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Quali riviste automobilistiche anni '80 '90?


X82

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Era un periodo in cui ero troppo piccolo per ricordarmele.

A parte i soliti 4ruote ed AUTO, che cominciava ad affacciarsi sul mercato, cos'altro c'era che valeva la pena leggere?

Facciamo una lista?

Mensili o settimanali è indifferente

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Credo che un certo Archivista potrà dare un contributo a questo topic :D.

In attesa dell'elenco delle riviste che valeva la pena leggere, ne butto lì una che forse non dovrebbe rientrare nell'elenco.

O forse si ;)

Mi pare si chiamasse Starter.

In copertina abbinava alle auto delle donnine nude o viceversa.

In effetti non so se era una rivista di donne che si mascherava da rivista d'auto in maniera paracula o se era una rivista d'auto che usava la gnocca in maniera paracula :lol:

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Credo che un certo Archivista potrà dare un contributo a questo topic :D.

In attesa dell'elenco delle riviste che valeva la pena leggere, ne butto lì una che forse non dovrebbe rientrare nell'elenco.

O forse si ;)

Mi pare si chiamasse Starter.

In copertina abbinava alle auto delle donnine nude o viceversa.

In effetti non so se era una rivista di donne che si mascherava da rivista d'auto in maniera paracula o se era una rivista d'auto che usava la gnocca in maniera paracula :lol:

Togli pure il mi pare: si chiamava proprio Starter ed era una rivista di donnine che parlava anche di auto. Ricordo che era vietato ai minori di 14 anni come il coevo e mitico Albo Blitz ed aveva il paginone centrale in Playboy style con delle megapassere senza mutande. Li tenevo nascosti in un librone apportunamente svuotato all'interno.:mrgreen:

Tornando IT ricordo con nostalgia il vecchio ed originale AutoOggi, quello stampato su carta da quotidiano e in formato tabloid: quella era una vera e competente rivista di automobili con fior di collaboratori tra i quali ricordo il compianto Baghetti.

E poi Gente Motori, quello vero, con l'inserto Junior e le rubriche "La passerella dei designer" e "Inventori, è la vostra occasione". Adesso le riviste di auto hanno delle gran belle foto, ma contenuti zero.

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

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Auto Capital quello vero degli anni '80, non quello editato al giorno d'oggi.

Che conservo come una reliquia, ci sono articoli bellissimi sulle supercar di quegli anni.;)

Spalanca nel vento la botola,

assumi la forma di un angelo

e via pel tuo nuovo destin.

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Togli pure il mi pare: si chiamava proprio Starter ed era una rivista di donnine che parlava anche di auto. Ricordo che era vietato ai minori di 14 anni come il coevo e mitico Albo Blitz ed aveva il paginone centrale in Playboy style con delle megapassere senza mutande. Li tenevo nascosti in un librone apportunamente svuotato all'interno.:mrgreen:

Tornando IT ricordo con nostalgia il vecchio ed originale AutoOggi, quello stampato su carta da quotidiano e in formato tabloid: quella era una vera e competente rivista di automobili con fior di collaboratori tra i quali ricordo il compianto Baghetti.

E poi Gente Motori, quello vero, con l'inserto Junior e le rubriche "La passerella dei designer" e "Inventori, è la vostra occasione". Adesso le riviste di auto hanno delle gran belle foto, ma contenuti zero.

Quoto la nostalgia per il primo Auto Oggi.

Era nato veramente bene. Prima di tutto gli scoop facevano intendere che avessero le orecchie puntate nella giusta direzione, ed inoltre la presenza di personaggi di un certo calibro dava una certa autorevolezza, non era esattamente un "settimanale delle balle" o una rivista da bagno come era divenuta negli ultimi anni quando subì la concorrenza di altre riviste da bagno, quelle da 1 o 2 euro che non sto a citare e che hanno imho rovinato il panorama perchè si sono dedicate alla parte di popolo automobilista che (con rispetto parlando) poco capisce di macchine e poco se ne interessa, e quindi ti dice "non vedo perchè devo spendere 5 euro per un Quattroruote quando con questa a 2 euro leggo il listino".

Eh, una volta c'era il senso nello spendere 5 euro, quando la gente diceva così. Poi tale senso è andato in parte scemando, anche proprio per l'avvento di certe riviste che hanno danneggiato il mercato di altre che prima nell'ambito di quei 5 euro (o 8 mila lire se vogliamo andare indietro) riuscivano a darti il giusto rapporto qualità-prezzo ma poi con il calare delle copie vendute (concorrenza del web e di riviste da 1 euro appunto) oggi sono arrivate a fare ciò che in altri topic si critica, cioè stringere oppure mettersi nelle braccia di chi mette la pubblicità sulle pagine.

