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Fino all'ultimo bicchiere (storie di uomini e di vino)


Lisse

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ammazza...

ma montepulciano è voce ambigua: parli del vino nobile di montepulciano, ovvero del montepulciano d'abruzzo...so' du cose "avulze" come diceva verdone

Lo vedi che non ti sei letto la mia risposta?:mrgreen:

Il gatto Apocalisse... per gli amici 'Lisse.

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Io sono un grande appassionato, ma non ho mai fatto corsi da sommelier, un poco come te.

Mi manca però di assaggiare i grandissimi vini, tipo il Sassicaia e il Solaia, davvero troppo in là come prezzi.

Tra le mie passioni i vini rossi toscani a base sangiovese (Chianti, Morellino, Nobile, Brunello, ecc... poi potremmo parlare a lungo su questi ecc), Valpolicella e Amarone, Merlot e Cabernet.

Faccio invece fatica a capire i vini da uva nebbiolo (Barolo, Barbaresco, Nebbiolo), con la curiosa eccezione dei valtellinesi, l'Aglianico e i rossi pugliesi; neppure il pinot nero mi appassiona.

Tra i bianchi direi quasi tutti quelli altoatesini (Veltliner, Sylvaner, ma anche Chardonnay, Sauvignon e Pinot Bianco prodotti in zona), ma anche certi chardonnay grassi rotondi e di grado del sud (Chardonnay di Planeta, prodotto a Menfi, 14,5-15 gradi di corpo e gusto per esempio), vermentino.

E tantissimi altri, ce ne sarà da dire, argomento stupendo!!!

secondo me sei messo bene...eh

per quanto mi riguarda un po' per campanilismo (vengo dalla zona del cosiddetto nebbiolo nordico che qui chiamiamo spanna) un po' perchè è davvero una gran bacca: associo quest'uva al concetto di grande rosso autoctono...della serie mai più senza

benissimo anche in valtellina il nebbiolo (là la chiamano chiavennasca ma è sempre lei)

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Qui ti dico che possiamo migliorare.. se ti piace il vino a base Sangiovese, dovresti provare qualche Chianti Classico di quelli buoni, col Morellino non c'è gara..

Ecco...come riconoscere un buon Chianti Classico? Ho sempre avuto l'impressione che il marchio "Chianti" sia stato sfruttato molto sotto il profilo commerciale e pubblicitario arrivando a contenere un po' di tutto...

1986 Renault 4 950 TL

1994 Volvo 940 2.0i Polar

La mia pagina su bikepics: http://www.bikepics.com/members/caronte/

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Lo vedi che non ti sei letto la mia risposta?:mrgreen:

:idol:

non avevo veduto...

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In effetti, frizzante, rosso e dolce direi che possono starci insieme solo per il Brachetto d'Acqui, ottimo da abbinare ad una crostata di frutta:mrgreen:.

Il Lambrusco, benchè goda di fama pessima, lo considero un vino degno, specialmente nella tipologia "Sorbara".

Per i meno esperti, il Sorbara ha colore scarico, quasi da rosato e gusto secco... d'estate, ben fresco, adoro stapparmi un Sorbara di quelli che produce GIANFRANCO PALTRINIERI (che ha le vigne al "Cristo", che è il vero cru del Sorbara), ovvero il "Radice" (prezzo sui 7-7,50) oppure "Leclisse" (prezzo 9-9,50). Se li trovate, sono da provare (vende anche on-line... googlate).

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Questo sarebbe da chiarire, ma succede spesso:

- intendi vino Montepulciano d'Abruzzo (a base uva Montepulciano)?

- oppure altri vini a base uva Montepulciano (il centro-sud pullula)?

- oppure il Vino Nobile di Montepulciano (in Toscana, a base uva Sangiovese)?

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A casa siamo solo io e mia moglie.. e lei assolutamente NON beve vino, quindi il problema è pure mio; quando stappo una bottiglia a casa, la utilizzo per tre sere consecutive (a casa sono a pranzo solo nel weekend), utilizzando un aggeggio per il vuoto (tipo la pompa postata da EC2277)... se rosso, il vino è solitamente più buono la seconda e la terza sera.

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Qui ti dico che possiamo migliorare.. se ti piace il vino a base Sangiovese, dovresti provare qualche Chianti Classico di quelli buoni, col Morellino non c'è gara..

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Ok per il Nebbiolo d'Alba, ma dovresti provare qualche Barolo e/o Barbaresco (che sono sempre 100% uva Nebbiolo).

