ho letto che da te stanno bloccando l'autostrada e quindi gli ingressi in città. Purtroppo la situazione è tragica. Tutti dovevano muoversi prima, ho il sospetto che oramai è troppo tardi.

L'ILVA, però, cacci i soldi per mettere a norma l'impianto.

Modificato 27 Novembre 201213 anni fa da justjames

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Son passati oramai 12 mesi, ma una proposta alternativa attuabile, mi manca ancora....

Per attuabile, intendo che non mi riduca con le pezze al culo tempo zero, perchè di diventare di colpo come un polacco solo per far poi crescere il PIL a due cifre mica ne ho tanta voglia.

Scusate se mi intrometto, ma a mio parere sfugge un concetto di fondo...al di là della fattibilità tecnica, è economicamente sconveniente la messa in regola dello stabilimento di Taranto.

Questo perchè è ormai in crisi l'intero settore...ve lo dice un ignorante che ha a che fare con un'altra acciaieria, che per avere l'AIA si è fatta un culo tanto, e che da 31 Dicembre si trova a non far più parte della multinazionale che per anni l'ha controllata.

Una fabbrica che da lavoro comunque a 3000 persone (solo sociali), più altrettante di indotto, che ha sempre avuto prodotti di eccellenza, e che viene praticamente ignorata a livello nazionale.

Per quanto riguarda le case a ridosso...qui è la stessa cosa, in un quartiere piove GIALLO.

C'è da dire che c'è chi si è costruito casa fregando i mattoni allo stabilimento....e poi si lamenta dello stabilimento stesso:roll:

Io, però, mi chiedo anche un'altra cosa: premesso che i responsabili dell'impianto sono assassini, in quanto responsabili di un inquinamento comprovato e che ha causato un'insorgenza di tumori (solo per citare la malattia più grave) più elevata della media nazionale, e documentata da moltissimi video dei cittadini, ma gli operai, e la città in generale, cosa hanno fatto negli anni scorsi per evitare la catastrofe ambientale/sanitaria/lavorativa?

Che mezzi hanno usato per far presente ai vertici dell'ILVA che l'impianto sfornava, oltre all'acciaio, malattia e morte?

Certo che dover decidere tra lavoro e salute è allucinante...

Scusate se mi intrometto, ma a mio parere sfugge un concetto di fondo...al di là della fattibilità tecnica, è economicamente sconveniente la messa in regola dello stabilimento di Taranto.

Questo perchè è ormai in crisi l'intero settore...ve lo dice un ignorante che ha a che fare con un'altra acciaieria, che per avere l'AIA si è fatta un culo tanto, e che da 31 Dicembre si trova a non far più parte della multinazionale che per anni l'ha controllata.

Una fabbrica che da lavoro comunque a 3000 persone (solo sociali), più altrettante di indotto, che ha sempre avuto prodotti di eccellenza, e che viene praticamente ignorata a livello nazionale.

Per quanto riguarda le case a ridosso...qui è la stessa cosa, in un quartiere piove GIALLO.

C'è da dire che c'è chi si è costruito casa fregando i mattoni allo stabilimento....e poi si lamenta dello stabilimento stesso:roll:

Outokunpu (o come cazzo si chiama...) ThyssenKrupp Terni, giusto?

Com'è la situazione?

Questo non lo voglio neanche io...si potrebbe pensare di utilizzarli per bonificare tutto, perchè di lavoro da fare in questo senso ce n'è tantissimo. Ma poi guardo ciò che è successo a Bagnoli e mi rendo conto che siamo in Italia, e ancor di più nel Sud-Italia e realizzo che la mia è solo una mera illusione!!

Io, però, mi chiedo anche un'altra cosa: premesso che i responsabili dell'impianto sono assassini, in quanto responsabili di un inquinamento comprovato e che ha causato un'insorgenza di tumori (solo per citare la malattia più grave) più elevata della media nazionale, e documentata da moltissimi video dei cittadini, ma gli operai, e la città in generale, cosa hanno fatto negli anni scorsi per evitare la catastrofe ambientale/sanitaria/lavorativa?

Che mezzi hanno usato per far presente ai vertici dell'ILVA che l'impianto sfornava, oltre all'acciaio, malattia e morte?

Modificato 27 Novembre 201213 anni fa da Gabbro

....e dove li prendi i soldi se lo stato si impoverisce sempre più per colpa del depauperamento dell'economia?