Una cosa che mi manca molto di quegli Auto Oggi sono le mini-inchieste sul campo... in giro per la Lombardia a cambiare la mascherina della Uno oppure a farsi riparare ammortizzatori svitati, falsi contatti o pipette candele sganciate, con tanto di nomi ed indirizzi, pregi e difetti, encomi e critiche.

"Questo è in gamba ed è onesto", "da questo non andate che ci ha preso per i fondelli" (perchè ovviamente loro facevano finta di non capire nulla di automobili). Quello era un modo fra i tanti, secondo me, di essere davvero dalla parte dell'automobilista, perchè Auto Oggi era in giro a fare "lo str...." per mettere in guardia te che leggevi.

Vedere queste cose dopo aver letto nel primo editoriale che il nascente settimanale intendeva porsi con impegno dalla parte dell'automobilista, è una cosa che rimpiango. Tempo fa l'ho scritto da qualche altra parte, ho avuto la fortuna nel mio cammino nel mondo delle riviste, di scambiare diverse mail amichevoli con Alessandro Ferrari, uno dei redattori che fece parte della squadra di AO dal primo numero all'ultimo del 2009 (l'editoriale d'addio lo scrisse lui) e quel rapporto epistolare è stato uno di quelli che mi hanno fatto capire tante cose di come funziona questo mondo di carta.

Ci fu anche un momento in cui egli mi propose una collaborazione, ma purtroppo di lì a poco subentrò la grave crisi del settore e già stavano cercando di ridurre l'organigramma, figuriamoci prendere teste nuove... avevo già pensato di proporre l'argomento di cui avrei potuto occuparmi, e sembrava cosa buona (bene o male quello che faccio qui, amarcord di un certo stile che ovviamente sui mensili italiani è già trattato ma al settimanale era un argomento che mancava).... ma non se ne fece nulla.

Parlando di testate.... anche AUTO nacque molto bene. Stile simile, gli piaceva andare a mettere il dito nella piaga. A volte lo capivi da piccoli dettagli, ad esempio nei tempi in cui la rivista era ancora quindicinale e "sottile", pubblicarono il resoconto di un long term test con l'Audi 80. A fine prova c'erano le magagne, ma non furono riportate e basta. Fu organizzata un intervista con il responsabile qualità della Casa ai tempi, con varie domande del tipo "uè, a questa macchina è successo questo, lei cos'ha da dire??" ed il personaggio spiegava perchè, per come ed il modo in cui la Casa aveva pensato di intervenire.

Loro si trovarono in grave crisi dopo alcuni anni (me lo scrisse Diego Eramo, con quale avevo messo in piedi un altro piacevole epistolario) e non sapevano come uscirne. Tentarono la strada del tuning, passando di botto a copertine stile Gemballa e cose del genere. Fu la salvezza, rimasero pure sbigottiti dal botto di vendite in edicola. Furono salvati dalle tamarrate, ma le prove continuarono ad essere di un certo spessore, insieme a 4R ed Automobilismo (molto dettagliato fin dal principio) erano quelli con i dati rilevati.

Gente Motori, l'ho già scritto in passato, era imho "affascinante" per altri motivi. Gli scoops erano i migliori, le prove son sempre state più "simpatiche". Era una rivista più variopinta e colorata (raid in posti strani, il già citato "Junior") del serioso e autorevole Quattroruote, e ne era concorrente, ma si trattava di una coppia di periodici che imho erano in parte complementari, un appassionato ogni mese vi trovava cose e spiriti differenti, se le poteva leggere entrambe senza lamentarsi di avere fra le mani dei doppioni.

Poi.... beh Autocapital di Grandori è stato una perla nel settore di un certo giornalismo d'auto. Non era completo come 4R, lo spirito era decisamente differente. Gli scritti sono indimenticabili, sono riviste DA MANGIARE come ha scritto tempo fa Duetto80 da qualche parte. E non erano sulla cresta dell'onda per il fatto di seguire le mode. Le creavano, a volte, le mode. Grandori era un personaggio simile a Talamo, se vogliamo, uno che ti faceva vivere il motore da un altro punto di vista. C'era una grande enfasi in quella rivista, a partire dalla copertina, per passare ai titoli e fiondarsi negli articoli.