Greco di Tufo è un bel vino, io preferisco il vicino-di-casa Fiano di Avellino.

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Sai che i solfiti sono normalmente maggiormente utilizzati nei bianchi? Dovrebbero essere quelli a darti più problemi..

Per i meno esperti: i solfiti sono un conservante e sono praticamente indispensabili.. quello che si potrebbe fare (e che qualcuno già fa) è ridurre la quantità utilizzata.

Fra l'altro, una piccola quota di solfiti è naturalmente presente nel vino, quindi non esiste un vino SENZA SOLFITI, ma solo SENZA SOLFITI AGGIUNTI.

In effetti, in passato qualcuno ha provato a non aggiungere solfiti (e qualcuno lo fa ancora), ma i risultati sono stati terribili: vini che non sopportavano il caldo, lo strapazzo derivante dai trasporti, il passare del tempo (breve)...

Per finire, se i solfiti vi danno problemi, evitate soprattutto i vini dolci: il residuo zuccherino è l'alimento principe dei batteri, quindi nei vini con rilevante residuo l'uso dei solfiti è massimo... da lì il classico mal di testa da bicchierino di Sauternes:mrgreen:

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I prezzi sono un argomento assai doloroso, specie nell'ultimo lustro... quelli che citi sono solo vini di "medio" costo, quelli "cari":(((sono altri..

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Per i rossi italiani, le mie preferenze vanno ai vini a base Nebbiolo (soprattutto Barolo e Barbaresco, ma anche quelli del Nord-Piemonte come Gattinara, Boca, Lessona, Ghemme e qualche valtellinese) e Sangiovese (Brunello e Chianti Classico in primis).

Il Pinot Nero, però, è la mia vera passione... ma solo se parliamo di Borgogna!

All'estero, Pinot Nero a parte, mi piacciono molto i vini del Rodano e del Sud-Est della Francia (quindi essenzialmente a base Syrah e Grenache)... anche i Bordeaux, ma li frequento poco, sia per il costo, sia perchè sono in beva almeno dopo venti (meglio trenta) anni dalla vendemmia...

E sto iniziando ad apprezzare qualche Cabernet Franc della Loira.

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Io sono essenzialmente bianchista.. la mia piccola cantina è composta per l'80% di bianchi (se voglio bere i rossi, vado dagli amici:mrgreen:..)... pure io ho iniziato il mio percorso con i bianchi altoatesini ma, col tempo ed assaggiando qua e là, ho visto la luce...

Mi spiace scriverlo, ma con i bianchi non c'è gara... i cugini d'oltralpe sono anni-luce avanti a noi... Borgogna e Chablis per gli Chardonnay, Loira per il Sauvignon (Sancerre e Pouilly Fumé), lo Chenin Blanc (Vouvray, Savennières ed altre denominazioni), il Muscadet (in particolare Muscadet Sèvre-et-Maine sur lie) e l'Alsazia (Riesling) giocano un altro campionato.

Non parliamo, poi, delle bolle... basta un medio-Champagne per bastonare qualsiasi bolla italica.

Inoltre, poichè amo il Riesling (intendendo la tipologia Riesling Renano), la culla è la Germania... qualcuno sarà shockato: in Germania non si fa solo la birra! Anzi, è il quarto produttore mondiale di vino, dopo Italia, Francia e Spagna!

Soprattutto la zona della Mosel-Saar-Ruwer, ma anche Nahe, Rheingau (Renania) e Pfalz (Palatinato).

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Danke!;)

e, a differenza di alcune realizzazioni automobilistiche teutoniche, i riesling della Mosella tipicamente tendono a dare grande affidabilità nel tempo...

:happy:

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Ecco...come riconoscere un buon Chianti Classico? Ho sempre avuto l'impressione che il marchio "Chianti" sia stato sfruttato molto sotto il profilo commerciale e pubblicitario arrivando a contenere un po' di tutto...

Bella domanda... in effetti, poichè con la dicitura "Chianti" si possono etichettare vini prodotti in gran parte della Toscana (Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Rùfina, Colli Aretini ecc.), vediamo di restare nella tipologia "Chianti Classico", prodotto solo nella zona tipica (anche se esistono, cercando bene, dei bei prodotti anche nelle altre sotto-denominazioni).

