Oltre al (giusto) problema stipendi c'è anche il problema dell'orizzonte temporale.

In 6 mesi una figura altamente qualificata (l'ingegnere, così parlo per esperienza diretta) impara a malapena come funziona l'azienda, non può diventare valore aggiunto pur dannandosi come un pazzo.

Bisogna trovare una via di mezzo tra il contratto mensile e quello "finchè pensione non vi separi"....

Oltre al (giusto) problema stipendi c'è anche il problema dell'orizzonte temporale.

In 6 mesi una figura altamente qualificata (l'ingegnere, così parlo per esperienza diretta) impara a malapena come funziona l'azienda, non può diventare valore aggiunto pur dannandosi come un pazzo.

Bisogna trovare una via di mezzo tra il contratto mensile e quello "finchè pensione non vi separi"....

In 6 mesi di cose se ne possono fare tante.

Io devo tornare in italia e qui mi pregano di non tornarci che senno' non sanno dove mettere le mani.

E non sono neanche un ingegnere, sono un developer, e sono qui da 9 mesi.

Oltre al (giusto) problema stipendi c'è anche il problema dell'orizzonte temporale.

In 6 mesi una figura altamente qualificata (l'ingegnere, così parlo per esperienza diretta) impara a malapena come funziona l'azienda, non può diventare valore aggiunto pur dannandosi come un pazzo.

Bisogna trovare una via di mezzo tra il contratto mensile e quello "finchè pensione non vi separi"....

Beh è chiaro che in certe professioni e in certi ambiti al datore non convenga assolutamente assumere una persona per pochi mesi, però è necessario che l'addove il datore necessiti della massima flessibilità da parte del dipendente (anche di licenziamento) sia disposto a pagare un premio per averla.

Mi viene in mente un mio vecchio datore che pretendeva di far firmare ad alcuni dipendenti un nuovo contratto che inseriva alcune clausole che impedivano di lavorare nello stesso ramo per almeno due anni in caso di abbandono dell'azienda... il tutto ovviamente senza il benchè minimo aumento di stipendio... e la scopa in c... no!?

Mi viene in mente un mio vecchio datore che pretendeva di far firmare ad alcuni dipendenti un nuovo contratto che inseriva alcune clausole che impedivano di lavorare nello stesso ramo per almeno due anni in caso di abbandono dell'azienda... il tutto ovviamente senza il benchè minimo aumento di stipendio... e la scopa in c... no!?

Caso di scuola di patto di non concorrenza invalido

Caso di scuola di patto di non concorrenza invalido

infatti...da firmare di volata per farsi due grasse risate poi

Un Ingegnere precario che guadagna 1500 euro al mese è sicuramente meno tranquillo e soddisfatto di uno che, pur essendo precario, ne guadagna 2500.

...da Ing., il problema e' che attualmente pur avendo voglia di "rischiare" (*) paradossalmente non trovi, o se trovi, ti ritrovi anche a pensare,

ma per "100 euro" in piu' al mese chi me lo fa' fare ?, piuttosto vado a fare il volontariato a pagamento (**) che prendo di piu' e fa' anche piu' figo

* io ad es. almeno un po' potrei anche permettermelo, visto che mia moglie e' assunta a tempo indeterminato come medico nel pubblico

** ossimoro tutto italiano.

A parità di mansioni un precario (prorpio per il fatto di essere precario e quindi scaricabile in quattro e quatrotto) dovrebbe guadagnare di più di un lavoratore a tempo indeterminato in quanto si assume un rischio maggiore sulla sua stessa pelle.

Un Ingegnere precario che guadagna 1500 euro al mese è sicuramente meno tranquillo e soddisfatto di uno che, pur essendo precario, ne guadagna 2500.

Un concetto encomiabile... ma impossibile: la precarietà è stata ed è usata come lama affilata per imporre condizioni di lavoro peggiori .

Ingegnere precario a 1500 €? Sarebbe un sogno, adesso prendo metà .

Io nella becera, sfruttatrice, schiavista aggettivoapiacere Fiat marpionnesca prendevo mediamente quella cifra là....

ma paradossalmente allo stato dei fatti sono arrivato a pensare che sia proprio la grande azienda quella che alla fine dovendo seguire degli standard (alle volte anche solo autoimposti) ti tutela di piu',

mi verrebbe da pensare (e per una volta sono serio) che i tempi della piccola azienda agressiva sul mercato e quindi disposta a pagare meglio i talenti

siano finiti anche quelli:pen:

Tornando pesantemente in Topic

Visto che qua c'è molta gente giovane, voi che tipo di istituto superiore consigliereste dal punto di vista delle migliori

prospettive di lavoro?

So che bisogna tenere conto di molte altre cose come la propensione e la qualità dell'istituto, ma vorrei avere una

ripsposta dalla vostra esperienza principalmente in base alle prospettive di lavoro offerte.

Della serie quali saranno i diplomati più richiesti e meglio pagati da qui a 4 anni in Lombardia?

Credo che ognuno sappia sbagliare da solo, e che non necessiti di aiuti per sbagliare di più.

Uno deve prendere la scuola che gli piace e poi scegliere tra queste un istituto con i professori con gli attributi...

conosco genete diplomata in ITIS con dei professori che gli fumavano che avevano preso chimica per sbaglio, ora lavorano più che i laureati...