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Inviato
12 minuti fa, xtom scrive:


Interventi che comunque andrebbero fatti, non è che la rete elettrica fatta in passato è eterna, così come i viadotti in cemento armato, tutte attività che tra l’altro sono investimenti e portano occupazione non delocalizzabile.
 

Inoltre la rete elettrica sta passando da un modello centralizzato, con grosse centrali e grossi cavi, ad un modello distribuito con le rinnovabili con annesso accumulo che sono più capillari e l’energia prodotta viene utilizzata localmente quindi non necessita di grandi infrastrutture di trasporto.

 

Passare ad una grid distribuita da una centralizzata , magari senza distinzioni tra zone residenziali a basso impatto energetico e zone industriali ad alto, ha un costo da piccola guerra. :)

 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato
1 ora fa, Yakamoz scrive:

Netflix non ha soppiantato Blockbuster perché era moralmente superiore.

È stato solo il naturale cambiamento delle abitudini che ha spostato i consumi su una tecnologia più recente e pratica.


Esempio calzante, perché Netflix è stato reso possibile dalla creazione di un’infrastruttura indispensabile, ovvero la rete a larga banda capillare, così come le strade asfaltate ed i distributori di carburante hanno permesso alle auto di rimpiazzare il cavallo.

Per le auto elettriche l’infrastruttura di ricarica lenta è già disponibile ovunque, ci sono molte più prese elettriche che pompe di benzina, anche nei posti più remoti arriva l’elettricità. Un po’ come quando ci voleva tutta la notte per scaricare un film con il mulo.

L’infrastruttura di ricarica veloce è in rapida crescita, attorno alle grandi città italiane e sulle principali arterie è già sufficientemente diffusa, ma chiaramente deve espandersi ulteriormente. 

 

1 ora fa, Yakamoz scrive:

Se la politica non si attribuisse da sé il ruolo di imprenditore, di scienziato, di consumatore e di Padreterno, ma si limitasse a rimuovere gli ostacoli alla libera iniziativa di tutti e quattro i soggetti, non ci troveremmo nella disgraziatissima situazione attuale?


Ci sono tasse su tabacchi e alcolici e divieti su droghe, per ovvi motivi di salute e sicurezza sociale, ma anche perché producono costi che incidono pesantemente sul bilancio degli Stati, inoltre quelle tasse non ci sarebbero infrastrutture, come le strade o i lampioni per illuminarle e renderle più sicure.

Se gli Stati lasciassero lo sviluppo solo alla libera iniziativa nessuno si dedicherebbe alle costose infrastrutture e le imprese si dedicherebbero solo ai business più remunerativi come armi, droghe, etc …

Sono solo concetti base di macroeconomia.

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Inviato (modificato)
54 minuti fa, stev66 scrive:

 

Passare ad una grid distribuita da una centralizzata , magari senza distinzioni tra zone residenziali a basso impatto energetico e zone industriali ad alto, ha un costo da piccola guerra. :)

 

 

Pensare che ci sarebbe tutta la tecnologia per mettere in produzione auto ibride capaci di:

 

- ricaricarsi con un fotovoltaico sul tetto (come quello di Prius o Ioniq);

- restituire energia a case o altri veicoli con ricarica bidirezionale;

- ricaricare batteria o trazionare le ruote con un motore termico (anche senza combustibili fossili, vedi HVO/etanolo);

- viaggiare ad emissioni zero quando le colonnine sono a portata;

 

E tutto questo potrebbe essere la normalità della mobilità futura, un paradigma che renderebbe le persone più libere che mai... ma si preferisce l'ideologia nazigreen con gli automobilisti tenuti al guinzaglio (cavo di ricarica) perché sarebbe l'unico modo per salvare il mondo.

Modificato da gpat
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  • Grazie! 1

In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

Inviato (modificato)

Personalmente penso che il modello da tenere non sia quello attuale di popolare le città di colonnine AC di potenza media, ma di concentrare le colonnine in vie di comunicazioni frequentate con colonnine DC >=50kw.

DIciamo la verità, caricare in ac è troppo scomodo, non hai mai una tettoia, e soprattutto devi usare il tuo cavo , cosa scomodissima da fare.

