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23 minuti fa, gpat scrive:

Sono previste EV prodotte in Italia al di fuori della 500e?

Detto così mi sembra un piano pensato a tavolino per mandare avanti Mirafiori a colpi di defibrillatore

Per dirne una tra il 2024 e il 2026 dovrebbe partire a tappeto la produzione delle EV a Melfi su base Medium. 

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34 minuti fa, gpat scrive:

Sono previste EV prodotte in Italia al di fuori della 500e?

Detto così mi sembra un piano pensato a tavolino per mandare avanti Mirafiori a colpi di defibrillatore

Ma non puoi metterli, al massimo come fa la francia,

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4 ore fa, gpat scrive:

Sono previste EV prodotte in Italia al di fuori della 500e?

Detto così mi sembra un piano pensato a tavolino per mandare avanti Mirafiori a colpi di defibrillatore

 

o per rendere questi incentivi folli "virtuali".

 

Metti il vincolo, l'UE rompe i coglioni e minaccia la procedura di infrazione, passa tempo poi si avvia la procedura, passa tempo e prima della sentenza elimini il vincolo.

 

Intanto il 2024 è passato :lol:

  • Ahah! 1
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Ma a parte il tavolo tecnico indetto per il primo febbraio ci sono aggiornamenti?

Perché così significa che prima di marzo/aprile non si saprà nulla di definitivo e il mercato sarà congelato per 3/4 mesi.

Pura follia 

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  • 3 settimane fa...
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Nuovi incentivi 2024
Esclusiva Quattroruote: tornano i contributi sull’usato (e non solo)

Incentivi anche sull’usato e inclusione delle Euro 5 nella rottamazione, ma solo per i redditi bassi. Lo ha rivelato in un’intervista esclusiva che sarà pubblicata sul prossimo numero Quattroruote, in edicola il 2 febbraio, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. A pochi giorni dall’incontro con le associazioni di settore durante il quale sarà illustrata la riforma, in calendario l'1 febbraio, Urso spiega che "il decreto prevede che alle persone fisiche che acquistano, anche in locazione finanziaria, auto usate con emissioni fino a 160 g/km di CO2, con prezzo fino a 25.000 euro, sarà riconosciuto un contributo di 2.000 euro se è contestualmente rottamata una vettura di classe fino a Euro 4".

Rottamabili anche le Euro 5. Per quanto riguarda l’estensione alle Euro 5 della platea di auto rottamabili, Urso precisa che questa possibilità sarà riservata a chi avrà un Isee inferiore a 30 mila euro e solo a fronte dell’acquisto di una vettura elettrica o plug-in, ossia con emissioni di CO2 fino a 60 g/km. Nell’intervista, il ministro delle Imprese delinea meglio anche i contorni di quello che è stato impropriamente definito "leasing sociale", spiegando che si tratterà di un’iniziativa sperimentale, anche in questo caso riservata a chi non ha alti redditi, che prevede un accesso agevolato al noleggio a lungo termine di vetture a basse emissioni "a canone calmierato" e senza anticipo, "somma che viene sovvenzionata con risorse statali".

Bonus da 1.500 a 13.750 euro. Tornando alla riforma, com’è noto i nuovi contributi andranno da un minimo di 1.500 euro sulle auto della fascia di emissioni 61-135 g/km - ossia auto termiche e ibride prevalentemente dei segmenti A, B e C con rottamazione obbligatoria di una vettura Euro 4 - a un massimo di 13.750 euro per l’acquisto di un’elettrica da parte di un acquirente con Isee inferiore a 30 mila euro e rottamazione di una vettura Euro 0, 1 o 2. Lo schema è riassunto nella tabella qui sotto.  

Bisognerà aspettare marzo. Non si sa ancora, invece, quando la riforma entrerà in vigore, visto che, come detto, i suoi contenuti saranno illustrati alle associazioni di categoria l'1 febbraio. Dopo la firma del presidente del Consiglio, il decreto dovrà poi passare al vaglio della Corte dei conti, fase che richiederà alcune settimane, prima della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Da quel momento la riforma sarà operativa, anche se occorrerà qualche altro giorno per l’adeguamento alle novità della piattaforma informatica attraverso la quale le concessionarie potranno prenotare materialmente il contributo. Dunque, è assai probabile che se ne riparlerà a marzo.