Se vogliamo, possiamo aggiungere il primo AM, al mucchio delle riviste meritevoli di essere ricordate. Averli in archivio dal primo numero, quelli della prima serie, è una cosa che mi rende molto felice. Era la rivista cara, costava di più dei celebri pilastri del settore. (forse 1000 lire in più, se ricordo bene).

Scritto molto bene, bella carta, bellissime foto della Terziotti, la mano di Nascimbene e i disegni di Alisi negli scoops e negli spaccati tecnici (mamma mia ci sono degli spaccati di Alisi riguardanti Ferrari d'epoca che mi fan pensare, nonostante ogni tanto spunti fuori quello che viene definito "l'erede di Alisi", che un erede quell'uomo non l'avrà mai, sarebbe un altro personaggio da ibernare...).

Per quel che mi riguarda (cioè per le mie passioni) AM fu subito interessante perchè iniziò presto a corredare le prove di auto nuove con la sezione "Come è nata" che mostrava bozzetti dei vari CS abbinati ad interviste ai responsabili dello stile (per Tempra ad esempio fu pubblicata una design story degna di Auto & Design).

Insomma, le riviste e le sfumature, i ricordi, gli aneddoti, sono tanti in 20 anni di carta stampata del settore, e ci sarebbe da parlarne per ore ed ore. Purtroppo ora mi devo fermare qui, ma come avrete capito l'argomento è di grandissimo interesse per me, quindi se c'è qualcuno che vuole esporre qualche dubbio o ha qualche domanda da fare, scriva tutto che io risponderò volentieri.

Perchè altrimenti, se devo fare da solo, ho così tante cose da dire che non so nemmeno da che parte iniziare. :)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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"Nel dubbio salvale tutte" (cit. Alfaziosa)

Paolì ha già detto tutto, AutoCapital è e rimmarrà nella storia.

Però anche il primo AM aveva una cura superiore a tutte le altre, le didascalie per la cura sono ancor oggi un punto di riferimento nel mondo dell'editoria automobilistica, non solo i contenuti ma anche le battute venivano provate e riprovate per dar un senso estetico il più piacevole possibile.

Era una rivista che doveva far stare meglio chi le leggeva, e per me ci riusciva.

Conservo gelosamente tra gli altri il numero (mi par maggio o marzo '89 dedicato alla Mazda Miata).

Da li mi parti un innamoramento (aimè non ricambiato) che mi porto dietro ancor oggi.

Particolare anche il "visto da Lei" (primi in I)

Automobilismo la sua era migliore l'ha avuta a metà degli anni '90, l'epoca battagliera anti FIAT (156 acquistate ecc. ecc.). E' da ricordare se non altro perchè furono gli unici a scrivere certe cose, le hanno pagate e ancor oggi le pagano.

Starter! Conobbi il Direttore nel 1986 (se non erro), lo chiamava "il giornalaccio" (lui !!) però costava poco farlo e vendeva.

Ogni testata aveva le sue peculiarità e interpretava a modo suo gli anni 80, poi l'inizio '90; molti non arrivarono al nuovo millennio.

Poi è cambiato il mondo.

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curiosità: nella seconda metà degli anni '80 avevo comprato qualche numero di una rivista di auto settimanale che però era spillata come un quotidiano ( formato tipo l'attuale di Repubblica ) . Durò poco, ma credo sia stata l'antesignana dell'attuale "Al volante" come rivista di auto a poco prezzo ( la rivista, non le auto !! :lol: )

Si ricorda mica qualcuno ( Si proprio tè del Novarese che fischietti per far l'indifferente :) ) come si chiamava ?

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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"Nel dubbio salvale tutte" (cit. Alfaziosa)

Paolì ha già detto tutto, AutoCapital è e rimmarrà nella storia.

Però anche il primo AM aveva una cura superiore a tutte le altre, le didascalie per la cura sono ancor oggi un punto di riferimento nel mondo dell'editoria automobilistica, non solo i contenuti ma anche le battute venivano provate e riprovate per dar un senso estetico il più piacevole possibile.

Era una rivista che doveva far stare meglio chi le leggeva, e per me ci riusciva.

Conservo gelosamente tra gli altri il numero (mi par maggio o marzo '89 dedicato alla Mazda Miata).

Da li mi parti un innamoramento (aimè non ricambiato) che mi porto dietro ancor oggi.

