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Scelte strategiche gruppo Stellantis NV


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2 minuti fa, STEVEC scrive:

How long has it been since Francois became the CEO of DS? Dont remember an announcement

https://www.stellantis.com/content/dam/stellantis-corporate/group/governance/top_executive_team/bio-management/en/olivier_francois_en.pdf

 

Since July 2023.

  • Grazie! 1

Nell'automotive nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si ricarrozza.

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STELLANTIS: REPLICA A MELONI, IN 2023 PRODOTTI IN ITALIA OLTRE 752 MILA VEICOLI

24/01/2024 18:38

MILANO (MF-NW)--Continua il botta e risposta tra Stellantis e l'esecutivo. La casa italo-francese replica alle dichiarazioni della premier Giorgia Meloni affermando che l'anno scorso sono stati prodotti negli stabilimenti italiani oltre 752 mila veicoli (auto + veicoli commerciali), in crescita del 9,6% rispetto al 2022. Di questi, sottolinea un portavoce di Stellantis Italia, il 63% (oltre 474 mila) sono stati esportati all'estero, contribuendo cosi' alla bilancia commerciale italiana. Nel dettaglio, con oltre 85 mila unita' prodotte, Mirafiori ha un avuto un export pari al 93%, Cassino del 75% (su circa 48.800 vetture prodotte), Pomigliano del 41% (su circa 215 mila), Modena del 92% (su circa 1.240), Atessa dell'85% (su circa 230 mila) e Melfi del 53% (su oltre 170.120). Stellantis, ribadisce il portavoce, e' fortemente impegnata in Italia e lo ha fatto negli ultimi anni. L'azienda ha investito diversi miliardi di euro nelle attivita' italiane per nuovi prodotti e siti produttivi. Nei progetti della casa, Melfi diventera' il centro di produzione di auto elettriche di medie dimensioni (STLA Medium), Cassino si specializzera' nel segmento delle auto elettriche di grandi dimensioni (STLA Large). Termoli, invece, e' impegnata in una fondamentale riconversione: dalla produzione di motori termici a una gigafactory europea Acc, grazie a un investimento da 2,1 miliardi di euro. Ancora, Pratola Serra rafforzera' la sua capacita' di fornire il motore B2.2 per coprire il fabbisogno totale di Stellantis, Pomigliano ha visto l'arrivo di un prodotto particolarmente competitivo come l'Alfa Romeo Tonale e la Dodge Hornet per il mercato statunitense e la Panda continua a essere un modello vincente, soprattutto grazie alla versione ibrida. Atessa, dove proprio ieri si e' recato l'ad Carlos Tavares, produce la maggior parte dei grandi Van (per Fiat Professional, Citroen, Peugeot Opel, Vauxhall e Toyota), sui quali il gruppo e' leader in Ue. Atessa e' il piu' grande sito al mondo per la fornitura del segmento Camping car, ricordano dalla societa', dove il marchio Fiat e' tra i leader con una quota di mercato del 30% in Europa (2023). Modena poi produce la MC20 e quest'anno lo stabilimento si ampliera' con un nuovo reparto di verniciatura chiamato 'FuoriSerie', dedicato alla personalizzazione dei modelli del Tridente. Cento ha un'importante business unit dedicata alla produzione di motori industriali e marini. E infine a Torino l'impianto Mirafiori produzione di 500e (FIAT e Abarth), Maserati Levante, GranTurismo e GranCabrio, oltre a ospitare il Battery Technology Center, The Circular Economy Hub, lo stabilimento eDCT per la produzione di trasmissioni elettriche, grazie alla joint venture con Punch Powertrain. Il nuovo impianto sara' operativo quest'anno. bem (fine) MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it

 
 
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Risposta un po’ fuori tema … il governo , il personale delle fabbriche e noi poveri clienti vorremmo sapere perché non producono in Italia più auto che si vendono in Italia … invece per il marchio Fiat si prospetta tutto all’estero tranne una 500E che nessuno compra (di fatti tutta la produzione e’ esportata o quasi).

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Exor verso il 23% dei diritti di voto

Exor è stata infatti la più lesta a iscrivere le sue azioni nel registro apposito e così a metà gennaio i suoi diritti di voto in Stellantis sono saliti al 25,9% a fronte di una partecipazione ordinaria del 14,9% (aumentata anch’essa rispetto al 14,4% originario per via dei buyback operati da Stellantis). Il peso in assemblea della holding degli Agnelli-Elkann dovrebbe però scendere lievemente quando gli altri due azionisti, Peugeot e Bpifrance, otterranno anch’essi il potenziamento delle loro quote in Stellantis. Stando ad alcune simulazioni, in ogni caso, i diritti di voto di Exor non dovrebbero scendere al di sotto del 23%.

