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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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15 minuti fa, AlexMi scrive:

O forse le auto elettriche a regime crolleranno a prezzi ben più bassi delle attuali termiche, e il problema sociale non si porrà, anzi.

Non credo. Contrariamente alle termiche, che sono fatte interamente di materiale economico (ferro e alluminio) e il costo è dovuto essenzialmente alla lavorazione, che con le economie di scala all'aumentare della richiesta si riduce, le batterie sono fatte di materiale costoso e scarsamente disponibile, in cui il costo è dovuto alla disponibilità del materiale stesso e l'aumento della richesta non potrà che farlo lievitare.

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Il maggior aggravio di costo dovuto alle batterie è compensato dal minor costo di un motore elettrico + inverter rispetto al costo di un moderno motore ibrido con cambio automatico e sistema di scarico "fatto di materiale costoso e scarsamente disponibile".

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1 ora fa, jameson scrive:

Non credo. Contrariamente alle termiche, che sono fatte interamente di materiale economico (ferro e alluminio) e il costo è dovuto essenzialmente alla lavorazione, che con le economie di scala all'aumentare della richiesta si riduce, le batterie sono fatte di materiale costoso e scarsamente disponibile, in cui il costo è dovuto alla disponibilità del materiale stesso e l'aumento della richesta non potrà che farlo lievitare.


Chi glielo spiega all’ufficio acquisti dell’azienda dove lavoro che ferro e alluminio non soffrono di aumenti di prezzi e di reperibilità? 😅

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1 ora fa, __P scrive:


Chi glielo spiega all’ufficio acquisti dell’azienda dove lavoro che ferro e alluminio non soffrono di aumenti di prezzi e di reperibilità? 😅

Ah no? Perché il venditore biemme di Patavium ieri da me interpellato asseriva che non arrivassero più auto nuove in consegna per via della chiusura delle acciaierie in seguito all'aumento delle bollette. 😂

Ora: BMW M135i xDrive 306 cv

Nato su Alfa Giulia GT Junior 1600 >>> esordito su Opel Corsa 90 cv 1996 e BMW Serie 3 Compact 318td 90cv >>> fortificato su Alfa 147 1.6 120 cv 2002 e Alfa 156 1.9 JTD 116 cv >>> posteriorizzato su BMW E81 120d 177 cv e BMW E84 18d sDrive 143 cv

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QR oggi per sopravvivere deve far parlare di sé, in qualche modo. 

Lo fa affermando l'ovvieta', cioè che oggi la Panda elettrica * non esiste. 

E poiché oggi le auto più vendute in Italia sono Panda like, le vendite delle bev stagnano. 

A mio parere, è tecnologicamente ancora lontana. Ma ovviamente è solo il parere di un profano.

Quando arriverà la Panda BEV, le cose cambieranno. 

 

* auto elettrica dal costo e dalla versatilità della Panda. 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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13 ore fa, __P scrive:

Chi glielo spiega all’ufficio acquisti dell’azienda dove lavoro che ferro e alluminio non soffrono di aumenti di prezzi e di reperibilità? 😅

Parlo del lungo termine, con una prospettiva di decenni. Adesso tutto è aumentato...

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15 ore fa, xtom scrive:

Tutte le evoluzioni portano dei benefici a scapito delle precedenti. Fa un po' specie che il direttore di una rivista così prestigiosa parli per luoghi comuni, evochi l'apocalisse, instilli pessimismo, ma è chiaramente una persona di una certa età che non riesce ad adattarsi ai cambiamenti in atto e si rifugia nel passato.

Vero, giustissimo... MA dimentichi che le evoluzioni che portano benefici non hanno bisogno di essere imposte per legge.

Quindi il fatto che ci sia questa spinta politica per me è indice che la direzione che si vuole prendere è forzata rispetto agli effettivi benefici dell'auto elettrica (per il livello tecnologico attuale).

 

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16 ore fa, xtom scrive:

Comprensibile lo sfogo del direttore di QR, poi in fondo la sua rivista, che è sempre stata la più autorevole in Italia, è costretta a ridimensionarsi e ad alzare il prezzo per sopravvivere al digitale, la stessa cosa che sta accadendo alle auto a combustione per sopravvivere di fronte all'avanzata delle elettriche.

 

Tutte le evoluzioni portano dei benefici a scapito delle precedenti. Fa un po' specie che il direttore di una rivista così prestigiosa parli per luoghi comuni, evochi l'apocalisse, instilli pessimismo, ma è chiaramente una persona di una certa età che non riesce ad adattarsi ai cambiamenti in atto e si rifugia nel passato.

 

L'unico motivo per cui l'Italia "non è un paese per le elettriche" è che al momento costano ancora troppo ed il potere d'acquisto degli italiani è più basso di quello dei paesi del nord Europa dove le quote di mercato delle elettriche dimostrano che non ci sono ostacoli insormontabili. 

 

Quando poi dice che in Italia le fabbriche rischiano di chiudere, non tiene conto che il declino è già in atto da un bel pezzo e non a causa dell'auto elettrica. Già solo questo smonta tutte le argomentazioni poco oggettive e pretestuose del direttore di QR.

