Parliamo brevemente di una vettura che, al di fuori del mercato francese (come è accaduto per altre ammiraglie francesi), non ha avuto molto successo: la Renault 30.

Prodotta tra il 1975 e il 1984, rientra in quella soluzione stilistica in uso negli anni settanta delle ammiraglie a due volumi (altri esempi dell'epoca: la Citroen CX, la Rover SD1 e la Lancia Gamma). Era equipaggiata inizialmente con un motore V6 da 2664 cm3 e 131CV di potenza (dati riferiti alla versione 30TS), cambio a quattro marce. Freni a disco sulle quattro ruote (autoventilati quelli anteriori) e servosterzo.

La crisi energetica degli anni settanta fa capire quasi subito che questa ammiraglia verrebbe uccisa commercialmente perchè prevede solo un motore V6, con i consumi che si possono immaginare. Decide quindi di montare il quattro cilindri da 1,6 litri e 96CV della R16 TX ed ecco quindi la R20, essenzialmente una R30 modificata nei gruppi ottici anteriori e nelle finiture.

Negli anni successivi, la R30 riceverà i seguenti aggiornamenti meccanici:

- il motore della TS viene portato a 128CV di potenza;

- esce la TX con motore V6 ad iniezione elettronica Bosch K-jetronic e 142CV di potenza;

Infine, mi risulta ci sia stato anche il turbodiesel da 2068cm3 montato per molti anni su diversi modelli Renault.

Allo stesso modo, la R20 viene di volta in volta aggiornata con l'adozione tra l'altro, di motori benzina da 2 e 2,2 litri (quest'ultimo non mi pare sia mai arrivato in Italia) oltre che i diesel da 2068cm3 sia aspirato che Turbo (sulla 30 c'era solo il turbo) che erogavano rispettivamente 63 e 85CV.

Qualche foto degli interni...

plancia prima serie:

seconda serie (1981)

Come ho già avuto modo di dire, sono uno dei pochi Italiani la cui famiglia ha posseduto un R30, una TX da 142 HP. (la TS ne aveva 126 non 131).

Personalmente non posso che parlarne bene, non era (e non voleva essere) una sportivona, ma il 6V 2664 PRV permetteva delle medie autostradali molto alte.

Ricordo ancora il viaggio per le vacanze 1980 Milano - S. Cesarea Terme (Otranto) in una "fucilata".

La linea era meno ministeriale della cugina 604.

Le finuture erano buone e i materiali utilizzati sulla 30 erano nettamente superiori a quelli già più che discreti della 20 TS.

La tenuta e la stabilità, non erano male, anzi........

La TA la rendeva più facile delle tedesche (che allora capottavano in posteggio su una pipì di cane :twisted: ) ma meno sportiva di Alfa 6.

La meccanica era meno raffinata ma più affidabile di Lancia Gamma.

Gli interni erano meno soffisticati della Rover 3500, ma le diavolerie elettriche, che cominciavano ad invadere le auto di alta gamma, erano mooolto meglio.

In Italia fu penalizzata dall'iva pesante (38-39%) e l'unica rivista che la provò, fu AutoCapital. La definì una buona ammiraglia, l'ideale per chi bada alla qualità senza voler apparire.

La linea 2V oggi può sembrare strana per un'ammiraglia, ma quelli erano altri tempi, ed era in buona compagnia (Lancia, Rover, Citroen)

Insomma una macchina di cui conservo un buon (ottimo) ricordo.