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Vendita Alitalia


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Purtroppo se aspettiamo l'esempio dall'alto stiamo freschi. Pensa che Cimoli, dopo aver con le sue strategie aggravato la situazione della compagnia, per andarsene a casa ha prima dovuto ricevere una buonauscita di 6,5 milioni di euro. :shock:

Prato, durante la gestione del quale l'Alitalia ha perso 2 milioni di euro al giorno, ha ricevuto un premio di produttività (chissà per aver raggiunto quali obiettivi) di 370.000 euro!

Povera Italia :?

non c'è dubbio comunque che in Italia i primi problemi vengono dall'alto e dagli esempi che arrivano alla popolazione da questa casta: che sia chi ha potere politico ma soprattutto dalla classe manageriale forse piu inefficiente, ignorante, e auto-celebrativa di questo pianeta non che la piu protetta rispetto a tutte quelle di questo di mondo dove manager e Ceo che sbagliano "pagano". Qua è impossibile ma anzi anche a aziende-gioiello "distrutte" da questi ci sono non solo stipendi faraonici ma persino buone uscite milionarie con cui camperebbe non solo l'azienda in fallimento ma centinaia di dipendenti: non si dice mai che in Italia, da molti anni, c'è la forbice media piu elevata del pianeta tra compensi di manager e lavoratori, che siano impiegati o operai.

il vero male di questo paese è prima di tutto l'essere incapaci e conservare anzi aumentare i privilegi in alto prima ancora che il "dinosauriato" dei sindacati. Mi spiace ma quando penso e vedo cosa hanno distrutto questi manager, gente come quelli passati da Alitalia e centinaia di gioielli aziendali pubbliche e private che avremmo in questo paese, da quello che hanno fatto Romiti e Cantarella alla Fiat fino a quanti soldi pubblici si sono fregati altri geni della finanza italiana, io pur con tutta l'avversione che si puo avere contro quei sindacati, non posso non mettere prima come tumore italiano questa classe inutile: è l'unica che veramente "invidio" a quella di molti altri paesi.

Modificato da Lanciaboxer
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Ovviamente quoto: classe dirigente, mancanza di meritocrazia, raccomandazioni politiche e imho anche sindacati sono un cancro per il nostro paese.

"All truth passes through three stages. First, it is ridiculed, second it is violently opposed, and third, it is accepted as self-evident." (Arthur Schopenhauer)

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ALITALIA: NODO ESUBERI; SCAJOLA, SERVONO BASI SOLIDE

(ANSA) - ROMA, 30 GIU - Alitalia ed AirOne insieme per dar vita ad una sola compagnia piu' snella, alleggerita dagli esuberi - i 4-5 mila di cui si e' parlato potrebbero arrivare, secondo alcune ipotesi, anche fino a quota 7.000 - pronta per essere consegnata ad un partner straniero. Sarebbe questo l'obiettivo da raggiungere, secondo fonti vicine all'operazione, di chi sta lavorando al progetto di privatizzazione dell'ex compagnia di bandiera. Il management dell'Alitalia, a quanto si e' appreso, si riunira' domani per decidere quando incontrare le organizzazioni sindacali e professionali a cui riferire le informazioni acquisite dal'advisor Intesa SanPaolo. Da cui c'e' attesa gia' in questa settimana per notizie sul progetto di risanamento e rilancio di Alitalia. Che prevedrebbe la costituzione di una nuova societa' al cui interno far confluire Alitalia con le aviolinee controllate (la regional Alitalia Express, la lowcost Volareweb e la charter Air Europe) e Air One con la controllata regional CityLiner. Alla newco dovrebbero partecipare i finanziatori (banche e imprenditori) iniettando fra 1,5 e 2 miliardi di euro e in parte lo Stato. Gli esuberi, calcolati da chi sta ragionando sull'operazione partendo dai 2.100 che erano stati indicati da Air France-Klm, potrebbero salire a oltre 7.000 di cui 4.500-5.000 dipendenti di terra, 850 piloti e 1.600 assistenti di volo. Nessuna prospettiva per gli stagionali. Per gli ammortizzatori sociali potrebbe esserci, tra l'altro, la cassa integrazione a rotazione per tre mesi l'anno. Il ministro per lo sviluppo economico, Claudio Scajola, non da cifre. Ma sottolinea come''un'azienda per essere messa nelle condizioni di avere un futuro deve partire con basi solide, altrimenti non e' realizzabile un progetto. E noi vogliamo avere - ha spiegato - una compagnia in Italia forte e dobbiamo dare a chi ci lavora le condizioni di base perche' il progetto sia realizzabile''. Di fronte a ipotesi di stampa di una prospettiva di 4-5mila esuberi , il segretario nazionale dell'Ugl Renata Polverini ha pero' spiegato che ''e' inaccettabile nel momento in cui non abbiamo un piano industriale sul quale discutere''. E visto che traspare ''una situazione ben piu' drammatica di quella immaginata'' ha detto il presidente dell'Associazione degli assistenti di volo (Anpav), Massimo Muccioli, si chiede un incontro con Intesa SanPaolo per cominciare a discutere un piano industriale. ''Vogliamo un incontro con Passera - ha aggiunto Polverini - anche per sapere se c'e' qualcuno in grado di svolgere la missione principale, aldila' dei finanziatori''. E l'associazione degli assistenti di volo Avia chiede un atto di indirizzo del governo che sblocchi finalmente la situazione del riconoscimento dell'amianto per il personale navigante dell'Alitalia. Intanto, migliora a maggio l'indebitamento netto di Alitalia. Il decremento di 237 milioni (-17,5%) rispetto al 30 aprile scorso ha portato la posizione finanziaria netta della compagnia da 1.358 milioni a 1.121 milioni di euro. Dalla compagnia si e' dimesso invece il consigliere di amministrazione Carlo Santini, entrato nel board di Alitalia il 22 febbraio 2007 come amministratore indipendente e non esecutivo, su indicazione dell'azionista Tesoro, dopo che sabato scorso, l'assemblea degli azionisti aveva riportato a cinque i componenti del cda.