 

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Non abbiamo centrali nucleari rispetto a molti altri paesi

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grazie al caxxo che questi vogliono l'elettrico. A noi se cade un albero salta la corrente (vedere cosa successe nel 2003). Se uno chiude il gas moriamo di freddo. Però pretendiamo di fare uqello che fanno li altri con tecnologie più obsolete e 100 volte meno prestanti. l'italia non è un paese per le elettriche ,per la sua conformazione,per i paesini,per le città. dove le ricarichi le macchine se non hai un garage?manco se tappezzi le strade con el colonnine c'è posto per tutti. i carbuanti bio potrebbero esser euna soluzione,ma a loro non conviene. inquini più nell'utilizzo ma inquini molto meno nella realizzazione e smaltimento (senza contare che un motore termico dura più delle batterie di un'auto)

14 ore fa, xtom scrive:

Il maggior aggravio di costo dovuto alle batterie è compensato dal minor costo di un motore elettrico + inverter rispetto al costo di un moderno motore ibrido con cambio automatico e sistema di scarico "fatto di materiale costoso e scarsamente disponibile".

ok ma torniamo al punto "siamo davvero sicuri che tutte ste manfrine riducano l'inquinamento"? è davvero decessario un cambio automatico? e l'ibrido?

1 ora fa, M86 scrive:

Vero, giustissimo... MA dimentichi che le evoluzioni che portano benefici non hanno bisogno di essere imposte per legge.

Quindi il fatto che ci sia questa spinta politica per me è indice che la direzione che si vuole prendere è forzata rispetto agli effettivi benefici dell'auto elettrica (per il livello tecnologico attuale).

 

come dico sempre non è che con l'auto hanno smesso di vendere i cavalli...

Quando si è passati dalla cassetta al cd-rom i vantaggi erano più degli svantaggi.

Oggi un'auto elettrica nel complesso NON inquina meno di una vettura a benzina o ibrida.

però costa più ed è molto più limitata e limitante. unica cosa favorevole è che hanno accelerazioni e riprese più rapide e sono più silenziose

Modificato da LucioFire
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PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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11 minuti fa, M86 scrive:

Vero, giustissimo... MA dimentichi che le evoluzioni che portano benefici non hanno bisogno di essere imposte per legge.

Quindi il fatto che ci sia questa spinta politica per me è indice che la direzione che si vuole prendere è forzata rispetto agli effettivi benefici dell'auto elettrica (per il livello tecnologico attuale).

 

 

E' vero tantissimi settori industriali si sono evoluti senza imposizioni, bisogna allora chiedersi come mai le case automobilistiche abbiano avuto bisogno di leggi per evolversi.

 

Come già scritto altrove le principali evoluzioni delle auto in tempi recenti sono state nella sicurezza, nella riduzione delle emissioni, nella digitalizzazione, le prime due imposte per legge, l'ultima portata dai progressi dell'elettronica di consumo.

 

Il business automobilistico era in crisi da decenni in Italia ed in Europa, un mercato di sostituzione che non sapeva come uscirne, credo che diverse case automobilistiche abbiano colto l'opportunità del cambio di paradigma per uscire dal pantano, hanno fatto lobby per avere gli aiuti statali per sostenere questo cambiamento. 

 

Aggiungo che è un falso mito che il mercato e l'evoluzione si regolino da soli, se non ci fossero gli Stati e le leggi, le aziende produrrebbero solo ciò che rende di più, tipo droghe, armi o supercar e le strade sarebbero sempre rotte e al buio. Se nelle città oggi abbiamo l'illuminazione pubblica a led è perché i comuni spendono meno a sostituire le lampade che a pagare le bollette dell'elettricità con i soldi delle nostre tasse. Se si riduce l'inquinamento diminuiscono i costi della sanità che paghiamo con le nostre tasse e così via.

 

 

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Non sono un esperto di elettrominchiate, però da uomo qualunque della strada e padre di famiglia che tra qualche mese dovrà cambiare la sua Stelvio a nafta, non posso protendere per un elettrica per le seguenti ragioni:

1. Mancanza di infrastrutture, oppure presenza di infrastrutture ma intrinseca scomodità per ricaricarla (distanza da casa, tempi di ricarica)

2. Autonomia limitata e limitante che complica i problemi di cui sopra

3. oggettive difficoltà per la ricarica a casa

4. difficoltà insormontabili durante i mesi di villeggiatura al mare causa mancanza garage e problemi di parcheggio

5. tecnologia ancora in parte acerba (quanto durano le batterie? Quanto durerà la macchina? Che valore residuo avrà?) che ti pone molti interrogativi su un acquisto comunque impegnativo…

 

lieto di essere smentito e di andare già domani a chiedere un preventivo per un elettrica…

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"Dobbiamo capire: stiamo analizzando i dati"

"La Ferrari 2023? E' nata bene..."

Mattia Binotto, TP Scuderia Ferrari, 2019-2022

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