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Google Glass, tutta la verità: a cosa servono, come funzionano, quando arrivano, e...

Cresce l'attesa per gli straordinari occhiali GG. Noi vi anticipiamo tutti i segreti di questo nuovo gioiello ipertecnologico che vi permetterà di vedere la realtà con... occhi nuovi!

00_glass_638-365_resize.jpg?v=20130524155707I Google Glass dovrebbero arrivare sul mercato tra l'ultimo trimestre dell'anno e l'inizio del 2014ZOOM

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È iniziato il conto alla rovescia per l'arrivo sul mercato degli attesissimi Google Glass: ormai si parla sempre più insistentemente dell'ultimo trimestre dell'anno o l'inizio del 2014.

Google assapora già il successo della sua sfida più ambiziosa, forte di una presenza mediatica costante cui non nuoce nemmeno l'immancabile diatriba sulla perdita di privacy che provocherà la diffusione mondiale dei Glass. Si stima infatti che entro il 2016 saranno 9,4 milioni i clienti che indosseranno gli occhialini aumentati (anche grazie all’apertura di negozi al dettaglio dove acquistarli, a 1.500 dollari al paio).

Nel sito dedicato ai GGlass, la casa di Mountain View ha svelato tutti i dettagli dei suoi gioielli tecnologici, veri e propri personal computer a portata di occhi anziché di mani, che permetteranno di navigare sul web, scattare foto (invece del tasto basterà fare l'”occhiolino”) e girare video con le mani libere, utilizzando la voce o sfiorando la superficie touch. E anche di sperimentare la “realtà aumentata”, come vedere immagini reali arricchite da informazioni prese dalla Rete. Dai primi abbozzi, che partivano dalla semplice idea di agganciare uno smartphone agli occhiali, agli esemplari “XE” spediti agli sviluppatori per il collaudo definitivo, gli occhialini smart hanno già fatto tanta strada. Fino a diventare l'incarnazione del primo esemplare di quella che sarà la nuova frontiera: il “weareable computer”, la tecnologia dominante nel prossimo futuro.

I Google Glass avranno un display da 640x360 pixel, che farà vivere agli utenti la stessa esperienza di uno schermo HD da 25 pollici guardato da un paio di metri di distanza. Lo si vede un po' in alto, nel campo visivo dell'occhio destro. La leggibilità e la reattività sono molto buone e lo schermo è abbastanza luminoso.

Altra particolarità: gli speaker audio sono a conduzione ossea - il trasduttore è sull'asticella degli occhialini proprio dietro l'orecchio destro - quindi trasmettono il suono attraverso le ossa craniche lasciando libere le orecchie dagli auricolari. Il sistema non è nuovissimo - è già usato da alcune aziende come Panasonic e Motorola per le cuffie - ma certo trova nei Glass un'applicazione ottimale.

Anima degli occhialini a realtà aumentata è il software per il riconoscimento vocale che, abolendo per sempre l’uso della tastiera, li trasforma di fatto in un computer indossabile. Per Big G, i Glass devono diventare un apparecchio in cui è il comando vocale a farla da padrone: azionare applicazioni e avviare telefonate con il solo suono della voce diventa per Google l’obiettivo principale da portare a termine. Questo strumento, insieme alle applicazioni dedicate, permette ai GGlass di competere con il mondo degli smarthphone e di dialogare in wireless con gli stessi.

Big G garantisce per la batteria un'intera giornata di autonomia anche se alcune funzioni come “Hangout” (che permette, quando ci si sposta da un dispositivo a un altro, di trovare e riprendere immediatamente la conversazione, leggere in tempo reale messaggi e risposte. E anche di riaprire i vecchi Hangout per rivivere dialoghi, rivedere foto) e la registrazione video faranno consumare di più.

I Glass – che hanno una memoria interna da 16 Gb, con effettivi 12 Gb liberi - non dispongono di slot 3g ma utilizzano la connettività wi-fi e bluetooth. Il dispositivo è disponibile con MyGlass, app in grado di supportare la lettura di sms e delle informazioni Gps ma solo per Android 4.0.3 o successivo. Gli occhiali potranno connettersi a Internet attraverso wi-fi e dialogare con i cellulari attraverso bluetooth. Big G ha diffuso anche le linee guida per chi svilupperà app: non potranno contenere pubblicità e dovranno essere tutte gratis. La fotocamera da 5 mpx riprende anche video in HD a 720p.

Recentemente Google ha spedito i primi esemplari di Glass, destinati agli “esploratori” che, pagando, hanno potuto provarli in anteprima. Sono 2.000 i privilegiati che hanno ricevuto da Google il desiderato "pacco" marchiato "XE" (ovvero "Explorer" ) e hanno pubblicato sul web dettagliati filmati e foto degli occhialini aumentati. Dalle immagini si nota che una delle bacchette è più lunga dell'altra. È la parte degli occhiali dove ci sono i componenti elettronici che arriva un po' oltre l'orecchio. La soluzione del design provoca un leggero sbilanciamento, che non diventa un problema grazie alla leggerezza dei Google Glass, che pesano solo 43 grammi (senza gli accessori Shade e Shield, il primo per scurire le “lenti”, il secondo per proteggerle), poco più di un comune paio di occhiali da sole (meno di 40 gr).