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Inviato (modificato)
10.000 euseberi e poi via a una mini compagnia

MILANO - Non saranno tagliati solo i dipendenti, ma anche i voli. Alitalia si appresta a diventare una compagnia solo nazionale con qualche spruzzo d'Europa. La bozza messa a punto da Intesa Sanpaolo per Alitalia dovrebbe essere pronta al massimo entro lunedì e prevederebbe una nuova compagnia in formato «mini» da integrare con Air One e che esca da Skyteam.

L'IPOTESI - Lo scrive il quotidiano «Il Messaggero» secondo cui alla guida della nuova società, che sarebbe focalizzata sui voli nazionali, i principali collegamenti europei e qualche volo intercontinentale, potrebbe arrivare l'ex amministratore delegato di Piaggio, Rocco Sabelli. Resta poi confermata l'ipotesi «spezzatino» con una newco in cui far confluire le parti di Alitalia relative all'attività operativa di volo e una «bad company» in cui far confluire debiti e business non profittevoli. In quest'ottica il governo si impegnerebbe e a breve a varare, scrive ancora il quotidiano, una nuova versione della legge Marzano per consentire di accelerare lo sdoppiamento e allunghi i tempi degli ammortizzatori sociali, visto che gli esuberi potrebbero arrivare a 10.000.

LA PROPRIETA' - Novità arriverebbero anche sul fronte della proprietà della nuova compagnia. Non riuscendo di fatto a realizzarsi una vera e propria cordata italiana se non con alcuni imprenditori che prenderebbero quote di minoranza il controllo passerebe di fatto alle banche e a Carlo Toto, patron di Air One, che conferirebbe parte della stessa Air One all'interno della nuova Alitalia. Si parla di parte perchè sembrerebbe che gli aerei resterebbero di proprietà di Ap holding e verrebbero dati solo in affitto.

NUOVA LEGGE MARZANO - Per sistemare i dipendenti in esubero si pensa ad una nuova versione della legge Marzano che dovrebbe accompagnare all'uscita circa 10mila dipendenti: in pratica tutta Az servizi e quasi tutte le società di manutenzione.

Modificato da Dodicicilindri

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Inviato (modificato)

Alitalia: Sdl, smentita o blocco

(ANSA) - ROMA, 2 LUG - Il Sindacato dei lavoratori chiede 'smentite ufficiali da parte di governo e Banca Intesa' oppure sara' blocco del trasporto aereo italiano. Avverte Sdl: 'nei prossimi giorni, nel pieno dell'estate, i 20.000 lavoratori di Alitalia si considereranno tutti esuberi e bloccheranno non soltanto Alitalia, ma l'intero trasporto aereo italiano sino a quando qualcuno non si sara' schiarito le idee sul che fare e come farlo'. 'Abbiamo il sospetto - dicono al Sdl - che qualcuno stia giocando sporco'

