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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

Messaggi Raccomandati:

Questa mi sembra un'ottima idea se sarà accompagnata da tariffe di ricarica più basse delle attuali:

 

Entro la fine del 2025, A2a installerà a Milano 2 mila colonnine (per 4 mila punti totale) di ricarica lenta a 7 kW. Distribuiti su 285 stazioni, i connettori triplicheranno la disponibilità attuale e non avranno spazi riservati al "pieno" delle auto elettriche: le City Plug, questo il nome delle paline alte poco più di un metro, saranno infatti posizionate negli stalli blu della sosta a pagamento e in quelli gialli dedicati ai residenti. Stalli che potranno essere occupati indifferentemente da auto termiche o a batteria.  

 

https://www.quattroruote.it/news/ecologia/2024/01/15/a2a_milano_4_000_nuovi_punti_di_ricarica_lenta_entro_fine_2025_.html

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La produzione totale globale delle batterie durante i primi undici mesi 2023 per produttore:

 

According to open sources, top 10 battery manufacturers in the first 11 months of 2023:

CATL – 233.4 GWh

BYD – 98.3 GWh

LG – 84.8 GWh

Panasonic – 40.3 GWh

SK On – 30.9 GWh

CALB – 29.1 GWh

Samsung SDI – 28.2 GWh

Gotion – 14.9 GWh

Eve – 13.4 GWh

Farasis Energy – 8.86 GWh

 

(CNC)

 

 

 

 

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On 13/1/2024 at 16:13, Alain scrive:

ha senso: chi si prende una BEV a noleggio con l'ansia di ricarica, magari possedendo un'auto ICE e non è pratico di ricariche? 

 

Aggiungici che ogni danno causato da incidenti è un'incognita enorme: per gli incidenti rilevanti, c'è sempre l'incognita batteria; per quelli meno rilevanti, se sono Tesla, hai prezzi di ripristino spesso fuori dal mondo

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In realtà esistono già queste alternative, all'incirca dagli anni '80. Si tratta dei "velomobili". 

La categoria deriva da alcuni primi esemplari venduti dal pioniere francese Mochet negli anni '30. Il concetto è stato poi ripreso nel 1978 in Svezia con la nascita di Leitra (velomobile urbano, con buona capacitò di carico) e nei Paesi Bassi poco dopo con la serie degli Alleweder, che si poteva ordinare in kit. 

Sostanzialmente un velomobile è un triciclo reclinato spesso in configurazione "tadpole" (letteralmente "girino": due ruote anteriori e una posteriore) o "delta" (l'incontrario), carenato in maniera più o meno completa. La carenatura può essere in tessuto, in vetroresina, in carbonio, in legno, in pellicole varie (tipo tyvec, usato nell'aeromodellismo) o soluzioni miste. Un velomobile moderno può arrivare a pesare circa 13 kg, anche se di media sta' sui 25/30. Altra cosa sono considerati i trike reclinati senza carrozzeria portante, detti "carenati". Le biciclette reclinate carenate invece vengono identificate col termine di "streamliner": tali velocipedi sono più difficili da condurre in città, ma detengono il record di velocità su pista (che attualmente si attesta a 133 km/h, conseguito nel 2009. Vedi: https://fiabitalia.it/storia-delle-biciclette-reclinate/).

Un velomobile sportivo può raggiungere i 60 km/h senza alcuna assistenza elettrica e consente ai ciclisti più allenati di tenere velocità vicine ai 50 km/h per diverso tempo. L'avvento dell'elettrificazione ha avvicinato la categoria ai ciclisti meno competitivi, che possono beneficiare della resa aerodinamica sopra i 20 km/h (e della protezione dalle intemperie) potendo contare su un valido aiuto nelle ripartenze e in salita. In generale anche i velomobili utilitari consentono di tenere velocità prossime a 30 km/h con lo stesso dispendio energetico con cui si conduce una bicicletta da città a 15 km/h.

I velomobili vengono prodotti in piccole serie e non hanno ancora una grande diffusione; per cui i loro prezzi partono da circa €3.000 per salire anche a €8.000 e oltre. Gli esemplari più raffinati di fatto possono sostituire egregiamente una vettura per spostamenti giornalieri di circa 60/80 km.

Esistono anche progetti in open source, velomobili da due posti (o con un posto per portare un figlio a scuola), con bagagliaio più o meno capiente, completamente o semi aperti.

Puoi esplorare molti modelli della produzione mondiale qui: https://bicireclinateitalia.forumfree.it/?f=10194215

 

On 13/1/2016 at 18:54, mariola scrive:

sarebbe possibile, e costerebbe troppo un copertura in plexiglass o altro materiale leggero, economico e trasparente, per l'intera pista ciclabile, così da far usare la pista a pieno regime anche d'inverno?

