2 ore fa, Wilhem275 dice:

Ci pensavo proprio visitando vari borghi in Umbria qualche settimana fa. La ricchezza di questi posti è l'architettura storica, dal punto di vista estetico, ma sono centinaia di migliaia di costruzioni che razionalmente andrebbero rase al suolo e ricostruite. Interi paesi.

 

Ho concluso che non vedo una soluzione.

 

Purtroppo questo è un problema un po' di tutt'Italia non solo del centro-sud, anche da noi ci sono nell'entroterra dei paesini che se dovessero affrontare un sisma del genere verrebbero giù come un castello di carte

 

23 minuti fa, Cosimo dice:

i muri in pietra, spesso a sacco, purtroppo hanno una resistenza bassissima durante i terremoti 

 

se interessa la protezione civile dopo l'Aquila aveva fatto degli schemi molto chiari dei vari meccanismi di lesione

 

http://www.reluis.it/doc/emergenza_terremoto_abruzzo/Schede_Meccanismi.pdf

 

 

 

A noi, quando avevamo rifatto la facciata, avevano detto che anche le case interamente di mattoni (come la nostra) hanno una bassa resistenza ai terremoti

Il terremoto ha picchiato durissimo e non finiva più.

 

Immagini agghiaccianti come minimo. Un pensiero alle vittime ed a chi ha perso tutto.

 

Mi accodo a quanti sostengono che è impossibile rendere antisismici le città ed i paesini medievali...Sono un lascito storico fondamentale, ma purtroppo, in casi come questi, diventano delle trappole mortali.

 

Se l'epicentro fosse stato più vicino a Perugia o Macerata o Ascoli per dire avremmo avuto un affatto gradito L'Aquila Bis.

 

 

1 ora fa, Cosimo dice:

i muri in pietra, spesso a sacco, purtroppo hanno una resistenza bassissima durante i terremoti 

 

se interessa la protezione civile dopo l'Aquila aveva fatto degli schemi molto chiari dei vari meccanismi di lesione

 

http://www.reluis.it/doc/emergenza_terremoto_abruzzo/Schede_Meccanismi.pdf

 

 

 

Non c'è proprio niente di fattibile anche solo per cercare di ridurre i danni? Anche solo chiavi o simili?

 

Purtroppo c'è da dire che spesso molti edifici vengono indeboliti dalla mancanza di manutenzione...per le travi, le solette, ristrutturazioni un po' troppo allegre sui muri portanti.

una volta si cercava di irrigidire tutto con il cemento, cosa rivelatasi spesso ancora più dannosa. 

 

qualcosa si può fare, ci sono mille soluzioni tecniche diverse, dai tiranti alle placcature al consolidamento dei maschi alle cerchiature. Tutti rivolti a minimizzare le spinte orizzontali.  Il problema è che ogni singolo edificio deve essere analizzato a fondo in quanto è unico. 

 

Per capirci da un occhio qui

 

http://www.beap.beniculturali.it/opencms/multimedia/BASAE/documents/2009/12/14/1260798785994_Modena_01_L.pdf

 

sono interventi tutt'altro che economici, difatti li si vede su edifici storici di pregio. 

 

In ogni caso qualcosa si può fare.

Ci sono diverse soluzioni adottabili, ma tutte comunque costose oltre che "scomode" (devi togliere tutto e andare ad abitare in un'altra casa, il più delle volte).

C'è il betoncino armato (rete elettrosaldata dentro e fuori collegate tra loro da staffe poste ogni 30/40 cm), soluzione fattibile non si vuole lasciare a vista i muri in pietra ........ oppure se si vuole quel tipo di estetica, c'è questo sistema

 

Sono comunque tutte soluzioni abbastanza costose, e si e costretti a mettere sotto sopra una casa intera ....

 

Sicuramente se ci si trova nelle condizioni di ristrutturare casa, conviene adottare soluzioni simili o per lo meno efficaci in base a ciò che serve ...... 

