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Solo le trentennali saranno auto "storiche"?


Oldcroma

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Quell'articolo mi pare ad alta probabilità di pataccata. Per tre motivi

1- il sunto è scritto in italiano da terza media (e manco bravo), non linguaggio da G.U. Contiene anche errori...

2- da una rapida ricerca sulla gazzetta ufficiale menzionata non salta fuori nessuno degli elementi riconducibili a quell'estratto.

3- ma non è vero che le regioni non possono esentare.....e il bollo delle auto a GPL/metano? Mica è legge nazionale!

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Mi pare naturale che in un question time il MEF o chi per lui ribadisca i contenuti della legge di stabilità, ma questo non aggiunge niente a quanto già si sa: non è stato preso un solo provvedimento, né emanata una sola circolare ministeriale sull'argomento nel 2015. Il governo continua a dire che le agevolazioni sono state abrogate, e le regioni che possono reintrodurle motu proprio. Questa notizia in sé non fa fare mezzo passo avanti alla questione.

Personalmente auspico che la proverbiale efficienza della nostra burocrazia e l'invalicabile gerarchia delle istituzioni del nostro Paese colpiscano ancora: se succede come le trascrizioni dei matrimoni dei gay, con comuni, ministeri, prefetti, TAR Lazio, tribunali che si danno addosso (a cui tra breve si aggiungeranno Consiglio di Stato, Corte dei Conti, CNEL e garante delle comunicazioni...), siamo a cavallo per una decina d'anni almeno :)

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3- ma non è vero che le regioni non possono esentare.....e il bollo delle auto a GPL/metano? Mica è legge nazionale!

Imho l'inghippo (che aveva ingannato anche me a suo tempo) è che tutto ciò che riguarda il bollo auto NON è materia di competenza esclusiva regionale; viene solo demandata alle regioni la competenza esecutiva, cioè quella che riguarda riscossione, rimborsi e contenziosi.

In realtà non è nemmeno materia di legislazione concorrente, altrimenti una legge regionale potrebbe legittimamente introdurre un regime proprio pur dovendo rispettare i principi fondamentali disposti a livello centrale.

Cioè, se il novellato art. 63 avesse detto "l'esenzione si applica solo per i veicoli trentennali. Alle regioni è attribuita la facoltà di stabilire, con legge regionale, eventuali riduzioni per i veicoli da 20 a 29 anni in possesso di caratteristiche x, y, z", allora le regioni avrebbero un fondamento per legiferare. Ma la nuova norma di fatto preclude questa possibilità sopprimendo l'esenzione per i non trentennali. Qualsiasi norma regionale che continui a prevederla, contrasterebbe con questa nuova norma statale e, indirettamente, con la Costituzione.

Questo credo di aver capito.

Per la questione GPL/metano onestamente non so approfondire, ma imho o in qualche riferimento normativo è previsto che le regioni possano muoversi entro margini di autonomia maggiori, oppure discipline regionali che restringono a piacimento la gamma dei soggetti tassabili OLTRE quanto previsto dallo Stato dovrebbero essere dichiarate illegittime.

Poi è vero che, alla fine di tutto 'sto discorso, qua da noi lo Stato e le regioni denunciano reciproche violazioni ogniqualvolta fa loro comodo: vi sono episodi di leggi regionali vissute in vigore anche se facilmente denunciabili, quindi non mi stupirei se si innestasse una prassi aumm' aumm' pure qua... :)

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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C'è da aggiungere che anche prima della novella dell'art. 63 le singole regioni adottavano criteri diversi: ad esempio in Veneto le agevolazioni erano subordinate all'attestato ASI, mentre in Umbria non ce n'era bisogno, e in Toscana se non erro gli importi da corrispondere erano diversi da tutte le altre regioni.

Stando così le cose, viene meno per incoerenza il discorso sulle regioni come mere esattrici del tributo, dal momento che tutta la relativa disciplina (dagli importi ai presupposti per l'applicazione delle esenzioni) avrebbe dovuto essere necessariamente uniforme su tutto il territorio italiano.

Per come la vedo le Regioni hanno cercato di far leva proprio su questa porzione di autonomia decisionale, implicitamente riconosciuta loro fino a ieri, o meglio, su questa antinomia, e che il loro interesse adesso sia quello di cercare di forzare la crepa a loro favore.

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c'è un articolo su auto in merito. Che fa le stesse considerazioni che ho fatto io (e altri qui).

Confermano che hanno prorogato i termini...forse prendono tempo per decidersi definitivamente.

io non capisco perchè devo pagarmi bollo e assicurazione pieni solo perchè sono nato e vivo in umbria

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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C'è da aggiungere che anche prima della novella dell'art. 63 le singole regioni adottavano criteri diversi: ad esempio in Veneto le agevolazioni erano subordinate all'attestato ASI, mentre in Umbria non ce n'era bisogno, e in Toscana se non erro gli importi da corrispondere erano diversi da tutte le altre regioni.

