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Il futuro dell'auto (elettrica)


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Col telelavoro una famiglia che adesso ha due auto "normali" può (col tempo, man mano che occorre sostituire) passare a una macchina "da tempo libero", da autostrade e viaggi (una sw segmento c è perfetta) e mezzi elettrici non targati, tipo il quadriciclo leggero appena presentato da Citroen, per spostarsi in città e periferia per spesa, accompagnare bambini, ecc.. 

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R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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Io penso anche (perlomeno da quello che vedo da amici e conoscenti) che in tanti (che ancora non conoscevano/non si fidavano/non erano capaci) hanno iniziato (e continueranno in queste settimane) a conoscere il commercio elettronico.
Da qui, secondo me, vi sarà una battuta d'arresto anche nel settore di vendita fisica al dettaglio. Con quindi minori necessità di spostamenti.
Anche la spesa a domicilio, ha avuto un boost pazzesco, tanto che in quasi tutte le grandi città è andata completamente in tilt.
Stesso discorso per i vari food delivery.
Probabilmente, questo darà anche una bella accelerata all'arrivo in italia di servizi come Amazon Fresh, che in USA già hanno cannibalizzato parecchio.

Personalmente penso che molto per i tempi a venire, fino a cure MOLTO soddisfacenti o vaccino, sarà l'aspetto psicologico.
Anche senza restrizioni, in molti cercheranno di evitare spostamenti non necessari (che comportano comunque un seppur basso rischio) preferendo le alternative di cui sopra e che non prevedono l'utilizzo di auto.

Se la cosa dovesse perdurare oltre l'anno, mi azzarderei a dire che la percentuale di persone che abitano in città (non necessariamente enormi) e che rinunceranno all'auto, potrebbe aumentare parecchio (anche in conseguenza della crisi economica).

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7 minutes ago, Nico87 said:

Io penso anche (perlomeno da quello che vedo da amici e conoscenti) che in tanti (che ancora non conoscevano/non si fidavano/non erano capaci) hanno iniziato (e continueranno in queste settimane) a conoscere il commercio elettronico.
Da qui, secondo me, vi sarà una battuta d'arresto anche nel settore di vendita fisica al dettaglio. Con quindi minori necessità di spostamenti.
Anche la spesa a domicilio, ha avuto un boost pazzesco, tanto che in quasi tutte le grandi città è andata completamente in tilt.
Stesso discorso per i vari food delivery.
Probabilmente, questo darà anche una bella accelerata all'arrivo in italia di servizi come Amazon Fresh, che in USA già hanno cannibalizzato parecchio.

Personalmente penso che molto per i tempi a venire, fino a cure MOLTO soddisfacenti o vaccino, sarà l'aspetto psicologico.
Anche senza restrizioni, in molti cercheranno di evitare spostamenti non necessari (che comportano comunque un seppur basso rischio) preferendo le alternative di cui sopra e che non prevedono l'utilizzo di auto.

Se la cosa dovesse perdurare oltre l'anno, mi azzarderei a dire che la percentuale di persone che abitano in città (non necessariamente enormi) e che rinunceranno all'auto, potrebbe aumentare parecchio (anche in conseguenza della crisi economica).

 

La spesa e il cibo a domicilio è tremendamente inefficiente per tutti. E in generale il commercio elettronico oggi è semi-selvaggio ed eliminare quello al dettaglio non favorisce un'economia sana e soprattutto distribuita. Personalmente spero finiscano i tempi delle grandi filiere iper-centralizzate che ammazzano i produttori, quindi lo strapotere sia dei centri commerciali che di un mostro logistico come Amazon. Non voglio tornare al passato del negozio famigliare di quartiere (giustamente del tutto obsoleto), ci vorrà creatività. Per esempio vedo un futuro nei mercati rionali modernizzati e legati a produttori regionali. E anche i servizi a domicilio non possono andare avanti senza valore aggiunto e con rider in semi-schiavitù.

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Da ragazzo, quasi 30 anni fa, fantasticavo una società del futuro in cui una rete capillare di tubi a vuoto consegnava i pacchi direttamente a casa.

 

Non appena ho sentito parlare di hyperloop, mi è tornata in mente questa idea, legata all’ormai fiorente commercio elettronico, per cui dei tubi potrebbero spedire velocemente i pacchi dai magazzini di partenza alle varie città.
 

Senza arrivare a tanto sicuramente in questa fase deve essere migliorata la logistica, la consegna di generi alimentari a domicilio dovrebbe essere ampliata, perché c’è comunque una forte domanda.


Quando ero bambino abitavo in campagna ed aspettavo con ansia l’omino del venerdì, per comprare l’ovetto Kinder con i soldatini di ferro o d’estate il cornetto all’amarena. L’omino era un ambulante di generi alimentari che girava tutte le campagne e si fermava qualche minuto presso piccoli gruppi di case per vendere i suoi prodotti.

