Nel mio contratto gli straordinari sono inclusi, le trasferte pure e sabato e domenica pure se servono...

Va bene tutto ma qua si finisce per lavorare per un cass, l'alternativa però è stare al bar a fare nulla ergo...

Se () il mondo del lavoro dovesse ripartire in modo serio, un sacco di (im)prenditori potrebbero trovarsi solo con la rumenta della forza lavoro, perché i migliori scapperebbero verso migliori lidi.

La mia impressione è che, con la scusa della "grisi", in troppi abbiano trovato il modo di strizzare chi lavora senza dargli più del minimo.

Poi oh, posso essere io che vedo il problema solo da una parte e non capisco l'altra

Gli (im)prenditori che trattano i dipendenti come "oggetti" per me potrebbero anche fallire...

Mi raccontavano di un notaio molto grosso qua a Torino, che alle rimostranze di straordinari continui non pagati nè ricompensati ha risposto "sei libera di andartene che ne trovo un'altra"...l'avesse detto a me avrebbe finito la frase sul rumore della porta che sbatte.

Ma viceversa, se il lavoro in più viene ricompensato....è bene approfittarne.

Modificato 10 Giugno 201510 anni fa da TonyH

la crisi è - anche - stata usata come scusante bieca e viscida.

del tipo "o mangi questa minestra o salti dalla finestra" ed intanto sei trattato come i cinesi ai tempi delle ferrovie negli USA.

ma anche: "eh c'è la crisi non riesco a pagarti in tempo" ma poi i soldi ci sono eccome.

per il lavoro che faccio, quante ne vedo...

Gli (im)prenditori che trattano i dipendenti come "oggetti" per me potrebbero anche fallire...

Mi raccontavano di un notaio molto grosso qua a Torino, che alle rimostranze di straordinari continui non pagati nè ricompensati ha risposto "sei libera di andartene che ne trovo un'altra"...l'avesse detto a me avrebbe finito la frase sul rumore della porta che sbatte.

Ma viceversa, se il lavoro in più viene ricompensato....è bene approfittarne.

Peggio di un notaio c'è solo un commercialista (forse)

la crisi è - anche - stata usata come scusante bieca e viscida.

del tipo "o mangi questa minestra o salti dalla finestra" ed intanto sei trattato come i cinesi ai tempi delle ferrovie negli USA.

ma anche: "eh c'è la crisi non riesco a pagarti in tempo" ma poi i soldi ci sono eccome.

per il lavoro che faccio, quante ne vedo...

E più vai nel piccolo peggio è.

Ho notizie di qualche artigiano dove a momenti è il dipendente che paga per poter lavorare a ritmi cinesi

PS: son gli stessi che, piangendo miseria, si facevan passare dal comune i buoni pasto per i figli all'asilo e poi andavano a prenderli col Q7 (autocarro, of course).

Continuo a sperare che questa gentaglia si estingua presto.

Il fatto è che qua viviamo in un periodo strano, nel quale un nuovo ordine ed un nuovo livello di ripartizione della ricchezza viene riconosciuto come crisi... Mah

Dal 2008 che si parla di crisi, secondo me è la nuova normalità. Poi noi in Europa ci mettiamo del nostro.!

Per ricominciare davvero prima serve l'azzeramento degli incapaci e delinquenti vari. Non penso proprio che il fallimento sia il peggio che possa succedere, anzi il continuare con questa sopravvivenza è la cosa peggiore

Che tante cose "comuni" prima del 2008 siano da spazzare via, è vero.

Ma io tra queste NON includo il rispetto verso i collaboratori.

Anzi, spazzerei via volentieri coloro (e sono trasversali a tutti i settori merceologici) che pensano prima alle proprie ferie che allo stipendio dei collaboratori.

Salvo poi frignare che vanno male e vengono abbandonati da collaboratori e clienti.

Infatti anche io intendevo proprio che quel tipo di imprenditoria è un bene che fallisca economicamente perché come sistema ha già fallito ampiamente

Il fatto è che qua viviamo in un periodo strano, nel quale un nuovo ordine ed un nuovo livello di ripartizione della ricchezza viene riconosciuto come crisi... Mah

Dal 2008 che si parla di crisi, secondo me è la nuova normalità. Poi noi in Europa ci mettiamo del nostro.!

Per ricominciare davvero prima serve l'azzeramento degli incapaci e delinquenti vari. Non penso proprio che il fallimento sia il peggio che possa succedere, anzi il continuare con questa sopravvivenza è la cosa peggiore

Su questo non concordo. Per me è crisi se il 10% della popolazione detiene il 50% della ricchezza.

Dal 2008 ad oggi il ceto medio è in costante diminuzione, facendo si che la "forbice sociale" fra ricchi e poveri continui ad ampliarsi. Se per voi questa non è una vera crisi non so cosa possa esserlo.

IMHO

Su questo non concordo. Per me è crisi se il 10% della popolazione detiene il 50% della ricchezza.

Dal 2008 ad oggi il ceto medio è in costante diminuzione, facendo si che la "forbice sociale" fra ricchi e poveri continui ad ampliarsi. Se per voi questa non è una vera crisi non so cosa possa esserlo.

IMHO

No aspetta non ci siamo capiti... Io dico che la situazione seppur gravissima non è una crisi perché non è passeggera, non perché non voglia ammettere le difficoltà anzi voglio sottolinearle ancora di più.

Concordo con te che un paese quando perde la sua classe media perde il motore propulsivo del consumo interno