Alitalia, il governo chiede sacrifici. Scajola: "E' crisi, ci saranno tagli"

ROMA - "Servono sacrifici". Con il passare del tempo si delinea sempre di più il quadro drammatico dell'Alitalia. Stavolta è il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola a non fare mistero della situazione. Anche perché, dopo le indiscrezioni che parlano di 4mila esuberi, il governo si trova alla prese con un mantenimento delle promesse elettorali sempre più problematico. "Non stiamo parlando di un'azienda che va bene, parliamo di una azienda che è sull'orlo del fallimento il piano industriale che sarà presentato - prosegue Scajola - chiederà sacrifici a chi desidera investire e al Paese nel suo complesso con alcuni tagli". Nessuna smentita. Nessun ridimensionamento dei tagli.

D'altronde dopo aver vanificato l'interessamento di Air France (che limitava gli esuberi a 2mila persone), puntando tutto su una presunta cordata di imprenditori italiani, Berlusconi si trova ora nella situazione di dover gestire un'azienda sull'orlo del fallimento. In attesa di una cordata italiana ancora tutta da vedere. Lo stesso Scajola non va oltre una debole speranza. Quella che "l'advisor Intesa Sanpaolo riesca nella missione di mettere insieme una cordata per il salvataggio e un piano industriale che permetta il rilancio della compagnia".

Speranze vaghe a fronte di tagli di posti di lavoro. Che allarmano i dipendenti. Pronti a ricordare a Berlusconi le promesse fatte sotto elezioni. L'Anpac, infatti, fa notare che i circa 6mila unità sono "circa il triplo di quanto originariamente previsto nella proposta di Air France-Klm". Ricordando a Berlusconi "il giudizio molto critico sulla proposta franco-olandese, considerandola eccessivamente penalizzante per la compagnia di bandiera e per il paese". Dunque un simile piano "risulterebbe decisamente incoerente con le indicazioni della presidenza del consiglio e dell'intero governo e dunque irrealizzabile" avvertono i piloti.

ALITALIA: BERLUSCONI,NON POSSIAMO PERDERE COMPAGNIA BANDIERA

(ANSA) - ROMA, 2 LUG - Tra le cause delle delle difficolta' che ''abbiamo a vendere il nostro Paese ai turisti nel mondo'' ci sono anche i problemi nel settore dei trasporti e delle infrastrutture, per questo e' ora di ''cambiare rotta''. Lo ha detto Silvio Berlusconi presentando il nuovo Presidente dell'Enit, Matteo Marzotto. In questo contesto, il premier ha fatto un brevissimo cenno all'Alitalia: ''C'e' stata anche l'ipotesi recente di una perdita della compagnia di bandiera ma tutto questo - ha detto Berlusconi - deve essere modificato e dobbiamo andare in una direzione opposta''.(ANSA). CAP

ALITALIA: GRILLO, SINDACATI CAPISCANO NECESSITA' TAGLI

(ANSA) - ROMA, 2 LUG - Il presidente della Commissione Trasporti del Senato, Luigi Grillo, invita i sindacati ''ad un atteggiamento piu' responsabile'' e comprendere che il risanamento di Alitalia passa anche attraverso tagli occupazionali. ''La difesa della compagnia di bandiera - ha spiegato Grillo in una nota - e' doverosa per un Paese a vocazione turistica e commerciale come l'Italia e va fatta fino in fondo. La situazione aziendale e' pero' disastrosa e non si puo' ignorare l'imponente perdita gestionale''. ''Anche i sindacati devono avere un atteggiamento piu' responsabile e comprendere - ha aggiunto - che non esiste un risanamento che non passi attraverso tagli occupazionali. Spero che l'advisor Intesa-San Paolo riesca a trovare una soluzione di rilancio per l'azienda con i minori costi per il Paese''. (ANSA). COM-CLA

