Nuovi sviluppi nelle indagini:

Tre avvisi in appena due minuti, affinché il treno rallentasse la corsa: tanti sono i messaggi acustici che, secondo quanto scoperto dagli investigatori, il macchinista alla guida del convoglio che lo scorso 24 luglio ha deragliato vicino a Santiago de Compostela, uccidendo 79 passeggeri e ferendone 178, ha ricevuto poco prima dell'impatto. Il macchinista, inoltre, non fu distratto dal collega della Renfe che lo chiamò per dargli istruzioni. Infatti, al momento dell'impatto aveva chiuso la telefonata da 11 secondi.

È questo quanto emerge dalla dichiarazione del tecnico della Renfe, Antonio Martin Marugn, ascoltato oggi come teste dal giudice Luis Alez che conduce l'inchiesta. "Al momento dell'incidente - ha detto - avevo già il telefono in tasca".

Il macchinista, inoltre, non fu distratto dal collega della Renfe che lo chiamò per dargli istruzioni. Infatti, al momento dell'impatto aveva chiuso la telefonata da 11 secondi.

"Al momento dell'incidente - ha detto - avevo già il telefono in tasca".

Modificato 2 Agosto 201312 anni fa da Wilhem275

Sulla ripetitività delle azioni compiute:

a mio parere non è una scusante, altrimenti come farebbero i chirurghi od i piloti di linea aerea...

Sulla ripetitività delle azioni compiute:

a mio parere non è una scusante, altrimenti come farebbero i chirurghi od i piloti di linea aerea...

La monotonia è molto "sentita" in ambito aviatorio, Airbus arriva a definirla come uno dei limiti più importanti. Non so come funzioni per i macchinisti, ma per i piloti anche i "semplici" contatti con gli ATC possono ridurre gli effetti della monotonia (insieme ad altri espedienti).

Vi invito a mettere questo in HD e a tutto schermo e a guardarvelo fisso, dal minuto 6 in poi... e poi ditemi se non vi siete addormentati

Si va a 230

Sempre sul tema della monotonia: il tunnel stradale più lungo al mondo è il Lærdaltunnel, in Norvegia (24 km): nella sua progettazione si è fatto in modo che il tracciato non fosse perfettamente dritto, ma avesse alcune lievi curve in modo da mantenere l'attenzione dei guidatori; inoltre è interrotto da tre cameroni, fatti apposta per spezzare la monotonia (uno si può anche fermare), e a tale scopo decorati con illuminazioni colorate diverse.

(la Nasona non è inclusa nelle specifiche progettuali )

In tutti i casi, al di là dell'aspetto dell'attenzione del conducente (abbondantemente studiato dalla Medicina del lavoro...), la questione che deve passare è: i treni non si guidano a mano.

Modificato 5 Agosto 201312 anni fa da Wilhem275

Sulla ripetitività delle azioni compiute:

a mio parere non è una scusante, altrimenti come farebbero i chirurghi od i piloti di linea aerea...