Stando così le cose, viene meno per incoerenza il discorso sulle regioni come mere esattrici del tributo, dal momento che tutta la relativa disciplina (dagli importi ai presupposti per l'applicazione delle esenzioni) avrebbe dovuto essere necessariamente uniforme su tutto il territorio italiano.

Per come la vedo le Regioni hanno cercato di far leva proprio su questa porzione di autonomia decisionale, implicitamente riconosciuta loro fino a ieri, o meglio, su questa antinomia, e che il loro interesse adesso sia quello di cercare di forzare la crepa a loro favore.

Sì, in un mondo più bello le regioni rispetterebbero sempre i margini di autonomia loro assegnati e le decisioni illegittime sarebbero sanzionate (sempre, non solo quando ci si sveglia). Ma in mondo più bello lo Stato non avrebbe approvato un regime più sensato, e non questo provvedimento-patacca per tutelare il collezionismo storico. :):mrgreen:

Sulla questione della documentazione ASI imho più che il riparto di competenze è da tirare in ballo proprio come era stata scritto l'art. 63, che lasciava ampi margini di ambiguità su cosa effettivamente fosse necessario ottenere e dimostrare di avere. Diciamo che non era scritto meglio del nuovo, ma che questo è scritto pure peggio :lol: almeno per le intenzioni e il ragionamento che ci stanno sotto.

Poi sì, son d'accordo... oggi ci troviamo poteri dello Stato che - consapevolmente o meno - cercano di far leva su propri comportamenti irregolari. :roll:

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

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Forse più che irregolari tout-court, direi "praeter legem". Nel senso che le ambiguità e le lacune sono nella disciplina stessa, sicché poi è nella natura dell'ente applicare la norma nel senso più conveniente, o quantomeno nel modo che le garantisce la maggiore autonomia decisionale.

C'è da dire che quello che doveva essere un giro di vite del Governo, è stato, come hai giustamente sottolineato, ancora peggiore del vulnus per mille motivi: vuoi perché doveva in primo luogo fare chiarezza, e non l'ha fatta (le conseguenze le stiamo vedendo ora), e poi per la discutibilissima modalità adottata: va bene abrogare un articolo, ma garantendo sempre quella irretroattività fondamentale nel rapporto tra Stato e cittadino, e ancora di più fra Stato e contribuente. Il riferimento è ovviamente ai veicoli che al 31/12/2014 erano già riconosciuti storici, e godevano già delle esenzioni.

Se non altro perché un collezionista, specie se ha tante auto, ha effettuato una scelta a monte, che tiene conto anche degli oneri fiscali. Un conto è aumentargli l'importo da 28 a 100 euro. Ben altro conto trasformagli una tassa di circolazione forfettaria in un bollo auto vero e proprio, calcolato soltanto sulla potenza e sulle emissioni inquinanti, rinnegando il riconoscimento ai fini fiscali dell'interesse collezionistico che poteva anche essere stato il presupposto della sua scelta, e causandogli nel migliore dei casi un esborso più che decuplicato, nel peggiore dei casi problemi economici.

D'altronde, se il nostro legislatore non è aduso a queste semplici considerazioni per quanto riguarda il patrimonio immobiliare dei cittadini, la casa dove abitano, magari acquistata con fatica o ereditata, e ci ritroviamo con una pressione fiscale sulla casa triplicata in quattro anni, difficile possa farlo per le auto storiche... :roll:

Modificato da Yakamoz

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Quell'articolo mi pare ad alta probabilità di pataccata. Per tre motivi

1- il sunto è scritto in italiano da terza media (e manco bravo), non linguaggio da G.U. Contiene anche errori...

2- da una rapida ricerca sulla gazzetta ufficiale menzionata non salta fuori nessuno degli elementi riconducibili a quell'estratto.

3- ma non è vero che le regioni non possono esentare.....e il bollo delle auto a GPL/metano? Mica è legge nazionale!

Idem...tra le altre cose, in una pagina paragonabile a Novella 2000. So per certo che nelle regioni dove sono state mantenute non gli hanno fatto problemi di alcun tipo. E non c'è traccia di roba simile nei siti attendibili. È certo che si vorrà trovare una soluzione definitiva per tutti nei prossimi mesi, quindi non è affatto finita: ma sono i classici articoli per creare inutili allarmismi, tipo lo stop alle euro 0 nel 2019.

......se la Regione non se ne sbatte a tempo debito di quelle porcherie che chiamano strade lascio le macchinette con touch grattascroto agli altri, il mio prossimo acquisto si chiamerà Panda 1000 4x4, Suzuki SJ413, Vitara JLX o Terrano II 2.7 TDI......

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  • 2 settimane fa...

......se la Regione non se ne sbatte a tempo debito di quelle porcherie che chiamano strade lascio le macchinette con touch grattascroto agli altri, il mio prossimo acquisto si chiamerà Panda 1000 4x4, Suzuki SJ413, Vitara JLX o Terrano II 2.7 TDI......

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