Particolare anche il "visto da Lei" (primi in I)

Automobilismo la sua era migliore l'ha avuta a metà degli anni '90, l'epoca battagliera anti FIAT (156 acquistate ecc. ecc.). E' da ricordare se non altro perchè furono gli unici a scrivere certe cose, le hanno pagate e ancor oggi le pagano.

Starter! Conobbi il Direttore nel 1986 (se non erro), lo chiamava "il giornalaccio" (lui !!) però costava poco farlo e vendeva.

Ogni testata aveva le sue peculiarità e interpretava a modo suo gli anni 80, poi l'inizio '90; molti non arrivarono al nuovo millennio.

Poi è cambiato il mondo.

Quoto il parere di Duetto80 riguardo la cura con cui veniva confezionato AM (dida, grafica e altro).

Mi permetto di correggerlo soltanto per due cose.

1) Il numero con la Miata (di cui ricordo la copertina, l'ho intravista in archivio non tanto tempo fa): al momento non mi viene il mese/anno ma non può essere primavera '89 perchè AM nacque nell'autunno di quell'anno (mi pare settembre), copertina con la Peugeot 605. Indi per cui il numero con la Miata dovrebbe essere, se primaverile, dell'anno successivo (forse facente parte della "Serie Oro" di AM, una serie di alcuni numeri più ricchi che in copertina presentavano appunto il logo AM dorato e con la dicitura "Serie Oro").

2) Il riquadro al femminile si intitolava "L'opinione di Lei".

Altra piccola chicca della rivista era la grafica delle tabelle riassuntive dei paragoni con la concorrenza, nelle prove dei modelli. Le varie auto avevano la loro colonna ma in testa alla stessa invece di esserci una foto del frontale o di una sua parte, c'era la soggettiva su fanale e calandra.... realizzata da Alisi. La parola che mi viene è "classe".

curiosità: nella seconda metà degli anni '80 avevo comprato qualche numero di una rivista di auto settimanale che però era spillata come un quotidiano ( formato tipo l'attuale di Repubblica ) . Durò poco, ma credo sia stata l'antesignana dell'attuale "Al volante" come rivista di auto a poco prezzo ( la rivista, non le auto !! :lol: )

Si ricorda mica qualcuno ( Si proprio tè del Novarese che fischietti per far l'indifferente :) ) come si chiamava ?

A parte il fatto che son nel Vercellese e non nel Novarese, e che non fischiettavo ma mi stavo scaccolando... così su due piedi mi viene da chiederti di che parli. Presumo che Auto Oggi tu lo abbia scartato in partenza, visto che ne abbiamo già parlato e penso che tu lo conosca bene (inoltre all'inizio non era manco spillato, credo che i punti siano arrivati dopo una cinquantina di numeri o giù di lì... prima dovevi stare attento a non perder pezzi soprattutto perchè il paginone centrale di solito era un pregevole poster della supersportiva del caso, a volte fotografato in una ruspante nebbia meneghina... che realismo ottantesco :D).

Di conseguenza.... al momento non ti saprei dire. Settimanale? Beh dunque, per un breve periodo ci fu un allegato di Starter, tipo tabloid, che durò molto poco, ma nemmeno lui era spillato e comunque non lo compravi da solo, era insieme a Starter. Per il resto, Marin di Gente Motori ci provò, a fare concorrenza ad Auto Oggi, con CLACSON.

(un link da Ebay per intenderci)

RIVISTA CLACSON ØN.6 Ø12.3.1987 | eBay

In pratica un Gente Motori in scala ridotta, sulla cinquantina di pagine, ma anche lui spillato. Era simile al primo AUTO come dimensioni e numero di pagine. Non so di preciso quanti numeri sia durato, io li ho in archivio dal primo a.... boh forse una quindicina? Una ventina? Poi non ne ho più trovati, e non ho mai visto numeri successivi nemmeno ai mercatini o nelle aste su Ebay, per cui credo di averli tutti... non durò molto.

Nulla comunque che corrisponda alla descrizione che hai fatto... probabilmente sarà qualcosa che non ho nemmeno io :D

A meno che non fosse Corriere Motori... che comunque era supplemento del Corriere.... a dirla tutta c'è qualcosa che mi gira in testa, qualcosa che son sicuro mi stia sfuggendo, ma.... mi sfugge. :)

Ci penserò questo weekend, sotto al piumone svizzero.... magari lunedì avrò le idee più chiare. :D

Modificato da PaoloGTC

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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