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Inviato (modificato)
  On 24/01/2017 at 16:06, stev66 scrive:

Suggerirei di farci ibernare e mandare nello spazio ( ma non sulla Botany Bay ( cit. )  )  :lol:

 

così vedremo il mondo alla Star Trek ( io farò domanda  per entrare nella Flotta Stellare : se ci sta il Tenente Murdock il pazzo :) ci posso stare anch'io )

 

Detto questo,  ho letto che anche in Francia si comincia a parlare di reddito di cittadinanza e superamento del lavoro come perno centrale della vita.

e considerando che noi Italiani copiamo sempre Oltralpe....

 

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leggo, leggo.

 

Steve , non siamo pronti. Nel tuo piccolo fai la guerra alla differenziata (la raccolta :mrgreen:>:)) e fai parte del percentile migliore come rateo civico/culturale.

 

Non siamo pronti per nulla. dai miei nipoti potenziali in avanti. se non succedono catastrofi.

Modificato da Matteo B.
Inviato
  On 24/01/2017 at 16:12, Matteo B. scrive:

 

beh, insomma. le Guerre europee le hanno sempre iniziate paesi meno democratici di altri.

 

si ho capito cosa intendi.  de facto hai ragione, ma la gente ragiona con la pancia e col sistema "qui e adesso".

 

Se sta male perchè un polacco lavora per nulla e lui o si adatta o si attacca vota Brexit. nel lungo sbaglia, ma lui nel breve sta male. non so se sono stato chiaro.

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Le Guerre europee di base sono sempre iniziate per interesse meramente economico/territoriale. Come tutte le guerre di questo mondo. Non è questione di forma di governo adottata. L'unica cosa che frena lo stato democratico all'entrata in guerra è l'opinione pubblica, alla quale si deve render conto. Ma il modo di "entrare" in guerra lo si trova lo stesso (Cfr. Land and Lease Act).

 

sul resto, se non vogliamo chiamarla ignoranza, chiamiamola mancanza di lungimiranza. Che letteralmente non ti porta tanto lontano.

 

Inviato
  On 24/01/2017 at 16:14, vince-991 scrive:

a me il concetto di reddito di cittadinanza portato in Italia fa accapponare la pelle perche' penso al figlio dei miei vicini di casa che passa le sue giornate tra divano e letto alla tenera eta' di ventisei anni. Mai mosso una paglia dal diploma... L'idea che possa percepire anche un reddito mi fa salire anche la pressione...

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Non vorrei sbagliarmi, ma l'Australia (e in misura minore la Germania) aveva provato qualcosa di simile in tempi di vacche grasse (primi anni '80), con un sussidio di disoccupazione che non aveva grossi vincoli.

Da solo non bastava per una vita dignitosa, ma sommandolo a quello di 3-4 persone ne veniva fuori il reddito di una famiglia con uno stipendio normale da operaio.

Il risultato furono disoccupati di mestiere, che si mettevano in 4, affittavano una appartamento e vivevano mettendo insieme i sussidi, senza lavorare.

Bastava rifiutare sistematicamente le offerte di lavoro, oppure accettarle, passarci un periodo minimo e poi licenziarsi per tornare disoccupati.

In pratica si sono accorti che stavano allevando una generazione di nullafacenti.

 

Inviato
  On 24/01/2017 at 16:18, cliffemall scrive:

Le Guerre europee di base sono sempre iniziate per interesse meramente economico/territoriale. Come tutte le guerre di questo mondo. Non è questione di forma di governo adottata. L'unica cosa che frena lo stato democratico all'entrata in guerra è l'opinione pubblica, alla quale si deve render conto. Ma il modo di "entrare" in guerra lo si trova lo stesso (Cfr. Land and Lease Act).

 

sul resto, se non vogliamo chiamarla ignoranza, chiamiamola mancanza di lungimiranza. Che letteralmente non ti porta tanto lontano.

 

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adesso ci sono interessi economici divergenti ma almeno tra alcuni europei + Stati avanzati extraeuropei si cerca di mettersi d'accordo senza le armi. questo è un grossissimo passo in avanti. di fatto comunque ammetti che con una democrazia il rischio guerra si allontana (non si annulla ma si allontana).

 

non ti porta tanto lontano, ma finora siamo andati avanti più o meno così (parlo di voto).

 

si vota sui "qui e adesso". non puoi smentirlo.

Inviato

"Le democrazie non si fanno guerre, ma dispetti" ( cit. )

 

Detto da un uomo che a mio parere per democrazia intendeva democrazia anglosassone, ma tant'è.

Una guerra tra democrazie vere , in pratica non l'abbiamo mai vista .