Modificato 24 Agosto 20169 anni fa da Bosco

7 minuti fa, TonyH dice:

 

Non c'è proprio niente di fattibile anche solo per cercare di ridurre i danni? Anche solo chiavi o simili?

 

Purtroppo c'è da dire che spesso molti edifici vengono indeboliti dalla mancanza di manutenzione...per le travi, le solette, ristrutturazioni un po' troppo allegre sui muri portanti.

Quel che so è che, nelle zone colpite, sugli edifici nuovi riedificati dopo un sisma non si sgarra (e vorrei pure vedere).

 

Dopodichè non ho la più pallida idea di come (e se) si possano rinforzare/rendere antisismici edifici che hanno, ad andare bene, un centinaio di anni.

5 minuti fa, cliffemall dice:

Quel che so è che, nelle zone colpite, sugli edifici nuovi riedificati dopo un sisma non si sgarra (e vorrei pure vedere).

 

Si, ma come dicevo spesso sulle case di 80-100 anni la manutenzione è spesso deficitaria...lo vedo dove abbiamo la casa di famiglia. Fortunatamente il Monferrato è meno sismico, ma lo fosse le cose non cambierebbero...in tanti edifici si vedono crepe non sanate, spesso i travi del tetto son malandati, molte solette fatte a cavallo della guerra farebbero venire i capelli dritti (in una di casa nostra per livellare per il pavimento anziché gli archetti la riempirono di scarti e di monnezza).

 

Mi rendo benissimo conto che sono interventi importanti e anche costosi...solo che essendo le alternative radere al suolo tutto (non praticabile) o incrociare le dita fino alla successiva conta vittime (che non esiste)....mi sa che bisogna prendere coraggio e andare in quella direzione.

Magari potenziando e amplificando gli incentivi per la ristrutturazione....dare detraibilità totale a chi ristruttura in direzione anti-sismica nelle zone a rischio.

2 minuti fa, TonyH dice:

 

Si, ma come dicevo spesso sulle case di 80-100 anni la manutenzione è spesso deficitaria...lo vedo dove abbiamo la casa di famiglia. Fortunatamente il Monferrato è meno sismico, ma lo fosse le cose non cambierebbero...in tanti edifici si vedono crepe non sanate, spesso i travi del tetto son malandati, molte solette fatte a cavallo della guerra farebbero venire i capelli dritti (in una di casa nostra per livellare per il pavimento anziché gli archetti la riempirono di scarti e di monnezza).

 

Mi rendo benissimo conto che sono interventi importanti e anche costosi...solo che essendo le alternative radere al suolo tutto (non praticabile) o incrociare le dita fino alla successiva conta vittime (che non esiste)....mi sa che bisogna prendere coraggio e andare in quella direzione.

Magari potenziando e amplificando gli incentivi per la ristrutturazione....dare detraibilità totale a chi ristruttura in direzione anti-sismica nelle zone a rischio.

C'è troppo buonsenso nelle tue parole perchè vengano recepite da chi di dovere mi sa...

Bhà secondo me basterebbe anche dare più libertà al cittadino stesso nell'eseguire alcuni lavori. Ovviamente non si parla di sostituire il professionista, ma già se si fa da manovale si risparmiano soldoni. Per dire ......

 

Comunque è tutto il sistema che non va. Capisco il coraggio per intraprendere tali opere, ma cavolo già per mettere i ponteggi se ne vanno 6/7000€ per un edificio di 250mq ...... poi gli incartamenti e progetti .... poi il materiale ..... poi l'esecuzione del lavoro ...... alla fine vanno via tanti soldi che non tutti hanno ....

 

Modificato 24 Agosto 20169 anni fa da Bosco

In quel caso bisognerebbe prevedere la certificazione a fine lavori.

 

Però vero, la burocrazia ammazza, dilunga i tempi e moltiplica i costi senza reale motivo.