Anche qui, però, si trova un po' di tutto... il disciplinare prevede l'uso del Sangiovese dall'80% al 100%, perciò troviamo chi fa Sangiovese in purezza, chi utilizza un saldo di uve storiche come il Canaiolo Nero ed il Ciliegiolo, ma anche chi nel saldo ci mette Merlot e Cabernet Sauvignon..:(r... pure qui, nel bicchiere ci possiamo trovare dei prodotti validi, però:roll:; poi, ci sono le differenze conseguenti all'uso-ed-abuso del legno..:|

Ora, con la presentazione dei Chianti Classico "Gran Selezione", la cosa si complica ulteriormente..

Il gatto Apocalisse... per gli amici 'Lisse.

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I

Ok per il Nebbiolo d'Alba, ma dovresti provare qualche Barolo e/o Barbaresco (che sono sempre 100% uva Nebbiolo).

Greco di Tufo è un bel vino, io preferisco il vicino-di-casa Fiano di Avellino.

Barolo e Barbaresco già provati (e mi piacciono), diciamo che mi oriento sul Nebbiolo in quanto più "competitivo" come prezzo!

ps: qualcuno di voi (specialmente veneti) conosce la Tenuta Santomé di Biancade?

"Mi piace l'odore del napalm al mattino"

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Yep, intendevo proprio il Montepulciano d'Abruzzo. XD

la faccenda si complica...è una denominazione amplissima che indica l'intero territorio regionale

quindi all'ombra della doc MPA trovi vini da dama da 5 litri di infima qualità, prodotti industriali anche decenti, su a salire fino a dei grandissimi produttori (pepe valentini illuminati zaccagnini per citare i più noti, torre dei beati per un quasi emergente)

sono da considerare a parte e con attenzione i MPA della sottodenominazione "colline teramane" - tipicamente il nord della regione al confine con le marche e la vallata del vomàno - che ha conseguito la DOCG e i cui disciplinari consentono un breve saldo di sangiovese...puoi trovare bella roba a prezzo relativamente contenuto e lì non trovi i grandi imbottigliatori o le cooperativone da milioni di bocce/anno.

come spesso accade nelle doc italiane puoi trovare tutto e il suo contrario. occhi aperti dunque.

interessante e accessibile facilemente anche nella GDO del nord un produttore del confinante molise: di majo-norante che fa sempre uso di montepulciano (tagliato qui con aglianico) nel suo ramitello... sta nei primi 80 vini al mondo il suo 2011 provalo a quel prezzo ci sta <10€

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Bella domanda... in effetti, poichè con la dicitura "Chianti" si possono etichettare vini prodotti in gran parte della Toscana (Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Rùfina, Colli Aretini ecc.), vediamo di restare nella tipologia "Chianti Classico", prodotto solo nella zona tipica (anche se esistono, cercando bene, dei bei prodotti anche nelle altre sotto-denominazioni).

Anche qui, però, si trova un po' di tutto... il disciplinare prevede l'uso del Sangiovese dall'80% al 100%, perciò troviamo chi fa Sangiovese in purezza, chi utilizza un saldo di uve storiche come il Canaiolo Nero ed il Ciliegiolo, ma anche chi nel saldo ci mette Merlot e Cabernet Sauvignon..:(r... pure qui, nel bicchiere ci possiamo trovare dei prodotti validi, però:roll:; poi, ci sono le differenze conseguenti all'uso-ed-abuso del legno..:|

Ora, con la presentazione dei Chianti Classico "Gran Selezione", la cosa si complica ulteriormente..

Quanto al Chianti quasi tutti i prodotti migliori sono della tipologia Chianti Classico, unica eccezione che mi viene in mente al volo è il Chianti Rufina Castello di Nipozzano, di Frescobaldi, poi per sapere quali sono i migliori l'unica è leggere e assaggiare; a un prezzo relativamente contenuto (sui 15 euri) sempre ottimo è Il Grigio di San Felice (tutti i Chianti di questo produttore sono mediamente molto buoni), ottimi anche (ma non li assaggio da qualche anno) Brolio e castello di Brolio di Ricasoli, ecc... ecc... ecc...

Un piccolo consiglio, evita il Chianti dei Colli Senesi, specie se di Montalcino o Montepulciano; questo perchè in quei territori le uve migliori vanno a fare il Brunello (o il Nobile a seconda del territorio), le uve buone ma non ottime vanno a fare il rosso di Montalcino/Montepulciano, le rimanenti uve Sangiovese finiscono nel Chianti dei Colli Senesi, che rimane quindi il vino più scarso, spesso troppo acido e poco profondo.

R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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