Il tira e molla non è conveniente per i consumi: a velocità costante (e gas costante) si consuma quanto basta per vincere gli attriti dovuti al contatto ruote-asfalto e alla resistenza aerodinamica, mentre in accelerazione si consuma sia per gli attriti che per riprendere velocità, quindi non conviene rilasciare il gas per poi riaccelerare perchè il (lieve) guadagno di consumo nella fase di rilascio viene poi ripagato con gli interessi nella successiva riaccelerazione.

Ma quando rilascio non consumo carburante e gli attriti dimnuiscono,perciò di fatto nel 'tira e molla' (a patto che io non freni,ovvio)il consumo dovrebbe essere lo stesso...tenendo sempre la stessa marcia.

Ma quando rilascio non consumo carburante e gli attriti dimnuiscono,perciò di fatto nel 'tira e molla' (a patto che io non freni,ovvio)il consumo dovrebbe essere lo stesso...tenendo sempre la stessa marcia.

All'atto teorico, facendo i conti sull'energia accumulata dal veicolo...

All'atto pratico il fatto di rilasciare e dover riaccelerare ti fa consumare di più che non procedendo a velocità costante, questo per questione di rendimento durante le accelerazioni... E le fasi di rilascio non bastano per compensare l'energia trasformata in lavoro nelle accelerazioni.

Insomma: accelerare per arrivare a v.costante, mantenerla, e rilasciare per tempo solo quando serve fermarsi o rallentare per cause esterne

Insomma: accelerare per arrivare a v.costante, mantenerla, e rilasciare per tempo solo quando serve fermarsi o rallentare per cause esterne

Basta copiare gli aerei, che arrivano il prima possibile a velocità di crociera per poi mantenerla col minimo gas indispensabile

L'analogia c'è Loro hanno pure la fortuna di arrivare a quote dove l'aria è meno densa...

Però l'idea di portarsi il prima possibile alla velocità desiderata e sfruttare a lungo la fase (V.costante e stretto necessario di potenza) in cui il consumo è minore... è corretta!