Fca, tra gli Agnelli e Marchionne aria di crisi.

 

Cita

Il flop in Borsa. Lo scontro con Confindustria. E il partner che ancora non c'è. Marchionne finisce nel mirino di Elkann. Deluso dai risultati recenti del gruppo.

 

http://www.lettera43.it/economia/aziende/fca-tra-gli-agnelli-e-marchionne-aria-di-crisi_43675236535.htm

articolo ad hoc. La famigghia sa benissimo che Sergione è il garante voluto dagli yankees. Si stanno rendendo conto che non manterranno il controllo di FCA a lungo , e queste sono battaglie di retroguardia.

Muahahahahahaahahahahahahahahahahahahahahahahahahah, ma si vergognassero.

Ma cos'è 'sta storia? Ora che iniziano a fare qualcosa di buono? Maddai...

1 ora fa, gianmy86 dice:

Ma cos'è 'sta storia? Ora che iniziano a fare qualcosa di buono? Maddai...

 

Sono vicende squisitamente finanziarie e politiche. Il prodotto in questi casi conta meno della cacca...

Lettera43??? Autorevole come Novella2000.

 

Anzi, meno.

E' stampa del genere "scandalistica", ma è vero che Marchionne ha avuto il mandato anche di formare un gruppo internazionale forte e presente in ogni angolo del globo.

 

se non gli riuscisse quello comunque se ne andrebbe. penso che siano d'accordo.

 

deve succedere qualcosa. stanno facendo e hanno già fatto troppi movimenti.

1 ora fa, Yakamoz dice:

 

Sono vicende squisitamente finanziarie e politiche. Il prodotto in questi casi conta meno della cacca...

 

Ok che di finanza non ne capisco un fico secco, ma a questo ci arrivo

Sottintendevo l'auspicio che, qualora in tutto ciò ci fosse un fondo di verità, non si arrivi in futuro a ripercussioni finali su programmazione auto/prodotto.

Che, forse, non sarebbe la prima volta.

7 minuti fa, gianmy86 dice:

 

Ok che di finanza non ne capisco un fico secco, ma a questo ci arrivo

Sottintendevo l'auspicio che, qualora in tutto ciò ci fosse un fondo di verità, non si arrivi in futuro a ripercussioni finali su programmazione auto/prodotto.

Che, forse, non sarebbe la prima volta.

 

Ah sì sì, senz'altro. Comunque mi sono spiegato male: non volevo rimarcare che l'ipotetica diatriba non riguarda il prodotto (che sarebbe un'ovvietà), ma constatare che quando ci sono di mezzo questioni come queste, frizioni tra proprietà e gruppo dirigente, contrapposizioni su scelte politiche (vedi su Confindustria) o societarie/finanziarie (sviluppare il core business vs. differenziare il portafoglio), e in generale tutto quello che riguarda la destinazione degli utili conseguiti, il prodotto, che alla fine è l'essenza stessa di un'azienda, diventa argomento marginale e ininfluente.

1 ora fa, Matteo B. dice:

E' stampa del genere "scandalistica", ma è vero che Marchionne ha avuto il mandato anche di formare un gruppo internazionale forte e presente in ogni angolo del globo.

 

se non gli riuscisse quello comunque se ne andrebbe. penso che siano d'accordo.

 

deve succedere qualcosa. stanno facendo e hanno già fatto troppi movimenti.

 

Vero.

Ma la famigghia si sta rendendo conto solo ora che il prezzo dell'operazione è la perdita del controllo assoluto di sabauda memoria.

E questo provoca pruriti e mal di pancia . Anche se ormai  i giochi sono troppo avanti per ribaltare il tavolo.