E quindi? Brontolando e facendo il cagacazzi passi l'esame?

Le regole, giuste o sbagliate, eque o inique, sono quelle. Non hai molte altre scelte che regolarti di consegu

No.

Mi ritiro, mi reiscrivo, e quell'esame sparisce.

Ce le ho di pelle bianche

Pagate 60 euri in offerta, sono superbe e vanno con tutto!

Fighetta...

E quando ti capiterà una situazione simile nella vita, che fai?

Ti ritiri dalla vita e ti re-iscrivi?

Lavorativamente, avere a che fare con soggetti simili, è quasi pane quotidiano.

Si comportano da stronzi, ma hai necessità del loro parere obbligatorio e vincolante. E che sia positivo. Sennò non vai avanti.

E cosa fai in quella situazione? Cerchi di trovare una soluzione facile, che aggiri il problema senza affrontarlo?

E quando ti capiterà una situazione simile nella vita, che fai?

Ti ritiri dalla vita e ti re-iscrivi?

Lavorativamente, avere a che fare con soggetti simili, è quasi pane quotidiano.

Si comportano da stronzi, ma hai necessità del loro parere obbligatorio e vincolante. E che sia positivo. Sennò non vai avanti.

E cosa fai in quella situazione? Cerchi di trovare una soluzione facile, che aggiri il problema senza affrontarlo?

Ora non posso rispondere per filo e per segno, perche' e' un discorso complesso ed articolato.

Mi prometto di farlo pero', perche' esula, o meglio, travalica il semplice discorso dell'uni.

A dopo!

Ma spiegami una cosa: gli altri che fanno? Lo superano quell'esame? E se gli altri lo superano, perché tu devi essere da meno?

Gli altri stanno al gioco e ci dedicano un semestre intero.

I soliti omologati che invece di ribellarsi al sistema si piegano ad esso

Io ho preferito cogliere l'occasione di venire a lavorare.

Le scelte nella vita hanno il loro prezzo. L'importante è imparare a conviverci.

verissimo ma le scelte vanno rispettate, se si preferisce aggirare l'ostacolo piuttosto che arrancare in salita senza mai giungere al proprio target è una decisione lecita, magari non è la più nobile da seguire ma al fine del conseguimento del risultato conta poco ... sai come si dice, del senno di poi son piene le fosse

verissimo ma le scelte vanno rispettate, se si preferisce aggirare l'ostacolo piuttosto che arrancare in salita senza mai giungere al proprio target è una decisione lecita, magari non è la più nobile da seguire ma al fine del conseguimento del risultato conta poco ... sai come si dice, del senno di poi son piene le fosse

Concordo, ma qui il punto in discussione non è SE uno vuole ottenere certi risultati, ma COME li vuole ottenere.

Tizio vuole una certa laurea, ed è posto quello come obiettivo.

E ci si deve rendere conto (e lo si capisce strada facendo) che senza certi metodi e certi sacrifici, quell'obiettivo non si raggiunge.

Nella fattispecie, senza studiare tot ore per tot giorni, Tizio vede che quell'esame non riesce a superarlo, siano o meno eque le regole che lo disciplinano.

Caio vuole raggiungere una certa posizione lavorativa.

Il capo è un pezzo di m***a, l'ambiente è pessimo e prendi sberle a destra e a manca.

Caio non sta ponderando SE voler raggiungere quella posizione, ma ha stabilito che la vuole raggiungere.

In certi casi - ovvio che non parlo per esperienze vissute - vanno accettate le sberle e le delusioni, pena, volendo seguire altre strade, la perdita di tutto quanto si era già costruito.

Se poi uno arriva a considerare non vantaggioso un obiettivo, capendo che il gioco non vale la candela, può riunciarci legittimissimamente.

È proprio uno dei concetti che trapelavano dal post di Patriottico un paio di pagine fa.

rigà, iscrivetevi agli esami in questione e poi se ne riparla. Arrivano ALLA fine di un percorso lungo ed estenuante, con una mazzata di proporzioni bibliche: sconforto, scoraggiamento e sfiducia nel sistema ci stanno tutte. Poi ovviamente un giorno si riderà di tutto ciò.