Con lo sviluppo delle biciclette elettriche potrebbe essere un bingo in pianura padana, già adesso molti usano la bici, ma il traffico e la pioggia fanno la differenza.

 

 

*** Rahab (Repubblica Serenissima) ***

Subaru Forester SG 2.0 XT (280 cv)  2003 - Citroen Xantia V6 Activa 1999 [GPL]

Honda VFR 750 F 1988

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Cita

Usa, Chicago è troppo fredda per le Tesla: decine di veicoli elettrici bloccate per strada dal gelo

Tesla abbandonate a Chicago perché le batterie non si ricaricano a causa del freddo estremo. I proprietari hanno dovuto lasciare le loro auto perché le stazioni di ricarica facevano fatica a dare il pieno di energia alle macchine elettriche. La ricarica di una Tesla - scrive il Telegraph - dovrebbe richiedere circa 45 minuti, ma secondo gli automobilisti le auto elettriche hanno dovuto rimanere collegate per almeno due ore. Il problema ha portato alcuni proprietari di Chicago ad abbandonare le loro auto sul ciglio della strada dopo che le temperature in città sono crollate a -18°C, segnando l'ondata di freddo più fredda dal 1996. Sono stati inviati carri attrezzi per spostare i veicoli, mentre lunghe code si sono create alle stazioni di ricarica

 

https://www.lastampa.it/esteri/2024/01/18/video/usa_chicago_e_troppo_fredda_per_le_tesla_decine_di_veicoli_elettrici_bloccate_per_strada_dal_gelo-14003508/?ref=LSHA-BH-P4-S1-T1

 

AlfaRomeoAlfasud_QuadrifoglioOro.jpg.54d8d4789689b7fed7bdcf7d3b003ec7.jpg 

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Il business delle ICE è un po' come quello delle stampanti, costa poco, ma poi ti spenno con le cartucce, con i tagliandi e la manutenzione.

 

Per le BEV è il contrario, costano di più, ma i costi di manutenzione sono quasi zero.

 

 

Chi ha i piedi in due scarpe, ICE e BEV, deve fare i conti con due gestioni diverse o si da la zappa sui piedi.   

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15 minuti fa, xtom scrive:

Il business delle ICE è un po' come quello delle stampanti, costa poco, ma poi ti spenno con le cartucce, con i tagliandi e la manutenzione.

 

Per le BEV è il contrario, costano di più, ma i costi di manutenzione sono quasi zero.

 

 

Chi ha i piedi in due scarpe, ICE e BEV, deve fare i conti con due gestioni diverse o si da la zappa sui piedi.   

Non lo so, le elettriche sono recenti, la gran parte delle noie delle auto ICE moderne è data, guarda un po', dall'elettronica che è la parte che invecchia peggio di tutto il sistema.

A meno di difettosità progettuali (vedi cinghia 1.2 PSA, noie varie ai motir tedeschi ecc..) la meccanica di un'auto è la cosa più duratura e le cose che si rompono accidentalmente o sono soggette ad usura (braccetti, ammortizzatori, vetri elettrici, luci e similari) sono uguali sia sulle ICE che sulle elettriche; quello che mi spaventa è il lato elettrico, una BEV di 10-15 anni che affidabilità può avere? Ci sono in giro auto con 30 anni e centinaia di migliaia di chilometri, una BEV reggerebbe? Perchè la storia dell'ambiente non regge se inizia a diventare come l'elettronica di consumo, faccio l'auto che non inquina e poi riempio cataste di rottami perchè la gente le butta via ogni 2-3 anni? Certo, basta mandarli in Africa o Asia dove nessuno vede e si interessa di avvelenare il mondo e chi vi abita, così  casina sono a posto con la coscienza però è una cosa giusta?

Se fosse davvero così economico non vedo perché i noleggi se ne stiano liberando invece di aumentare quote di BEV visto che quelli guardano solo il costo di mantenimento del mezzo.

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Sembra un po' di guardare il forum di 5 anni fa ancora con Tesla irraggiungibile.  Io faccio solo l'esempio di Renault Scenic elettrica che viene 48000 con autonomia di 625 km wltp. Può piacere o meno ma direi che è competitiva. Peugeot 3008 mi pare parta da 48000 con autonomia di 520 km. Per me l'hanno prezzata un po' alta ma ha dettagli e interni molto superiori a Tesla. Qualche sconto credo lo faranno, a 43-44000 diventa tranquillamente competitiva.

P.s. imparato ha dichiarato di aver ridotto del 50% il costo della garanzia in usa e alfa è la migliore premium come soddisfazione dopo l'acquisto.

Non chiacchiera e basta 

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