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Alfa Romeo - filosofia sul brand, sui modelli e sullo sviluppo


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Inviato (modificato)

Io penso che nel trentennio Fiat il periodo migliore per Alfa sia stato quello di 156/147. Vetture che pur partendo da una base Fiat, se ne distaccavano per molti particolari, con una bella visione di insieme e una gamma abbastanza completa.

Inoltre prezzi corretti per quella che e' l'immagine del marchio attuale.

Secondo me la crisi di inizio 2000 spezzo' le gambe a quella rinascita. 147 fu impoverita e sostituita da una Giulietta che non ha mai avuto lo stesso consenso di critica, 156 ristilizzata male, 159 sappiamo che travagli ha subito, Kamal non fu fatta.

Per me quella fu la sliding door per l'Alfa recente.

Serviva avere il coraggio di fare una Giulietta a tutti gli effetti premium, fare assolutamente Kamal allora e con quei soldi rifare bene la 156, non per forza a TP perche' si e' visto che non fa la differenza e che per Audi o Volvo non ci sono problemi senza TP.

 

Il piano di Marchionne e' stato giusto al momento sbagliato e soprattutto e' nato morto, ammazzato nella culla da quel "metto 5 miliardi, ma se non va posso tagliare subito i soldi ancora da investire". Ipse dixit, e infatti cosi' fu.

Dieselgate, ritardo su elettrificazione e nuove tecnologie e mancanza di gamma motori complete hanno fatto il resto, insieme alla rivalita' interna con Maserati.

Modificato da Dodicicilindri
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Inviato (modificato)
18 ore fa, stev66 scrive:

Diciamo che era Alfetta nell'immagine la concorrente di mb w123, pur essendo quest'ultima più grossa. Ovviamente in Italia.

 

che Alfetta fosse concorrente della W123 poteva giusto pensarlo un italiano petrolhead, diciamo ;)

 

al mio paese (paesello) di Alfetta ne ricordo un buon numero, e non erano certo viste come auto "da ricchi": i possessori erano artigiani, commercianti o piccoli quadri aziendali. gente benestante, ma che difficilmente avrebbe potuto permettersi una Mercedes (di W123 ce n'erano due in tutto il paese, ed apparteneva infatti a due tali che di soldi ne avevano davvero).

 

nota di colore: c'era un tizio - artigiano - che negli anni '80 aveva comprato un'Alfa 90. pochi anni dopo ne comprò una seconda, usata, stesso modello e colore, che smontò tutta e sistemò a pezzi in soffitta. temeva che Alfa fallisse e non voleva rimanere senza ricambi :)

Modificato da slego
  • Mi Piace 1
Inviato

Qui a Genova era un po' diverso . Alfetta era l'auto per esempio dei broker navali,  gente con soldi veri ( anche perché Alfetta 2.0 non la regalavano ) . E w123. 2.0 non costava molto di più . 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato
38 minuti fa, slego scrive:

 

...

 

nota di colore: c'era un tizio - artigiano - che negli anni '80 aveva comprato un'Alfa 90. pochi anni dopo ne comprò una seconda, usata, stesso modello e colore, che smontò tutta e sistemò a pezzi in soffitta. temeva che Alfa fallisse e non voleva rimanere senza ricambi :)

Se consideriamo quanto sia difficile oggi trovare i lamierati della 90. È stato abbastanza previdente. :-D  

Inviato
14 minuti fa, stev66 scrive:

Qui a Genova era un po' diverso . Alfetta era l'auto per esempio dei broker navali,  gente con soldi veri ( anche perché Alfetta 2.0 non la regalavano ) . E w123. 2.0 non costava molto di più . 

 

Secondo me non molto diverso dal profilo che oggi si può permettere una seg E, ovvero almeno 50k€..

Il problema è che ci siamo impoveriti noi mi sa..

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  • Tristezza! 2

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

Inviato
3 minuti fa, nucarote scrive:

Se consideriamo quanto sia difficile oggi trovare i lamierati della 90. È stato abbastanza previdente. :-D  

 

la sua era una Quadrifoglio Oro, quella col V6 2.5: pensa che questo qui c'aveva un Busso in soffitta ("in soffitta" per modo di dire, che portare un Busso in soffitta non è cosa semplice: aveva stoccato i pezzi nel suo capannone).

 

tra l'altro ho saputo che è deceduto da poco: conoscendo il tipo e sapendo quanto amasse la sua Alfona secondo me le due 90 (quella intera e quella smontata) sono ancora nel capannone.

 

 

  • Mi Piace 1
Inviato
3 ore fa, stev66 scrive:

Qui a Genova era un po' diverso . Alfetta era l'auto per esempio dei broker navali,  gente con soldi veri ( anche perché Alfetta 2.0 non la regalavano ) . E w123. 2.0 non costava molto di più . 

