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Il motore a scoppio? E' italiano, non facciamo scherzi!


copco

Domanda

Il milanese Luigi De Cristoforis nel 1836 ideò una macchina "igneo-pneumatica".Nel 1853 Eugenio Barsanti (1821-1864) realizzò il primo motore a scoppio a combustione interna, brevettato l'anno successivo, ma che non venne sviluppato su scala industriale.Il motore costruito da Barsanti era molto simile a quello realizzato, anni dopo, da Nikolaus Otto e che, con successive modifiche (ciclo a quattro tempi), si affermò universalmente. Insieme a Barsanti lavorò dal 1853 anche l'ing. Felice Matteucci (1808-1887) a cui si deve in particolare lo studio dell'espansione della miscela d'idrogeno e aria e della sua accensione mediante una scintilla elettrica. Nel 1856 il motore di Barsanti e Matteucci venne applicato, in un'officina di Firenze, al funzionamento di un trapano e di una cesoia. Nel 1861 il motore di Barsanti e Matteucci, a due cilindri e venti cavalli, venne presentato al pubblico.Il successo del motore a scoppio accompagnò quello delle automobili. Tra i pionieri in questo campo sono da ricordare i motori e le autovetture progettate da Enrico Bernardi negli anni Ottanta e Novanta dell'Ottocento, e quelle di poco successive di Michele Lanza ed Ettore Bugatti.

Ripreso da:

http://www.fondazionemicheletti.it/28_1mot.htm

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4 risposte a questa domanda

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È vero. Questa cosa ricorda molto anche ciò che accadde nell'elettrotecnica: l'anello di Pacinotti (che non riuscì a brevettare l'invenzione e a sfruttarla industrialmente, anche a causa della legislazione italiana dell'epoca; spiegò il funzionamento al belga Zenobe Gramme - e questo usurpatore brevettò così la dinamo elettrica), il motore elettrico di Galileo Ferraris (brevettato poi dal dalmata Nikola Tesla, poiché Ferraris vedeva nella scienza un bene universale), il telefono di Meucci, il vuoto della lampadina di Malignani venduto ad Edison...

Troppo spesso il primato italiano non è stato adeguatamente appoggiato come avrebbe dovuto... All'estero invece le invenzioni sono state prontamente brevettate ed industrializzate.

Ma noi italiani siamo così bravi a sminuirci... solo da noi siamo così fresconi a credere sempre che l'ingegneria estera sia superiore...

:cry:

"Every time I see an Alfa Romeo pass by, I tip my hat" -- Henry Ford

- 2003 Volvo S60 D5 (201.000 km)

- 1988 Lancia Delta HF Turbo (125.000 km)

- 1987 Austin-Rover Montego Estate 1.6 HL (290.000 km)... and still roaring

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Motrice Pia

Grazie a questa invenzione Enrico Bernardi diede la priorità all'Italia. Venne sperimentata nel 1882 quasi contemporaneamente a Karl Benz e Daimler.

La motrice Pia è un piccolo motore leggero monocilindrico as asse orizzontale, 4 fasi ciclo Otto modificato e perfezionato, cilindro in ghisa a doppia parete con camicia refrigerante ad acqua, alimentazione a benzina con un piccolo serbatoio parallelepipedo posto sul basamento dalla capacità di due decilitri. alessaggio mm44 corsa mm 80.5, cilindrata cc 122,5 potenza hp 0,024 a 200 giri/m, peso 10kg.

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