 

Non so se in certi ambiti esistano ancora gli ambulanti, ma chi vende generi alimentari al mercato potrebbe trasformarsi facilmente in ambulante, portando frutta, verdura, carne, pesce, etc... a domicilio.

 

 

 

Modificato da xtom
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1 ora fa, v13 scrive:

 Non voglio tornare al passato del negozio famigliare di quartiere (giustamente del tutto obsoleto), ci vorrà creatività. 

 

Nel mio quartiere hanno avuto un revival i negozi. Avevano puntato sulla qualità (macelleria, panettiere, verduriere) e adesso ne colgono i frutti (meritati).

Tanti ordini per telefono, paghi con satispay. Più di qualcuno si sta attrezzano per le consegne a domicilio.

Son persino più efficienti delle grandi catene come Carrefour.

Modificato da TonyH
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[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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55 minuti fa, v13 scrive:

 

La spesa e il cibo a domicilio è tremendamente inefficiente per tutti. E in generale il commercio elettronico oggi è semi-selvaggio ed eliminare quello al dettaglio non favorisce un'economia sana e soprattutto distribuita. Personalmente spero finiscano i tempi delle grandi filiere iper-centralizzate che ammazzano i produttori, quindi lo strapotere sia dei centri commerciali che di un mostro logistico come Amazon. Non voglio tornare al passato del negozio famigliare di quartiere (giustamente del tutto obsoleto), ci vorrà creatività. Per esempio vedo un futuro nei mercati rionali modernizzati e legati a produttori regionali. E anche i servizi a domicilio non possono andare avanti senza valore aggiunto e con rider in semi-schiavitù.


A prescindere dal virus, quello che vuoi sicuramente non tornerà.

A mio parere, con il mondo globalizzato attuale (magari a fine pandemia lo sarà meno, con nostro indubbio vantaggio), il commercio al dettaglio all'infuori di alcuni settori, andrà completamente a morire.
Tutto è iniziato con lo svuotamento del centro delle città dai negozi, e procederà inesorabile. Purtroppo i costi di strutture e personale, per vari motivi, sono oramai totalmente fuori controllo ed assolutamente non competitivi con le strutture organizzate.
Aggiungerei anche che l'on-line oltre che per prezzo (non sempre) vince anche per varietà e quantità dei prodotti. Ad esempio per me ad oggi sarebbe impensabile andare in un negozio e dover scegliere solo in base a quello disponibile a negozio.

Per il discorso personale e servizio a domicilio, sono stati fatti notevoli passi avanti sul trattamento assicurativo e previdenziale dei rider, nonchè sul trattamento economico rispetto ai primi tempi.
E in effetti qualcuno stante le nuove condizioni, ha ritenuto il business non piu renumerativo (foodora).
Per il resto, in un mondo in cui son sempre piu necessarie competenze, questi lavori "commodity" e a basse skil, saranno sempre cosi.

Chiuso O.T.

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14 hours ago, xtom said:

Come dicevate in Cina è aumentato il trasporto privato in auto a discapito di quello pubblico considerato meno sicuro, ecco i dati

 

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senza contesto (luogo, date, valori assoluti/relativi, ecc.) questi dati non significano granché

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Cita

Un sondaggio inglese rivela: la pandemia spinge gli utenti ad acquistare auto elettriche

A causa dell'emergenza sanitaria in tutto il mondo, il settore automotive attraversa una crisi diffusa, meno impattante però sulle vendite delle auto elettriche, che a quanto pare hanno continuato la crescita registrata nei mesi passati. Oggi scopriamo anche, tramite un sondaggio realizzato nel Regno Unito, che il lock-down ha avvicinato più potenziali clienti alle auto elettriche.

Lo studio è stato presentato ai partecipanti indicando che l'inquinamento dato dai veicoli a motori, circa il 23% del totale secondo i dati inglesi, è fortemente diminuito ora che i trasporti sono praticamente fermi. La domanda quindi è stata semplice e diretta: "questo ti ha fatto cambiare opinione sulle auto elettriche?".

All'interno del campione di circa 200.000 partecipanti, circa il 45% ha risposto che ora considera di acquistare un'auto elettrica, dopo aver visto i miglioramenti dell'aria. Un altro 17% aveva già deciso per l'acquisto, ed ora ha rafforzato le sue convinzioni. Quindi circa il 62% degli intervistati è indirizzato a un'auto elettrica come prossimo acquisto.


https://www.dmove.it/news/un-sondaggio-inglese-rivela-la-pandemia-spinge-gli-utenti-ad-acquistare-auto-elettriche

 

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