Non ne fai l'unico metro di giudizio

Ma da come ti appare, ti fai un pre-giudizio e in base a quello, puoi decidere se continuare la conversazione oppure chiuderla perché ritenuta poco interessante

E gli altri fanno così nei confronti. Giusto? Sbagliato? E chi lo sa....l'unica cosa che posso fare è adeguarmi vivendo in una società.

Mi ricordo una conversazione analoga, in cui tu sostenevi la tesi opposta in merito al curriculum e, nello specifico, al voto di laurea

In genere, per capire se avere a che fare o no con una persona, ci parlo e valuto la qualità delle risposte, indipendentemente dall'apparenza: anche se fosse vestita da straccione, aspetterei di capire cosa vuole dirmi, per vedere se vale la pena continuare il discorso.

Non è in base al pregiudizio estetico (che potrebbe a nche esserci) che decido se continuare a conversare: per fare l'esempio del dottore, mi farei visitare comunque prima di decidere se la persona è competente o no, indipendentemente dalle Havaianas ai piedi.

Razionalmente dici questo. Irrazionalmente ti comporterai di conseguenza. E la reazione irrazionale è la prima, che va poi piegata al limite.

Esempio terra-terra. Quando vedete un mendicante o un testimone di Geova, cercate di girare al largo, o prima aspettate di conversarci?

Mi ricordo una conversazione analoga, in cui tu sostenevi la tesi opposta in merito al curriculum e, nello specifico, al voto di laurea

E se vai a rileggere, sostenevo che come appari al colloquio, può dire di più.

Non travisate le mie parole. Non sto dicendo che l'immagine sia tutto e conti solo quella. Affatto.

Ma che non è affatto vero che conti niente. Conta ANCHE quella.

Così come il voto di laurea conta, ma non è l'unico parametro.

Può essere sopraffatta dalla sostanza se sono in disaccordo (ma devi essere davvero bravo), se invece immagine e sostanza sono d'accordo, hai una marcia in più.

In ambiente lavorativo, e te lo sai, avere un'immagine consona facilita le cose. Facilita eh, che poi la professionalità la devi dimostrare...ma intanto non parti con l'handicap di apparire strano.

Una volta dimostrata puoi anche andare in perizoma, ma dopo che hai conquistato la fiducia.

Già il mondo del lavoro e della libera professione è una giungla, se non ci si mette qualche paletto da soli per fare gli alternativi è meglio...

Oh, e poi sarei io l'ingegnere che ragiona per schemi fissi

Modificato 28 Agosto 201213 anni fa da TonyH

Razionalmente dici questo. Irrazionalmente ti comporterai di conseguenza. E la reazione irrazionale è la prima, che va poi piegata al limite.

Esempio terra-terra. Quando vedete un mendicante o un testimone di Geova, cercate di girare al largo, o prima aspettate di conversarci?

Il mendicante non lo evito e se ho qualche moneta gliela regalo; il testimone di Geova lo evito perchè, probabilmente, dialetticamente è più preparato di me e perderei troppo tempo a spiegargli le mie tesi opposte alle sue, ammesso, però, che riesca a capire in tempo che sia TdG.

E aggiungo.

La situazione selezionatore-professionista è differente.

Il selezionatore ha tutto l'interesse ad avere una platea di candidati ampia tra cui scegliere. E quindi a non avere maglie di selezione inutilmente strette.

Il professionista, a meno che non sia ai vertici, mica tanto. Per il cliente potenziale lui è uno nuovo, un estraneo che vuole la sua fiducia. E il professionista deve conquistarla.

Anche apparendo come il potenziale cliente si aspetta che appaia....

Razionalmente dici questo. Irrazionalmente ti comporterai di conseguenza. E la reazione irrazionale è la prima, che va poi piegata al limite.

Esempio terra-terra. Quando vedete un mendicante o un testimone di Geova, cercate di girare al largo, o prima aspettate di conversarci?

E se vai a rileggere, sostenevo che come appari al colloquio, può dire di più.

Non travisate le mie parole. Non sto dicendo che l'immagine sia tutto e conti solo quella. Affatto.

Ma che non è affatto vero che conti niente. Conta ANCHE quella.

Così come il voto di laurea conta, ma non è l'unico parametro.

In quel thread sostenevi che il voto di laurea, valutato sulla base della durata degli studi, conta un ghezz.

Al contrario il sottoscritto sosteneva che era invece un utile elemento per una scrematura iniziale fra le diverse candidature, ferme restando tutte le ulteriori valutazioni da fare sia sulla base del curriculum sia sulla base del colloquio.

Al contrario il sottoscritto sosteneva che era invece un utile elemento per una scrematura iniziale fra le diverse candidature, ferme restando tutte le ulteriori valutazioni da fare sia sulla base del curriculum sia sulla base del colloquio.

Questo è quello che sostenevo anch'io, ma mi pare anche Tony.

Mo' vado a dare un'occhiata.

Questo è quello che sostenevo anch'io, ma mi pare anche Tony.

Mo' vado a dare un'occhiata.

Con l'avanzare dell'età uno può anche perdere colpi, ma non credo sia questo il caso

Con l'avanzare dell'età uno può anche perdere colpi, ma non credo sia questo il caso

@ricky: vedi che anche alla fine giudichi superficialmente? Vestito bene, mi squadra, non ci voglio aver a che fare. Solo che lo fai col metro dell'anticonformista (che è un conformista all'incontrario)

Si, ma cribbio, stiamo parlando vestirsi in maniera consona all'ambiente lavorativo (e poi fuori come vuoi), mica di tagliarsi il prepuzio o di girare con una mela nel culo.

Se una persona è così rigida nei suoi dogmi...auguri...chiamatela barra di tungsteno.

No Tony stiamo parlando di accettare di modificare e pensare il tuo modo di vestire in funzione di una persona che parte dall'idea di non stare nemmeno a sentire quello che hai da dire e valutarti come sei perche' si ferma al modo in cui sei vestito, o mandarla allegramente a fanculo e fottersene di quello che pensa