2 ore fa, stev66 scrive:

Devi far fare dei test a chiave innestata. 

Chiave innestata e quadro acceso? 

Ma penso che l'elettrauto abbia fatto questi controlli no? Non so cosa si controlli in questi casi. Non ci capisco nulla. E di che test parli? 

40 minuti fa, LucioFire scrive:

Chiave innestata e quadro acceso? 

Ma penso che l'elettrauto abbia fatto questi controlli no? Non so cosa si controlli in questi casi. Non ci capisco nulla. E di che test parli? 

Assorbimento a chiave innestata . A motore spento e senza carichi deve essere minimo.

Hai verificato che l'alternatore ricarichi ?

Se l'alternatore non carica si dovrebbe accendere la spia...a meno che la spia stessa non funzioni, ma si dovrebbe vedere accendendo il quadro

11 ore fa, stev66 scrive:

Assorbimento a chiave innestata . A motore spento e senza carichi deve essere minimo.

Hai verificato che l'alternatore ricarichi ?

Continuo a non capire... Chiave innestata o chiave innestata è quadro acceso? 

L'alternatore l'hanno controllato sia il meccanico (prima) che l'elettrauto (poi) = è a posto così come la batteria 

56 minuti fa, LiF scrive:

Se l'alternatore non carica si dovrebbe accendere la spia...a meno che la spia stessa non funzioni, ma si dovrebbe vedere accendendo il quadro

Non si è accesa nessuna spia e come ho detto sopra mi han detto che è a posto

La via maestra per trovare le dispersioni è misurare le correnti che passano nei vari fusibili.

Per valori >0,1A si può utilizzare una pinza amperometrica (inserito un cavetto al posto del fusibile) che misuri la DC con sufficiente dettaglio.

Altrimenti, o per maggiore precisione, la funzione amperometrica DC di un multimetro.

Il multimetro, essendo attraversato direttamente dalla corrente, richiede l'interruzione del circuito (immediata sui fusibile, ma laboriosa, ad esempio, per misurare la corrente che passa in un cavo) ed è di più delicato utilizzo a fronte di sopra correnti, rispetto alla scala usata, che dovessero manifestarsi.

La pinza amperometrica è molto più semplice e robusta, ma inadatta alla misura di correnti molto piccole.

1 ora fa, Laevus scrive:

La via maestra per trovare le dispersioni è misurare le correnti che passano nei vari fusibili.

Per valori >0,1A si può utilizzare una pinza amperometrica (inserito un cavetto al posto del fusibile) che misuri la DC con sufficiente dettaglio.

Altrimenti, o per maggiore precisione, la funzione amperometrica DC di un multimetro.

Il multimetro, essendo attraversato direttamente dalla corrente, richiede l'interruzione del circuito (immediata sui fusibile, ma laboriosa, ad esempio, per misurare la corrente che passa in un cavo) ed è di più delicato utilizzo a fronte di sopra correnti, rispetto alla scala usata, che dovessero manifestarsi.

La pinza amperometrica è molto più semplice e robusta, ma inadatta alla misura di correnti molto piccole.










 

mi studierò bene quello che mi hai detto (non sono avvezzo a queste cose ) ma se la dispersione avviene per la maggior parte in movimento?

C'è da sperare che ad auto ferma ma a motore acceso già si possa vedere qualcosa.
Per esempio: individui un sottosistema da investigare protetto da un dato fusibile, ad auto spenta inserisci lo strumento, accendi e poi misuri.

È ovvio che dalle tue prove, la perdita ci sia a circuito chiuso ( chiave nel quadro). 

Quindi o l'alternatore non carica abbastanza, o qualche circuito è in corto, con un assorbimento molto maggiore del previsto. 

4 ore fa, Laevus scrive:

C'è da sperare che ad auto ferma ma a motore acceso già si possa vedere qualcosa.
Per esempio: individui un sottosistema da investigare protetto da un dato fusibile, ad auto spenta inserisci lo strumento, accendi e poi misuri.

'ste cose purtroppo no sono capace...posso solo dar eindizi all'elettrauto e fa r provare lui semmai..

2 ore fa, stev66 scrive:

È ovvio che dalle tue prove, la perdita ci sia a circuito chiuso ( chiave nel quadro). 

Quindi o l'alternatore non carica abbastanza, o qualche circuito è in corto, con un assorbimento molto maggiore del previsto. 

si ma circa 30 giorni è stata "carica"...usata pochissimo. e si è scaricata di botto dopo 2 utilizzi settimanali da 2\3 km. ma io quando la ripresi dall'elettrauto feci 15km (dopo che era stata ferma da loro 20 giorni) e non ha "droppato". l'alternatore m'han detto che è a posto (sia il meccanico che l'elettrauto). 

Ricapitolo i 30 giorni

 

-Caricata col mantenitore fino al massimo e portata dall'elettrauto

-Ripresa dall'elettrauto dopo 20 giorni (auto senza problemi,han detto di averla accesa ogni tanto e spostata)

-Fatti 15km

-messa in garage e ripresa 5 giorni dopo per 3km circa poi rimessa in garage

-Ripresa 2 giorni dopo per 3km e rimessa in garage. partita correttamente senzanessun sintomo.

-2 giorni dopo morta

Comunque misure di massima (e per correnti non troppo piccole), come il verificare se e quanto l'alternatore carica o la batteria ricarica/scarica, con l'uso di una pinza amperometrica che operi in DC si fanno in modo immediato.