ALITALIA: FILT, SPROLOQUI SU ESUBERI, GOVERNO CI CONVOCHI

(ANSA) - ROMA, 2 LUG - ''I numeri sugli esuberi che riempiono le pagine dei giornali di questi ultimi giorni sono assolutamente incomprensibili e non meritano alcun commento''. E' quanto sostiene il segretario nazionale della Filt Cgil, Mauro Rossi in una nota, sottolineando che a tre mesi dall'insediamento del governo ''siamo ancora in attesa di conoscere le idee e le intenzioni dell'esecutivo''. Gli ''sproloqui'' sugli esuberi, continua, ''finiscono per accrescere il livello di tensione, gia' alto, tra i lavoratori, danneggiando Alitalia''. Secondo Rossi l'unico modo per affrontare la questione Alitalia e' ''una convocazione da parte della Presidenza del Consiglio per illustrare le idee, l'eventuale piano industriale ed aprire finalmente un confronto di merito. Non vogliamo nemmeno prendere in esame - sottolinea il sindacalista - le indiscrezioni di stampa su un progetto spezzatino di fortissimo ridimensionamento perche' in aperto contrasto con le affermazioni reiterate sul ruolo di Alitalia da parte del capo del governo''. ''Mi auguro, anzi ne sono sicuro, - prosegue Rossi - che non ci troveremo nella condizione che viene descritta dalle indiscrezioni di stampa, altrimenti saremmo di fronte ad una cura peggiore del male che, passando per la distruzione di Alitalia e di tutto il trasporto aereo italiano, farebbe emergere che da un lato il Governo con il Presidente del Consiglio in testa avrebbe raggirato tutti gli italiani e che dall'altro una grande banca che pare vanti crediti nei confronti sia di Alitalia sia di Airone, sarebbe l'unica a trarre giovamento dallo smantellamento della compagnia di bandiera''. (ANSA). COM-OM

ALITALIA: UILT, CON TAGLI PIANO SUICIDA E IMPERCORRIBILE

(ANSA) - ROMA, 2 LUG - Se le voci sui tagli in Alitalia (le indiscrezioni vanno da 4.000 a 10.000 esuberi) venissero confermate, ''si tratterebbe di un piano suicida e assolutamente impercorribile''. Lo afferma Marco Veneziani, segretario nazionale della Uilt, commentando la girandola di numeri sui presunti tagli occupazionali all'interno della compagnia. ''E' impensabile che la soluzione della crisi di Alitalia, di tutto il trasporto aereo, dell'aumento dei costi del carburante possa ricadere esclusivamente sui lavoratori, che sarebbero gli unici a dover pagare anni di disastri provocati dai governi che si sono succeduti. - sottolinea in una nota - Siamo pronti a discutere su Alitalia, ma solo in presenza di un reale piano di risanamento''. Per Veneziani, ''e' giunto il momento che il Governo, che tanto duramente aveva criticato la proposta di ridimensionamento di Air France-KLM, dichiari apertamente le proprie intenzioni e che si faccia carico del futuro di 19.000 lavoratori''. (ANSA). OM

ALITALIA: ANPAC, SU ESUBERI VOCI DESTABILIZZANTI

(ANSA) - ROMA, 2 LUG - L'Anpac (Associazione Piloti Aviazione Commerciale) considera ''destabilizzanti e lontane da una realistica possibilita' di concretizzazione'' le voci sulle diverse migliaia di esuberi che risulterebbero dall'applicazione del nuovo piano industriale di Alitalia che sta predisponendo l'advisor Intesa SanPaolo coadiuvata dai consulenti di Boston Consulting. ''Il personale in esubero, secondo quanto riportato da organi di stampa - afferma l'Anpac - ammonterebbe ad oltre 6.000 unita', cioe' circa il triplo di quanto originariamente previsto nella proposta di Air France-Klm. Giova ricordare che durante la recente campagna elettorale, ed anche una volta nominato capo del Governo, il presidente Berlusconi espresse un giudizio molto critico sulla proposta franco-olandese, considerandola eccessivamente penalizzante per la compagnia di bandiera e per il Paese. Il dimensionamento industriale risultante dall'eventuale applicazione di quella proposta alla 'nuova Alitalia' non avrebbe, infatti, garantito adeguati livelli di mobilita' dei cittadini e una rete di collegamenti sufficiente alle necessita' del Paese''. Un eventuale piano industriale ''che disegnasse il futuro di Alitalia con un dimensionamento addirittura inferiore rispetto a quello ipotizzato dal team di Jean Cyril Spinetta (il numero uno di Air France-Klm, ndr) risulterebbe - scrive l'Anpac - decisamente incoerente con le indicazioni della presidenza del Consiglio e dell'intero Governo e dunque irrealizzabile''. L'associazione dei piloti rileva che ''tutto questo, senza neanche voler considerare le gravissime implicazioni sociali, sia all'interno di Alitalia sia in tutto l'indotto, che l'applicazione di tale ipotetico piano comporterebbe e la conseguente assoluta inaccettabilita' da parte delle diverse sigle sindacali di piloti, assistenti di volo e personale di terra''. Peraltro, nel settore del trasporto aereo, ''caratterizzato da una fortissima competitivita' e indebolito dai continui aumenti del prezzo del greggio - ricorda l'Anpac - un eccessivo ridimensionamento della compagnia di bandiera comporterebbe la successiva impossibilita' di riprendere le quote di mercato perse a causa della cancellazione dell'attivita' con conseguenze disastrose nel medio-lungo periodo. Esattamente l'opposto di quanto e' necessario fare, cioe' un progetto industriale di ampio respiro e che traguardi strategicamente il futuro''. Anpac, dunque, auspica ''una maggiore prudenza da parte di tutti i soggetti tecnicamente coinvolti nell'impresa di risanamento e rilancio di Alitalia per garantire a tutto il sistema la necessaria serenita', soprattutto in questo periodo estivo che e' prezioso per la grande mole di ricavi che affluiscono nelle casse aziendali e che non puo' essere minata dalla fuoriuscita incontrollata di voci o da premature presentazioni di ipotesi di piano''.(ANSA). COM-DR