 

 

per quello che so nel nord italia di allora era proprio cosí, anzi é stato esattamente quando alfa/iri ha iniziato a non essere piú aggiornata che quella categoria di pubblico si é spostata su w123 che era invece un prodotto tutto nuovo

da quel momento, quindi ancora sotto controllo dell'iri é iniziato il travaso da alfa alla "tedescheria" in genere, completata poi negli 80 con la bmw che si é fatta trovare pronta ad occupare lo spazio sportivo che alfa via via lasciava

 

(comunque ho ancora da dire su come deve essere alfa nel futuro, quando ho tempo scrivo..)

Inviato

Praticamente Iri (ente ricostruzione nazionale=lo stato italiano) gestisce benissimo alfa romeo fino alla crisi petrolifera del 1973-75, al punto che nel 1975 l'alfa 33tt12 vince il campionato mondiale marche

 

poi anche a causa della crisi petrolifera stessa, si ferma tutto come se non ci fosse un domani, da quel momento fanno solo restyling o tentativi nelle auto piccole

 

MA... ecco cosa avviene invece di là dalle alpi: nonostante la crisi petrolifera escono modelli mercedes e bmw grandi e tutti nuovi nel 1976 e gli italiani non trovando piú alfa di medio-grossa cilindrata veramente nuove e competitive passano alle tedesche

cosa stava avvenendo in germania di cosí speciale? le loro nuove auto non erano certo lí solo per dare fastidio ad alfa ovviamente.. in effetti stavano uscendo i primi modelli frutto di un gigantesco piano industriale che puntava di fatto a conquistare il mondo intero con auto premium-lusso, al contrario in alfa si rifugiano in piccoli modelli: alfasud, sprint, arna con l'obiettivo di dare lavoro alle fabbriche del sud

 

voglio dire.. due piani che erano praticamente l'opposto uno dell'altro, una germania di nuovo imperiale che parte per conquistare il mondo da una parte, un'alfa che vuole dare un po' di lavoro in provincia di avellino dall'altra.. una bella differenza..(si dovrebbero cercare le responsabilità di questo dopo le dimissioni di Luraghi nel 1974)

 

quanto alla proprietà fiat pre-merchionne si fa in fretta a dire: auto incredibili e sensazionali nelle corse, le lancia da rally ma perfino la 131 abarth, le alfa nel dtm, e auto di serie realizzate con il minimo di investimento solo per il mercato interno, perché troppo piccole per l'estero

(poi vediamo il seguito)

 

 

Inviato
1 ora fa, shadow_line scrive:

Praticamente Iri (ente ricostruzione nazionale=lo stato italiano) gestisce benissimo alfa romeo fino alla crisi petrolifera del 1973-75, al punto che nel 1975 l'alfa 33tt12 vince il campionato mondiale marche

 

poi anche a causa della crisi petrolifera stessa, si ferma tutto come se non ci fosse un domani, da quel momento fanno solo restyling o tentativi nelle auto piccole

 

MA... ecco cosa avviene invece di là dalle alpi: nonostante la crisi petrolifera escono modelli mercedes e bmw grandi e tutti nuovi nel 1976 e gli italiani non trovando piú alfa di medio-grossa cilindrata veramente nuove e competitive passano alle tedesche

cosa stava avvenendo in germania di cosí speciale? le loro nuove auto non erano certo lí solo per dare fastidio ad alfa ovviamente.. in effetti stavano uscendo i primi modelli frutto di un gigantesco piano industriale che puntava di fatto a conquistare il mondo intero con auto premium-lusso, al contrario in alfa si rifugiano in piccoli modelli: alfasud, sprint, arna con l'obiettivo di dare lavoro alle fabbriche del sud

 

voglio dire.. due piani che erano praticamente l'opposto uno dell'altro, una germania di nuovo imperiale che parte per conquistare il mondo da una parte, un'alfa che vuole dare un po' di lavoro in provincia di avellino dall'altra.. una bella differenza..(si dovrebbero cercare le responsabilità di questo dopo le dimissioni di Luraghi nel 1974)

 

quanto alla proprietà fiat pre-merchionne si fa in fretta a dire: auto incredibili e sensazionali nelle corse, le lancia da rally ma perfino la 131 abarth, le alfa nel dtm, e auto di serie realizzate con il minimo di investimento solo per il mercato interno, perché troppo piccole per l'estero

(poi vediamo il seguito)

 

 

Ha smesso di fare utili da quando è entrata la politica. Quando falliva un'impresa dello stato, gli operai venivano mandata all'Alfa. Quando c'era bisogno di risorse, le prendevano dall'Alfa. Di conseguenza, dopo Alfasud e Alfetta, sono andati avanti a restiling. Restiling tutto sommato riusciti, avendo un buon margine di vantaggio sui concorrenti. Ovviamente con le generazioni di modelli successive il vantaggio è andato calando.

 

Il problema delle Alfa attuali è che fa parte della Fiat (FCA che dir si voglia). Purtroppo FCA ha una nomea di scarsa affidabilità, scarsa cura del dettaglio che purtroppo se l'è cercata negli anni scorsi. Nonostante siano migliorate di molto, chi spende i soldi non si fida più

Alfa Romeo GT 3.2 V6 - 2007

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