 

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Incentivi 2024
Al via le prenotazioni: ecco tutti i modelli col bonus

Dopo uno stop stranamente lungo, viene riattivata la piattaforma informatica di prenotazione degli incentivi 2024, come preannunciato una settimana fa da Quattroruote: in pratica, alle 10 le concessionarie potranno inserire i dati dei contratti firmati a partire dal 2 gennaio, giorno di riapertura degli showroom dopo Capodanno. Come noto, si tratta dei contributi già previsti per il 2024 dal decreto varato due anni fa dal governo Draghi, che disciplinava il triennio 2022-2024. La riforma annunciata dal ministro delle Imprese Adolfo Urso, infatti, entrerà in vigore tra alcune settimane: non solo il decreto non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ma non è stato nemmeno firmato dal presidente del consiglio e sarà illustrato l'1 febbraio dallo stesso Urso alle associazioni di settore. Ciò premesso, vediamo tutto quello che bisogna sapere sugli incentivi 2024 pre-riforma, che non cambiano nell’impostazione di fondo, basata sulle tre fasce di emissioni di anidride carbonica (espresse in g/km) dell’auto che si acquisterà.

Contributi da 2 mila a 5 mila euro. A seconda delle situazioni, i bonus vanno da 2 mila a 5 mila euro in base al seguente schema:
- 0-20 g/km: 3 mila euro senza rottamazione; 5 mila con rottamazione;
- 21-60 g/km: 2 mila euro senza rottamazione; 4 mila con rottamazione;
- 61-135 g/km: 0 euro senza rottamazione; 2 mila con rottamazione.
Alla prima fascia appartengono, attualmente, solo auto elettriche; alla seconda solo vetture plug-in; alla terza, macchine con motore ibrido e termico, prevalentemente dei segmenti A (citycar), B (utilitarie) e C (compatte).

Fondi limitati sulle termiche. A disposizione, per le auto, ci sono 570 milioni, così suddivisi tra le fasce di emissioni della vettura acquistata:
- 0-20 g/km CO2: 205 milioni (194,75 ai privati e 10,25 alle società di car sharing e noleggio a lungo termine);
- 21-60 g/km CO2: 245 milioni (232,75 ai privati e 12,25 alle società di car sharing e Nlt);
- 61-135 g/km CO2: 120 milioni, tutti ai privati.

C’è un limite di prezzo. Non tutte le auto che rientrano nelle diverse fasce di emissioni possono accedere al contributo. Il governo, infatti, ha introdotto un limite massimo di prezzo di listino Iva esclusa ("listino prezzi ufficiale della casa automobilistica produttrice"), accessori compresi, per ciascuna fascia. In particolare:
- 0-20 g/km: 35 mila euro (42.700 Iva compresa);
- 21-60 g/km: 45 mila euro (54.900 Iva compresa);
- 61-135 g/km: 35 mila euro (42.700 Iva compresa).
Attenzione: il limite di prezzo non comprende l’Ipt (Imposta provinciale di trascrizione) e il contributo Pfu (pneumatici fuori uso).

L’auto da rottamare: fino a Euro 4. La rottamazione è obbligatoria solo per chi intende acquistare macchine con motore termico e ibrido con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km. La vettura da demolire dev’essere intestata all’acquirente di quella nuova o a un suo familiare convivente da almeno 12 mesi. E deve essere di classe inferiore a Euro 5, ossia Euro 0, 1, 2, 3 o 4.

Ci sono 270 giorni di tempo. L’unica novità, rispetto all’anno scorso, è l’estensione a 270 giorni del termine entro il quale va perfezionata l’operazione con l’inserimento sulla piattaforma informatica del numero di targa assegnato all’auto. In pratica, tra la prenotazione del contributo e l’immatricolazione non possono passare più di nove mesi circa.

Vietato vendere per 12 mesi. Al momento della sottoscrizione del contratto, l’acquirente dovrà firmare una dichiarazione di presa d’atto del requisito del mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi.

Familiari conviventi. Infine, la vettura acquistata con l’incentivo potrà essere intestata anche a una persona diversa di quella a cui era intestata quella da rottamare, purché entrambi i soggetti facciano parte dello stesso nucleo familiare (è richiesto lo stato di famiglia).

Escluse le imprese. Fino all’entrata in vigore della riforma, le aziende restano in buona parte escluse da questa iniziativa. Possono infatti ottenere il contributo solo le imprese che operano nell’attività di autonoleggio a lungo termine (ma in questo caso il bonus è dimezzato) e nel car sharing pubblico. E, comunque, solo in caso di acquisto di una vettura delle prime due fasce, ossia elettrica o plug-in.