 

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Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato
  On 24/01/2017 at 16:21, Matteo B. scrive:

 

adesso ci sono interessi economici divergenti ma almeno tra alcuni europei + Stati avanzati extraeuropei si cerca di mettersi d'accordo senza le armi. questo è un grossissimo passo in avanti. di fatto comunque ammetti che con una democrazia il rischio guerra si allontana (non si annulla ma si allontana).

 

non ti porta tanto lontano, ma finora siamo andati avanti più o meno così (parlo di voto).

 

si vota sui "qui e adesso". non puoi smentirlo.

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Non è questione di smentire o meno, è questione di serietà del singolo popolo e di chi si sceglie come rappresentanti.

Ora, possiamo dire tutto il male che vogliamo di Merkel e crucchi in genere, ma quello che fecero nel 2005 (mettendolo per iscritto), è una lezione che noi italiani dovremmo IMHO imparare a memoria.

 

 

 

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Inviato (modificato)
  On 24/01/2017 at 16:29, cliffemall scrive:

Non è questione di smentire o meno, è questione di serietà del singolo popolo e di chi si sceglie come rappresentanti.

Ora, possiamo dire tutto il male che vogliamo di Merkel e crucchi in genere, ma quello che fecero nel 2005 (mettendolo per iscritto), è una lezione che noi italiani dovremmo IMHO imparare a memoria.

 

 

 

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ma infatti il primo problema sono i popoli.

 

fai votare agli italiani le cose che  a suo tempo hanno introdotto in Germania. 

 

ti vengono a prendere sottocasa con torce e forconi.

 

sono d'accordo con te che tendenzialmente i tedeschi sono un pò meno "qui e adesso" di noi (sicuramente) greci (molto sicuramente) e inglesi (abbastanza sicuramente, vedasi referendum)

Modificato da Matteo B.
Inviato
  On 24/01/2017 at 16:48, Matteo B. scrive:

 

ma infatti il primo problema sono i popoli.

 

fai votare agli italiani le cose che  a suo tempo hanno introdotto in Germania. 

 

ti vengono a prendere sottocasa con torce e forconi.

 

sono d'accordo con te che tendenzialmente i tedeschi sono un pò meno "qui e adesso" di noi (sicuramente) greci (molto sicuramente) e inglesi (abbastanza sicuramente, vedasi referendum)

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E allora possiamo convenire sul fatto che il problema non è l'Europa unita ovvero, come tanti ci vogliono far credere, un'entità astratta che complotta per il male delle persone.

 

Posto che, ripeto ancora una volta, abbia bisogno di essere profondamente riformata. Ma questo è un altro discorso.

Inviato (modificato)
  On 24/01/2017 at 17:00, cliffemall scrive:

E allora possiamo convenire sul fatto che il problema non è l'Europa unita ovvero, come tanti ci vogliono far credere, un'entità astratta che complotta per il male delle persone.

 

Posto che, ripeto ancora una volta, abbia bisogno di essere profondamente riformata. Ma questo è un altro discorso.

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e va bene.

 

ma al popolo bue non riesci a fargliela capire, soprattutto se tutti i giorni soffre perchè ha problemi economici.

 

non è che sono ignoranti e non lungimiranti (si, lo sono, ma ti risponderebbero che a loro non frega nulla, e che loro stanno male ADESSO).

 

In Italia sulla poca lungimiranza, sul risultato elettorale a breve, sulla politica che si incarica di distribuire prebende firmando pagherò che pagheranno altri ci ha costruito l'enorme debito pubblico che a tutt'oggi fingiamo non esista.

 

un "qui e adesso" durato 40 anni. nessuna capacità (o meglio ,non frega a nessuno) di pensare 30 anni avanti.

 

 

 

Modificato da Matteo B.
  • Mi Piace 1
Inviato
  On 24/01/2017 at 17:04, Matteo B. scrive:

 

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  On 24/01/2017 at 17:04, Matteo B. scrive:

 

e va bene.

 

ma al popolo bue non riesci a fargliela capire, soprattutto se tutti i giorni soffre perchè ha problemi economici.

 

non è che sono ignoranti e non lungimiranti (si, lo sono, ma ti risponderebbero che a loro non frega nulla, e che loro stanno male ADESSO).

 

In Italia sulla poca lungimiranza, sul risultato elettorale a breve, sulla politica che si incarica di distribuire prebende firmando pagherò che pagheranno altri ci ha costruito l'enorme debito pubblico che a tutt'oggi fingiamo non esista.

 

un "qui e adesso" durato 40 anni. nessuna capacità (o meglio ,non frega a nessuno) di pensare 30 anni avanti.

 

 

 

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Potrei incorniciarlo tanto sono d'accordo. Aggiungendo però che dare la colpa all'Europa (o a qualunque intervento "esterno") da parte di chi "non mangio oggi, fottesega del domani" non risolve il problema, lo aggrava.

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