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Il primo frutto della fusione a marchio Fiat, è una UV di segmento B che ripropone le linee iconiche delle auto torinesi degli anni ‘50 e ‘60. Pur avendo un importante family feeling con la piccola 500, questa prende il nome di 600. 

La 600 porta al debutto sul marchio italiano la piattaforma francese e-CMP con il suo powertrain da 115 kW e batteria da 54 kWh che garantisce percorrenze fino a 420 km. Disponibile al momento solo negli allestimenti 600e(RED) e 600e La Prima, sarà nelle concessionarie a settembre.

 

 -- > [Test Stampa] Fiat 600e

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25 minuti fa, stev66 scrive:

Perchè quando c'erano tutte le varianti o marcivano in concessionaria o venivano svendute col 30% di sconto minimo.

 

Beh, qui non ci sono le varianti, non ci sono gli sconti del 30%, quindi mi sa che tocca l'altro destino da te descritto...

In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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20 minuti fa, AlexMi scrive:

In quegli anni si vendeva con sconti, c'era sovracapacità produttiva e valeva per tutti, non centra nulla con i colori di oggi.

Almeno se dovete fare gli avvocati d'ufficio fatelo con onestà intellettuale.

Per formazione e indole cerco di essere onesto. 

Fiat era baricentrata sull'Italia e sui segmenti inferiori. 

Alfa Romeo vendeva con sconti disumani già ai tempi IRI ( bastava essere dipendente pubblico in qualche modo). 

Tutti i tentativi di elevarsi da questo standard, da Dedra a Giulia, in Italia sono falliti. 

Perchè in Italia oltre una certa cifra si compra altro a prescindere. 

Ed i difetti, che ci sono sempre, hanno un curioso bias. 

Questo andazzo ha portato Fiat ad un passo dal fallimento. Nel 2003 c'è voluto un miracolo della buonanima e soprattutto, la volontà di sgancio dal mercato italico. 

Visto che l'operazione è riuscita e l'Italia per Stellantis conta forse il 6% delle vendite globali, è corretto che le auto Stellantis non siano più svendute. 

E se si vuole che il margine sia quello dei concorrenti, ma gli street price minori per venire incontro al pubblico italico, anche i contenuti devono essere minori. Mettendo tra i contenuti, ovviamente, le possibilità di personalzzazione. Che il pubblico italiano sulle Fiat non è disposto a pagare. 

 

 

* Oggi sulla rata, ma cambia poco. 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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C'è anche da dire che il mercato Italiano nel corso della storia ha sempre avuto il singolare merito di assorbire tutti i peggiori rigurgiti di Fiat, da Idea, a Croma II, a tutti gli svariati sgorbi anni 90, ad auto "smart" ma commercialmente impopolari come 500L e Multipla, con uno zelo quasi al livello di quello dei Francesi.

 

Per quanto riguarda la mia cerchia personale, chi ha una Fiat tra i miei conoscenti l'ha presa personalizzata e a prezzi che francamente io considererei offensivi, ma forse è un campione poco rappresentativo.

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In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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1 ora fa, AlexMi scrive:

Rimane il fatto che Red esiste solo in 3 colori pastello, e La Prima solo in 4 colori metallizzati.

E hanno incentrato la campagna marketing sui colori, sono degli scappati di casa.

e il nero e il bianco cromaticamente NON sono colori

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5 minuti fa, stev66 scrive:

Per formazione e indole cerco di essere onesto. 

Fiat era baricentrata sull'Italia e sui segmenti inferiori. 

Alfa Romeo vendeva con sconti disumani già ai tempi IRI ( bastava essere dipendente pubblico in qualche modo). 

Tutti i tentativi di elevarsi da questo standard, da Dedra a Giulia, in Italia sono falliti. 

Perchè in Italia oltre una certa cifra si compra altro a prescindere. 

Ed i difetti, che ci sono sempre, hanno un curioso bias. 

Questo andazzo ha portato Fiat ad un passo dal fallimento. Nel 2003 c'è voluto un miracolo della buonanima e soprattutto, la volontà di sgancio dal mercato italico. 

Visto che l'operazione è riuscita e l'Italia per Stellantis conta forse il 6% delle vendite globali, è corretto che le auto Stellantis non siano più svendute. 

E se si vuole che il margine sia quello dei concorrenti, ma gli street price minori per venire incontro al pubblico italico, anche i contenuti devono essere minori. Mettendo tra i contenuti, ovviamente, le possibilità di personalzzazione. Che il pubblico italiano sulle Fiat non è disposto a pagare. 

 

 

* Oggi sulla rata, ma cambia poco. 

 

Metti insieme cose che sono opposte.

 

Gli street price minori non ci sono più, sono rimasti solo i contenuti minori, questa è la critica. 

Quanto al mercato italiano, ci sono casi che sono l'esempio esattamente dell'opposto, ovvero di auto vendute bene con pochi sconti e con tanti colori e optional disponibili (500 2007, almeno sino a quando è stata giovane).

Quindi dare sempre la colpa ai clienti ha come risultato unico quello di far sprofondare sempre di più le vendite anche in un momento di ripresa del mercato, come infatti sta accadendo. E' semplicemente un errore.

 

In Fiat devono fare pace con loro stessi, o vendono low cost a prezzo low cost, e allora va bene ridurre opzioni e colori, o puntano a prodotti più pregiati e attraenti, e allora va bene puntare a margini maggiori, ma devi curare personalizzazioni, e clienti, e colori.

 

La botte piena e la moglie ubriaca piace a tutti, ma non si riesce tipicamente.

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2 minuti fa, AlexMi scrive:

Quindi dare sempre la colpa ai clienti ha come risultato unico quello di far sprofondare sempre di più le vendite anche in un momento di ripresa del mercato, come infatti sta accadendo. E' semplicemente un errore.

 

 

Ma infatti, è veramente imbarazzante trattare un prodotto (qualsiasi) come una forma di elemosina data dal produttore al consumatore. Della serie "ringraziamo Fiat che motorizzava i povery mentre VW brutta e cattiva li avrebbe lasciati a piedi".

È vero che Fiat ha sempre avuto questa doppia anima, da utilitaria chic a best buy, ma di certo non per fare un favore al cliente.

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18 minuti fa, AlexMi scrive:

o puntano a prodotti più pregiati e attraenti, e allora va bene puntare a margini maggiori, ma devi curare personalizzazioni, e clienti, e colori.

 

Tonale è l'esempio perfetto ... venduta a prezzi non popolari e con scarsissime possibilità di personalizzazione.

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Spero davvero che Renault riesca a mantenere la promessa della nuova R5 EV a 25.000€; magari ha successo, e MAGARI altri nel mercato iniziano a riparametrare i listini fuori controllo di oggi, come in parte starebbe (?) accadendo con l'abbassamento dei prezzi di Tesla.

 

 

 

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1 ora fa, stev66 scrive:

Forse non è chiaro che le campagne al risparmio discendono direttamente dalla clientela al risparmio. 

Perchè quando c'erano tutte le varianti o marcivano in concessionaria o venivano svendute col 30% di sconto minimo. 

Fiat all'epoca era quasi obbilgata a fare così, per tutta una serie di motivi che non sto a rinvangare FCA già meno, Stellantis per nulla. 

Quindi dici che Stellantis non è obbligata a svendere il prodotto FIAT per stare dietro il mercato italiano, ma giustifichi una campagna di marketing da pezzenti, perchè deve stare dietro al mercato italiano? 😑

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