Il peso di Peugeot e dello Stato francese

Applicando le medesime proporzioni di Exor agli altri soci, nei prossimi giorni Peugeot Invest, la holding dell’omonima famiglia francese, dovrebbe ottenere oltre l’11% dei diritti di voto in Stellantis, mentre Bpifrance, braccio di investimento del governo di Parigi, dovrebbe attestarsi intorno al 10%. Nel complesso, così, i tre grandi azionisti arriverebbero a superare il 44% delle preferenze in assemblea. Marciando compatti, quindi, Exor, Peugeot Invest e Bpifrance saranno in grado di assumere in totale autonomia tutte le decisioni determinanti per il futuro di Stellantis: vertici societari, politiche dei dividendi e probabilmente anche operazioni straordinarie come fusioni e acquisizioni.

https://www.corriere.it/economia/finanza/24_gennaio_25/stellantis-chi-controlla-exor-peugeot-stato-francese-oltre-40percento-diritti-voto-696d6e3a-baf3-11ee-b7b2-b15b34fba278.shtml

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45 minuti fa, Marco1975 scrive:

il governo , il personale delle fabbriche e noi poveri clienti vorremmo sapere perché non producono in Italia più auto che si vendono in Italia

 

I suddetti potrebbero domandarsi perché, oltre a non produrre in Italia, nessuna azienda del settore abbia interesse a produrre sul nostro territorio.

 

Chiaro che da italiano la cosa "secchi" anche a me, ma dobbiamo ricordarci che le aziende non sono onlus e vanno a produrre dove costa meno o comunque dove hanno la maggiore convenienza.

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My cars...

Autobianchi Y10 1.1 i.e. (1992) - Fiat Bravo 1.4 T-Jet Emotion (2008) - Fiat 500 1.2 Lounge (2017) - Alfa Romeo Mito 1.4 TB GPL Super (2017)

 

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10 minuti fa, Pandino scrive:

Chiaro che da italiano la cosa "secchi" anche a me, ma dobbiamo ricordarci che le aziende non sono onlus e vanno a produrre dove costa meno o comunque dove hanno la maggiore convenienza.

Non è solo questione di soldi perché gli stipendi italiani sono pure abbastanza bassi (anche se fatto il conto del lordo "reale" inclusivo di tutti i contributi lo sono meno di quanto vogliano far credere); ci sono anche e soprattutto problemi di burocrazia e di giustizia lenta.

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Costo del lavoro alto e stipendi netti bassi...e poi ci si chiede come mai non si producano in Italia auto per gli italiani?

(posto che trovo tutto questo discorso di una stucchevolezza indicibile, ancora nel 2024 a ragionare solo all'interno del nostro orticello...)

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20 minuti fa, parish scrive:

Costo del lavoro alto e stipendi netti bassi...e poi ci si chiede come mai non si producano in Italia auto per gli italiani?

(posto che trovo tutto questo discorso di una stucchevolezza indicibile, ancora nel 2024 a ragionare solo all'interno del nostro orticello...)

 

Ragionano tutti nell'interesse del proprio paese, soprattuto la Francia e la Germania, pertanto anche l'Italia deve ragionare nel suo interesse ossia mantenere ed espandere la sua filiera dell'auto che con l'indotto vale l'8% del PIL.

Se Stellantis non riporta la produzione su valori decenti di almeno 15anni fa, con più di 1 milione di auto + i veicoli commerciali, ossia produrre 1 modello di auto ad alto volume oltre gli attuali, allora che il governo apra a fabbriche Cinesi con tutto ciò che questo comporterebbe...

Gli esecutivi precedenti sono tutti responsabili per non aver attivato il golden power ne essere entrati nell'azionariato di Stellantis con un 6,5% come la Francia, unica mossa utile.

Non vorrei più sentire schiocchezze come ragionare in modo europeo che significa fare gli interessi esclusivi delle imprese di Francia e Germania.

 

Abbiamo visto tutti come Macron ha bloccato l'acquisizione di Renault (nonostante il management favorevole) da parte di FCA, e poi imposto una fusione dove PSA ha 6 membri del CDA su 11 compreso l'AD e non venitemi a citare la ripartizione delle azioni 50,4 a 49,6%, ne che l'AD è indipendente....le azioni della Francia si contano e si pesano negli investimenti....

Adesso la lettera ai fornitori italiani che li invita a investire in Marocco è solo la goccia che fa traboccare il vaso....e poi la Panda che faranno in Serbia....e che succederà quando andrà in pensione la Panda di Pomigliano?

e il duo 500X - Renagade? pensate davvero che 2 DS dalle forme eccentriche e 1 media Lancia (dopo 20 anni di tomba) che si annunciano stile carrofunebre possano vendere più di 30/40 mila auto tutte e 3 insieme? o il polo a Mirafiori dello sfasciacarrozze?

Ma Tavares chi vuole prendere in giro con gli incentivi....9000 euro di incentivi per l'elettrico e la 500E non vende uguale in Italia....ma chi se la compra una utilitaria a 33mila euro.

Serve una new Punto + Suv B da produrre a Mirafiori, un motore ibrido sulla 500E da produrre qui al posto del modello vecchio, una segmento C Tipo Giulietta/Tipo da produrre qui in Italia.

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