Ci guadagni 2 ore per poterti fare liberamente i tuoi interessi fuori dal lavoro  

 

On 12/12/2016 at 11:56, loric dice:

 

 

Allora, quell'articolo è praticamente spazzatura.

 

A gran parte dei casi citati, il Jobs Act, nella parte sui licenziamenti, (ancora) non si applica.

 

L'esplosione dei licenziamenti per ragioni disciplinari è causata *anche* dalla nuova meravigliosa procedura per le dimissioni partorita a fine 2015. Nata per contrastare un fenomeno ormai azzerato (dal 2012 esisteva già una legge contro le dimissioni in bianco, quella Fornero, con peso burocratico trascurabile), ha introdotto adempimenti demenziali a carico dei lavoratori dimissionari. I lavoratori, ovviamente, non sono interessati a sopportarne il peso. Il risultato è che il lavoratore molla l'azienda, non segue le procedure, il datore di lavoro non può considerarlo dimissionario, lo deve licenziare per abbandono del posto di lavoro e assenza ingiustificata (giusta causa). Come bonus, il lavoratore così licenziato percepisce la disoccupazione (NASPI) a cui invece non avrebbe avuto diritto in caso di dimissioni presentate secondo le nuove procedure. Geniale.

 

 

 

E nel caso in cui una persona trova un nuovo lavoro e deve smarcarsi in tempi umani dal vecchio lavoro?

Da quello che sapevo io (prima di leggere i tuoi interventi), con il mio contratto c'è la possibilità di dare il preavviso entro il 15 del mese e quindi di farsi pagare i giorni rimanenti, oppure di dare le dimissioni senza preavviso quindi con efficienza immediata. 

1 ora fa, Ametrano dice:

 

E nel caso in cui una persona trova un nuovo lavoro e deve smarcarsi in tempi umani dal vecchio lavoro?

Da quello che sapevo io (prima di leggere i tuoi interventi), con il mio contratto c'è la possibilità di dare il preavviso entro il 15 del mese e quindi di farsi pagare i giorni rimanenti, oppure di dare le dimissioni senza preavviso quindi con efficienza immediata. 

 

 

La procedura è obbligatoria, con l'eccezione del lavoro domestico e di quello alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.

 

Per quanto riguarda il preavviso, ricordati che non è un istituto a favore di chi recede, ma di chi riceve il recesso. Se sei tu a dimetterti, sei tu a dover dare il preavviso a favore del tuo datore di lavoro, non viceversa. In caso di mancato preavviso, il datore di lavoro ti può trattenere dalle competenze di fine rapporto una somma corrispondente al periodo di preavviso contrattualmente previsto, al netto delle giornate di preavviso che hai effettivamente lavorato.

 
No non esiste proprio.
Se sbaglia a coniugare i verbi con me non ha nemmeno iniziato.
 
Imho.

Io Romina Falconi, anche se il congiuntivo non lo usa, non la butto via.

(CIT. che solo pochi colti coglieranno [emoji23])


☏ iPhone ☏

3 ore fa, loric dice:

 

 

La procedura è obbligatoria, con l'eccezione del lavoro domestico e di quello alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.

 

Per quanto riguarda il preavviso, ricordati che non è un istituto a favore di chi recede, ma di chi riceve il recesso. Se sei tu a dimetterti, sei tu a dover dare il preavviso a favore del tuo datore di lavoro, non viceversa. In caso di mancato preavviso, il datore di lavoro ti può trattenere dalle competenze di fine rapporto una somma corrispondente al periodo di preavviso contrattualmente previsto, al netto delle giornate di preavviso che hai effettivamente lavorato.

 

Ok.

Da quello che ho capito, seguendo la procedura ClickLavoro si ha bisogno di tempo. Se io volessi dare le dimissioni senza preavviso e quindi in poco tempo (mettiamo caso che la settimana dopo io debba essere già fuori) come mi dovrei comportare?

1 ora fa, Ametrano dice:

 

Ok.

Da quello che ho capito, seguendo la procedura ClickLavoro si ha bisogno di tempo. Se io volessi dare le dimissioni senza preavviso e quindi in poco tempo (mettiamo caso che la settimana dopo io debba essere già fuori) come mi dovrei comportare?

 

Richiedi il PIN oggi. Poi lo userai se e quando ti servirà.

10 ore fa, TonyH dice:

Ci guadagni 2 ore per poterti fare liberamente i tuoi interessi fuori dal lavoro  

 

 

Si, ma questo vale se sei autonomo.

O, eventualmente da dipendente, nel caso in cui l'azienda si aspetta X; ma se i capi vedono che X lo fai in fretta e poi te ne vai a passeggio, dal mese prox chiederanno XX, viste le capacità, e a parità di entrata, che magari stai a tempo indeterminato ecchevvuoidippiù?

 

Modificato 14 Dicembre 20168 anni fa da gianmy86

Per fare XX, ti devono fornire lavoro per fare XX.

O in alternativa dire esplicitamente "ti vogliamo pagare lo straordinario per vederti alla scrivania girarti i pollici".

Ma che è frutto ancora una volta di una visione distorta di come vada classificato un "bravo lavoratore".

14 minuti fa, gianmy86 dice:

ma se i capi vedono che X lo fai in fretta e poi te ne vai a passeggio, dal mese prox chiederanno XX, viste le capacità, e a parità di entrata, che magari stai a tempo indeterminato ecchevvuoidippiù?

 

 

E' sempre così e non è neanche sbagliato dal punto di vista aziendale.

Sta nel lavoratore avere la furbizia di valutare un ritmo consono da poter SEMPRE mantenere senza diventare matto, altrimenti chi ci rimette è in primis il lavoratore soprattutto dal punto di vista psicologico e a lungo andare la situazione potrebbe diventare pesante.

Quindi bisogna stare attenti a non confondere l'eccezione, magari dovuta all'immediata scadenza di una consegna, con l'ordinario perchè io posso stare su mezz'ora in più ma lo faccio oggi perchè la merce deve andare via, ma non lo faccio ogni giorno; stesso discorso lo si può applicare al ritmo di lavoro sostenuto, esempio stupido: ti posso fare 150 bottiglie ogni ora ma se devo ubriacarmi per farle lo faccio una volta sola. 

 

Ci sono anche casi opposti: molti ragionano senza ambizioni. Di certo sono loro scelte non opinabili, me se un domani ci saranno delle difficoltà probabilmente questi atteggiamenti verranno presi in considerazione, non so se mi sono spiegato.  

 

3 minuti fa, Nicola_P dice:

Ci sono anche casi opposti: molti ragionano senza ambizioni. Di certo sono loro scelte non opinabili, me se un domani ci saranno delle difficoltà probabilmente questi atteggiamenti verranno presi in considerazione, non so se mi sono spiegato.  

 

Più che altro se sei "uno indistinto", se ci sono da fare delle riduzioni di organico i criteri non saranno quelli dell'utilità ma facilmente quelli della simpatia/antipatia (e saranno avvantaggi i leccaculo).

 

Tenendosi aggiornati e migliorati, ci si tutela un poco.

La cosa migliore da ottenere sarebbe diventare "male necessario". Ovvero uno di quelli MOLTO costosi da sostituire perchè i più intimi conoscitori di un certo processo aziendale.

(arte in cui sono assai specializzati gli alti funzionari dei ministeri. Passano i governi, i ministri....ma loro no. Perchè senza di loro nessuno sa come cazzo funzioni la baracca)