evento di maggiore entità ma non è possibile escludero, state tranquilli e state nelle vostre case."

Ed è quello che hanno fatto, e hanno fatto bene a farlo.

Fine.

Il resto è solo caccia alle streghe. Hanno condannato qualcuno che non aveva nè il potere, nè la giurisdizione, nè la competenza per portare le persone fuori di casa.

"Fico, io ti rispondo che al buio tutti i gatti sembrano leopardi e che non bisogna mai comprare un gatto in un sacco. C'entrano qualcosa? Probabilmente no, esattamente come la tua metafora." [Loric]

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Il PM sostiene che il messaggio diffuso presso la pubblica opinione è stato: "se avvertite un terremoto state tranquilli, fregatevene, è una cosa positiva perché scarica l'energia sismica, il massimo che può capitare è che si stacchi qualche cornicione". Il giorno del disastro l'evento sismico principale è stato preceduto da due scosse importanti che alcune persone hanno ignorato dando seguito alle istruzioni della commissione e, quando si è verificato l'evento principale, queste persone (a differenza di altre) erano ancora a casa e ci hanno lasciato le penne.

Poi dobbiamo ancora leggere le motivazioni della sentenza, quella che stiamo commentando è la tesi accusatoria del PM.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Citando dal sito della protezione civile:

"La Commissione si articola in un ufficio di presidenza e cinque settori di intervento che riguardano il rischio sismico, il rischio vulcanico, il rischio meteo-idrogeologico, idraulico e di frana, il rischio chimico, nucleare, industriale e trasporti e il rischio ambientale e incendi boschivi. Ogni settore è rappresentato da un referente ed è composto da rappresentanti dei Centri di Competenza e altri esperti."

E più sopra:

"La sua funzione principale è fornire pareri di carattere tecnico-scientifico su quesiti del Capo Dipartimento e dare indicazioni su come migliorare la capacita di valutazione, previsione e prevenzione dei diversi rischi."

Se ne deduce che la commissione grandi rischi non è li per "prevedere un terromoto", ma è li per FORNIRE PARERI circa un'ampissima gamma di tematiche, tra cui appunto, rischi che nulla hanno a che vedere con i terremoti.

Il terremoto è semplicemente il meno prevedibile.

Consultati invece sull'incidenza ambientale dell'Ilva, invece (tanto per sparare un esempio a caso), avrebbero potuto dare pareri molto più deterministici.

Quindi, secondo me, al netto di tutto questa commissione ci sta che esista.

Ovviamente è fatta da persone umane che hanno a disposizione la stessa scienza che hanno a disposizione tutti.

Ergo, se un terromoto non si può prevedere e delle persone non si possono evaquare a casaccio sulla "probabilità" di un evento, così è anche per essa.

Avendo appurato che la CGR esiste e ha una logica, non si può pensare che la formulazione di un suo parere sia privo di responsabilità: qualunque attività di consulenza viene pagata anche in considerazione del rischio che corre chi ha formulato il parere. Se la materia è spinosa, ovviamente, deve, a maggior ragione, valere il buon senso di preparare l'interlocutore al caso peggiore possibile, non minimizzare e accondiscendere per non creare allarmismo (che è anche giustificabile, ma non di fronte alla tragedia seguente).

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