La riforma allo studio. Come accennato, tra alcune settimane - la data non è prevedibile - entrerà in vigore la riforma annunciata dal ministro Urso il 20 dicembre scorso, che prevede anche un robusto rifinanziamento della dote 2024 con i circa 290 milioni avanzati nel 2022. Semplificando al massimo, nel nuovo schema resteranno invariate le tre fasce di emissioni e i relativi limiti di prezzo. I singoli bonus, invece, saranno incrementati e parametrati alla classe Euro dell’auto da rottamare (aumenteranno al diminuire della classe, ove prevista la rottamazione ovviamente) e arriverà un extra bonus del 25% per le persone con Isee inferiore a 30 mila euro, ma solo nelle prime due fasce. Solo in una situazione il nuovo contributo sarà inferiore a quello attualmente in vigore: l’acquisto di una vettura con emissioni comprese tra 61-135 g/km con rottamazione di una Euro 4: dai 2 mila euro attuali si passerà a 1.500. Ecco perché a chi si trova in questa situazione potrebbe convenire il bonus attuale (che, lo ricordiamo, basterà, in questa prima fase, solo per 60 mila acquirenti). Usiamo il condizionale perché il bonus si aggiunge all’eventuale promozione della Casa e all’eventuale sconto della concessionaria, riduzioni di prezzo che cambiano di mese in mese in base alle iniziative commerciali delle Case e dei dealer.

Fonte: Quattroruote

Modificato da MotorPassion
  • Grazie! 1

"Qualche emiro che compra una Ferrari lo troverò sempre. Ma se il ceto medio finisce in miseria, chi mi comprerà le Panda?"

Sergio Marchionne

 

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  • 2 mesi fa...

Pronto il decreto, la maggior parte degli incentivi alle termiche

 

Alla fine, all’acquisto o leasing di auto elettriche (emissioni tra 0 e 20 grammi di CO2 per km) vanno 240 milioni, un quarto del pacchetto totale.

 

402 milioni, oltre il 40%, resta invece prevalente il contributo ai vecchi modelli con motore termico o ibride full (61-135 grammi CO2/km) mentre 140 milioni, il 15% circa, sono destinati alle ibride plug-in (fascia 21-60). Una quota delle risorse di queste categorie, pari a 20 milioni, è riservata ai taxi con contributi raddoppiati.

 

Il resto va alle auto usate (20 milioni), moto, scooter, tricicli e quadricicli (32,5 milioni a quelli elettrici e 5 a quelli a motore termico), veicoli commerciali (53 milioni), noleggio a lungo termine (50 milioni), installazione di impianti a Gpl e metano sulle auto (10 milioni).

 

 

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18 ore fa, xtom scrive:

Pronto il decreto, la maggior parte degli incentivi alle termiche

 

Alla fine, all’acquisto o leasing di auto elettriche (emissioni tra 0 e 20 grammi di CO2 per km) vanno 240 milioni, un quarto del pacchetto totale.

 

402 milioni, oltre il 40%, resta invece prevalente il contributo ai vecchi modelli con motore termico o ibride full (61-135 grammi CO2/km) mentre 140 milioni, il 15% circa, sono destinati alle ibride plug-in (fascia 21-60). Una quota delle risorse di queste categorie, pari a 20 milioni, è riservata ai taxi con contributi raddoppiati.

 

Il resto va alle auto usate (20 milioni), moto, scooter, tricicli e quadricicli (32,5 milioni a quelli elettrici e 5 a quelli a motore termico), veicoli commerciali (53 milioni), noleggio a lungo termine (50 milioni), installazione di impianti a Gpl e metano sulle auto (10 milioni).

 

 

 

Che branco di cialtroni incompetenti. Annuncio del ministro a dicembre, tutti fermi in attesa dell'entrata in vigore per almeno 4 mesi (se andasse tutto liscio d'ora in poi...).

Modificato da LiF
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2 minuti fa, LiF scrive:

 

 

Che branco di cialtroni incompetenti. Annuncio del ministro a dicembre, tutti fermi in attesa dell'entrata in vigore per almeno 4 mesi (se andasse tutto liscio d'ora in poi...).

E con 4 mesi di attesa il mercato è salito del 20%, segno che gli incentivi servono solo come regalia ai produttori e ai tassisti.

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