Allo stato attuale non è possibile portare i Google Glass se già si ha un paio di occhiali correttivi, ma Google è già al lavoro per risolvere questo inconveniente e i Google Glass presto saranno compatibili con gli occhiali da vista.

E in attesa dei GG un concorrente di tutto rispetto è già sul mercato: proprio in questi giorni la Recon Instruments ha deciso infatti di presentare un dispositivo con alcune funzioni tipiche dei Google Glass, chiamato Recon Jet.

Anche i Recon per interfaccia e funzionalità sono simili a smartphone e tablet, ma sono indossabili come dei comuni occhiali. Come il device di Big G utilizzano il sistema operativo Android (versione 4.2.2) e integrano un processore dual-core, GPS, microfono, fotocamera HD, bluetooth e wi-fi. Hanno però un design massiccio e più vistoso rispetto a quello essenziale dei Google Glass e sono dotati di lenti scure, tipo occhiali da sole. Sono adatti soprattutto per gli sportivi – e qui le caratteristiche divergono dai GG - perché sono stati costruiti appositamente per un utilizzo in movimento, mentre si svolge qualunque tipo di attività fisica. I runner, per esempio, possono monitorare una serie di dati sulla loro performance (velocità, distanza percorsa, forza impiegata) tenendo d'occhio il il display sugli occhiali durante la marcia.

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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Io li vedo principalmente come evoluzione del navigatore.

Vorrei capire se li tieni molto tempo ad esempio per giocare

che cosa ti succede.

Io mi sentirei un po' tonto ad esempio farmi vedere con lo sguardo perso perchè in realtà sto leggendo il giornale

con i GGlass.

Credo però di non fare testo, io in metro sono rimasto l'unico a vedere la gente che mi circonda,

tutti gli altri sono a capo chino su tablet e sphone

Un po' di tristezza viene...

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...

Io mi sentirei un po' tonto ad esempio farmi vedere con lo sguardo perso perchè in realtà sto leggendo il giornale

con i GGlass...

Fino a qualche anni fa ci sembrava tonta anche la gente che andava in giro parlando "da sola", in ogni caso il rischio che queste tecnologie ci stiano trasformando lentamente in tanti zombi c'è.

Comunque è una buona innovazione laddove effettivamente serve avere mani libere e fruire di informazioni, tipo lavori di manutenzione.

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Sicuramente, come tutte le invenzioni di Google ed Apple, anche i GG avranno molta fortuna commerciale: vuoi che non si trovino decine di milioni di affamati della tecnologia che non stanno più nella pelle al pensiero di poter indossare degli occhiali da 1500 dollari? :lol:

E magari, poi, ci leggeranno giusto il giornale o ci detteranno gli sms per lo smartphone collegato (ovvero sfrutteranno si e no il 5% delle potenzialità del dispositivo, proprio come avviene con I-mac, I-phone e compagnia).

A parte questo, non mi convincono molto: ho letto che l'immagine virtuale viene direttamente proiettata sulla retina e mi chiedo se non sia pericoloso, alla lunga (ma magari è solo una inutile preoccupazione), così come il fatto di avere troppe informazioni davanti agli occhi. C'è gente che manco riesce a seguirti quando fai un discorso un po' complesso, figurati se indossassero i GG cosa potrebbero mai capire.

Infine, anche a me farebbe strano guardare delle persone con lo sguardo nel vuoto perchè intente a interpretare i dati trasmessi dai GG.

PS: ma sono compatibili con la guida? Credo di no, ma quanti se li toglierebbero, salendo in macchina?

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Fino a qualche anni fa ci sembrava tonta anche la gente che andava in giro parlando "da sola", in ogni caso il rischio che queste tecnologie ci stiano trasformando lentamente in tanti zombi c'è.

Comunque è una buona innovazione laddove effettivamente serve avere mani libere e fruire di informazioni, tipo lavori di manutenzione.

Il discorso di realtà aumentata applicata ad esempio nella manutenzione aeronautica è una cosa affrontata credo almeno 4 anni fa'

Tipo apri il tappo dell'olio e tamite un tag ti esce che filtro e che olio e che quantità usare

Utile anche in ambiente di apprendimento in modo di diminuire la presenza e necessità di istruttori.

Io vedo un forte impatto in ambito educational, ma visto ad esempio come hanno lasciato soli i prof gia solo con la lavagna interattiva...

I contenuti queste sono cose che funzionano se hanno contenuti adeguati, e conseguentemente se il mercato è in grado di "pagare " il loro sviluppo.

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