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Fiat-PSA: fusione in arrivo?


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Perdonami, ma questa non è proprio una buona logica..........

inoltre fino a 10 anni fa non era neanche obbligatorio l'insegnamento della lingua inglese nelle scuole...

se vuoi ne parliamo altrove per non inquinare il thread , ma non comprendo il senso di vietare il post di articoli in inglese o di obbligare il poster che lo fa in modo disinteressato a doverli tradurre. Tra l' altro credo che tradurre spesso forvii nell' interpretazione e spesso snaturi il senso di certe sfumature. Ma è una mia opinione nulla di piu

Vendo treno di gomme Continental EcoContact5 215-66-17 battistrada 100% (3 km percorsi)

 

https://www.subito.it/accessori-auto/gomme-pneumatici-215-55-17-pari-al-nuovo-100-torino-222783092.htm

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se vuoi ne parliamo altrove per non inquinare il thread , ma non comprendo il senso di vietare il post di articoli in inglese o di obbligare il poster che lo fa in modo disinteressato a doverli tradurre. Tra l' altro credo che tradurre spesso forvii nell' interpretazione e spesso snaturi il senso di certe sfumature. Ma è una mia opinione nulla di piu

adesso apro un topic apposito.....

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mah..mi sembra improbabile al momento. gamme troppo simili e rischi troppo forti di sovrapposizione.

La sovrapposizione è un punto di forza quando vuoi fare economie di scala.

Loro non voglio espandersi, ma ridurre i costi.

E cosa c'è di meglio che fare GPunto-207-C3 con lo stesso pianale?

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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La sovrapposizione è un punto di forza quando vuoi fare economie di scala.

Loro non voglio espandersi, ma ridurre i costi.

E cosa c'è di meglio che fare GPunto-207-C3 con lo stesso pianale?

ma per fare GPunto-207-C3 sullo stesso pianale non è obbligatorio fondersi ;)

In ogni caso ora conviene loro rimandare a dopo aprile qualsiasi decisione così radicale: senza gli americani sarebbe stato equo accettare un 45% della nuova relativa società, con l'apporto americano invece i pesi e le misure sono decisamente da ribaltare.:redd

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ma per fare GPunto-207-C3 sullo stesso pianale non è obbligatorio fondersi ;)

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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signori, per quanto mi faccia piacere vedere Chrysler in mano a Fiat (se mai si fará), devo ricordare che Chrysler é una casa altamente deficitaria con prodotti completamente diversi da quelli Fiat, che ha accordi in essere con concorrenti di FGA, e una lunga lista di ecc.

L'accordo con Chrysler sará si un accordo che porti FGA a produrre piú auto (qualcuno diceva 2,4mln FGA e 2mln Chrysler), ma non a fare grandissime economie di scala.

Chrysler non fará mai auto del segmento B-C (soprattutto il primo che é il pezzo forte di FGA, correggetemi se sbaglio), perché il suo primo (e quasi unico fino ad ora) mercato é l'America, e per quanto si tenda al downsizing non si va oltre certi limiti.

Neppure a me piace l'idea di una fusione 45-55% tra FGA e PSA, ma bisogna ammettere che é piú che possibile che questo sia l'unico modo di essere competitivi e di avere un futuro roseo.

PSA opera in mercati dove FGA non é presente, hanno prodotti simili e sovrapponibili vero, ma é anche vero che potrebbero da sole prendersi il 50% del mercato in certi segmenti.

Io avrei preferito un'accordo o una "fusione" (non esattamente) con BMW, ma questo solo perché sono un "pippaiolo" e voglio rivedere Alfa a TP, ed anche in quest'ipotesi, chi ci dice che le cose andrebbero veramente come noi vogliamo?

Comunque chi vivrá vedrá...

A proposito, avrei preferito una fusione al 70-30% con VW magari o comunque con qualche costruttore che habbia le capacitá di ricreare le nostre marche "premium", giassia per immagine o per virtú, ma non sa da fare...

Modificato da Regazzoni
--- uniti i messaggi ---
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  • 1 mese fa...