La vedo sempre più nera. Se davvero ci dovranno essere 6000 o più licenziamenti, o sarà necessario un colpo di mano, o alla fine dovranno creare una bad company statale che mantenga al lavoro tutte queste persone.

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Sempre più senza parole...ma almeno l'hanno capito che oltre ad esere dipendenti di un'azienda cadaverica anche l'itnero settore sta andando di merda? che cazzo pretendono?io gli darei una vanga e un cappello....e qualche ettaro in campagna da me,almeno farebbero qualcosa di più utile

 

花は桜木人は武士

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Sempre più senza parole...ma almeno l'hanno capito che oltre ad esere dipendenti di un'azienda cadaverica anche l'itnero settore sta andando di merda? che cazzo pretendono?io gli darei una vanga e un cappello....e qualche ettaro in campagna da me,almeno farebbero qualcosa di più utile

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Tra l'altro ora parlano del piano AF come di quello magico e risolutivo, senza però ricordare le condizioni capestro, senza ricordare che le clausole consentivano ai francesi di chiudere la baracca nel 2010.

Purtroppo era inevitabile un deciso ridimensionamento della Compagnia. Inoltre, nonostante lo spostamento dei voli a FCO, che sembrava essere la panacea definitiva, nell'ultimo mese AZ ha perso 3 milioni di euro al giorno: peggio di quando aveva il doppio hub!

Quindi, ricapitolando: 3 milioni al giorno di perdite, 1 miliardo e 100 milioni di debiti, esuberi di personale ad un livello inverosimile, petrolio oltre quota 140 $.

Senza un drastico ridimensionamento, purtroppo, l'Alitalia non potrà sopravvivere.

A questo punto, se le parti non vorranno accettare le condizioni proposte, meglio sarebbe farla fallire e rifondare da capo, oppure dar modo ad Air One di crescere da sola.

D'altro canto compagnie storiche come Pan Am, TWA, Swiss Air, Sabena, ecc. sono fallite. Può pertanto andare incontro allo stesso destino anche l'Alitalia.

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Infatti io non capisco questa tregenda del fallimento... perchè il prestito ponte, perchè gli aiuti, perchè se ne parla...

Fatela fallire e poi risorgere. Chi PUO' si accatta i resti una volta fallita... il governo rialloca gli slot e via, soldi a palate senza dover spendere.

Belgi a svizzeri non hanno certo pianto, e sono rinate 2 compagnie molto + efficenti e valide.

In USA sono fallite Pan Am e Trans Am, le + grosse del mondo ai tempi, SIMBOLI di un'epoca e di una nazione. Nessuno ha battuto ciglio, oggi ci sono fior di compagnie che le hanno degnamente sostituite.

Al solito, ed anche qua dentro qualcuno non se ne accorge, i vari carrozzoni italioti si tengono in vita con polmoni d'acciaio SOLO perchè c'è una parte della casta che ci deve banchettare intorno.

Alcuni emeriti esponenti del precedente governo aveva mani in pasta e molto d+ in modo tale da essere tutelati solo dall'accordo con i francesi.

Questo governo ha mani in pasta un po' dappertutto, ergo...

Cosa dicevo io già qualche anno fa, in tempi non sospetti??

SENZA SPERANZA, il paese come alifuffa...

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