13 marzo 2009

Fiat, ecco il «piano Eiffel» per l'alleanza con Peugeot

Il Lingotto stringe sulle alleanze: messa a punto con Parigi e Mediobanca un'ipotesi di fusione che si confronterà con le altre soluzioni

Più volte la voce di un accordo Fiat-Peugeot ha scosso i mercati. E altrettante volte Torino e Parigi hanno fatto circolare cortesi smentite. Lo stesso amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, quando affronta il tema alleanze si trincera dietro una frase che lascia aperta una miriade di opzioni: «Tutti parlano con tutti». D'altra parte, la situazione generale certo non facilita la definizione di un progetto chiaro di aggregazione. La volatilità delle Borse, la scarsa e incerta visibilità sul futuro imminente del mercato auto e la difficoltà nel trovare strumenti concreti di valutazione che rendano meno vincolante il parere del mercato, ha imposto una generale prudenza.

Ora, però, Fiat ha messo almeno due punti fermi. Ha ottenuto gli incentivi per l'auto e sta procedendo a passi spediti verso l'accordo con Chrysler che la riporterà in America. Un contesto, questo, che ha permesso a Marchionne di riprendere nuovamente in mano il dossier degli accordi strategici in Europa. E così, con il supporto-chiave di Mediobanca, si è riaperto il dossier «Eiffel», come viene chiamato scherzosamente in ambienti finanziari francesi. Secondo quanto risulta a Il Sole 24 Ore, infatti, un piano di fusione con Psa Peugeot Citroën sarebbe già stato abbozzato con l'assistenza di Mediobanca e di un consulente strategico e Marchionne starebbe valutando se e quando presentarlo in consiglio. Con il gruppo francese, del resto, Fiat ha in piedi un accordo nel settore dei veicoli commerciali che dura da diversi anni e i cui frutti sono tangibili sia in termini di sinergie sia di quote di mercato.

Ma su quali basi si potrebbe sviluppare la nuova intesa? Il progetto sul quale si starebbe lavorando, secondo quanto riferito da alcuni fonti finanziarie, partirebbe dal presupposto di mantenere inalterata la struttura produttiva in Italia in modo da salvaguardare l'occupazione in questo momento difficile per l'industria. I francesi sopporterebbero il costo occupazionale della fusione, ma prenderebbero in cambio il quartier generale: la sede del colosso risultante dall'operazione sarebbe infatti a Parigi, con Marchionne però alla guida operativa del nuovo gruppo.

Sui termini finanziari, invece, c'è ancora il top secret. Non a caso nessuna comunicazione è stata portata nel consiglio di amministrazione Fiat. L'ipotesi più probabile, tuttavia, è che vi sia un'integrazione tra l'attività auto di Fiat e quella di Psa. Sul come ciò possa avvenire, il mercato si è esercitato in più occasioni diffondendo analisi dettagliate.

Una di queste portava la firma di Ubs, banca svizzera di cui Marchionne è vice presidente non esecutivo. Nel dettaglio, lo studio prevedeva che il Lingotto scambiasse il business dell'auto, che rappresenta un 45% circa del fatturato di gruppo, con una quota consistente nella nuova realtà. Secondo alcune stime, allo stato Fiat Auto, controllata al 100% da Torino, può valere tra i 2,5 e i 3 miliardi contro i 3,47 miliardi della capitalizzazione di Psa ai prezzi di ieri. Psa è a sua volta controllata con il 30,22% dalla famiglia Peugeot che vanta però il 45% dei diritti di voto, il che impedisce che si possa realizzare qualsiasi manovra ostile nei confronti della società francese. A questi prezzi, è dunque ipotizzabile che Fiat diventi azionista con una quota compresa tra il 41 e il 45% circa di una realtà che oggi può essere valutata tra i 6 e i 6,5 miliardi e partecipata dalla famiglia Peugeot con un pacchetto variabile tra il 16,2% e il 17,8%. Da superare, ovviamente lo scoglio dei diritti di voto. La famiglia Peugeot potrebbe cercare di spuntare una gestione equilibrata del nuovo gruppo auto.

Lo schema finanziario, in ogni caso, è legato a doppio filo con la valutazione che verrà fatta degli asset che in ultimo si deciderà di far confluire nell'accordo. Come sottolineava a suo tempo Ubs, questo progetto avrebbe diversi pregi sul piano industriale compreso quello di dare a Psa la possibilità di entrare nei segmenti di alto livello grazie ai marchi Alfa Romeo e Lancia. Anche sul fronte dei motori non vi sarebbero sovrapposizioni particolari, piuttosto in alcuni casi anche complementarietà. Non a caso qualche tempo fa il presidente di Psa Christian Streiff ha dichiarato che «ci sono discorsi positivi su nuovi motori e altri progetti con i nostri partner».

Fiat, ecco il «piano Eiffel» per l'alleanza con Peugeot - Il Sole 24 ORE

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