 

Ripeto secondo me andrebbero incentivate le conversioni di colonnine di distributori già esistenti , posteggio senza manovre, e tettoia già esistente.

Quando distributori stanno chiudendo? Tanti e tanti lo faranno nei prossimi anni.

 

Due numeri: un auto in media fà 1500km / mese 

considerando un consumo di 20kwh/100 ,  e una media di ricarica di 50kwh sono 6 ore al mese in cui l'auto deve stare connessa,  6 volte da 1 ora (il tempo di una spesa o quasi) , sempre considerando la mancanza di wallbox casalinga

Modificato da nicogiraldi
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Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

875kg - 260+ cv i numeri del mio piacere

Inviato
15 minuti fa, gpat scrive:

 

Pensare che ci sarebbe tutta la tecnologia per mettere in produzione auto ibride capaci di:

 

- ricaricarsi con un fotovoltaico sul tetto (come quello di Prius o Ioniq);

- restituire energia a case o altri veicoli con ricarica bidirezionale;

- ricaricare batteria o trazionare le ruote con un motore termico;

- viaggiare ad emissioni zero quando le colonnine sono a portata;

 

E tutto questo potrebbe essere la normalità della mobilità futura, un paradigma che renderebbe le persone più libere che mai... ma si preferisce l'ideologia nazigreen con gli automobilisti tenuti al guinzaglio (cavo di ricarica) perché sarebbe l'unico modo per salvare il mondo.

Onestamente io preferisco "l'ideologia nazigreen"(?!), come la chiami tu, ma per mio libero pensiero, non perché tenuto al guinzaglio da nessuno, men che meno con un cavo trifase.

Mi pare che al momento ci sia una notevole offerta di auto con tecnologia ibrida plug-in e nessuno impedisca di comprarle. Io personalmente trovo che non siano l'ottimo in assoluto (in generale mi sembrano un'inutile complicazione) ma sicuramente lo sono per alcuni utenti in particolari condizioni. E comunque non mi sembrano neanche loro la soluzione per la signora Maria.

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Inviato
6 minuti fa, LiF scrive:

Onestamente io preferisco "l'ideologia nazigreen"(?!), come la chiami tu, ma per mio libero pensiero, non perché tenuto al guinzaglio da nessuno, men che meno con un cavo trifase.

Mi pare che al momento ci sia una notevole offerta di auto con tecnologia ibrida plug-in e nessuno impedisca di comprarle. Io personalmente trovo che non siano l'ottimo in assoluto (in generale mi sembrano un'inutile complicazione) ma sicuramente lo sono per alcuni utenti in particolari condizioni. E comunque non mi sembrano neanche loro la soluzione per la signora Maria.

 

Sarebbero argomentazioni sensate se non esistesse il ban termico del 2035...

  • Mi Piace 1

In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

Inviato
1 minuto fa, gpat scrive:

 

Sarebbero argomentazioni sensate se non esistesse il ban termico del 2035...

Appunto, ne riparliamo tra 10 anni, quando non si potranno più comprare auto ICE (forse) e la tecnologia e le infrastrutture saranno diverse da ora. Nel frattempo, oltre a provare la tecnologia ev in prima persona (ma come seconda auto) seguo con interesse questo thread aperto da un utente che utilizza l'auto elettrica per lavoro, con chilometraggi superiori alla media 

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Inviato
6 ore fa, xtom scrive:

 

Se gli Stati lasciassero lo sviluppo solo alla libera iniziativa nessuno si dedicherebbe alle costose infrastrutture e le imprese si dedicherebbero solo ai business più remunerativi come armi, droghe, etc …

Sono solo concetti base di macroeconomia.


Lo stato deve costruire le infrastrutture necessarie per lo sviluppo economico e industriale e che il settore privato non può realizzare perché troppo onerose.

Che debba multare le aziende strategiche perché vendono i beni che il mercato richiede loro, ho qualche dubbio.
Almeno, sul mio manuale di economia politica non stava scritto, nemmeno nel capitolo sulle economie pianificate.

Senza_titolo_3.jpg

Inviato

Il gioco sta tutto nei tempi di ricarica. Se riescono ad abbattere quelli in maniera importante, rendendo  quindi possibile il rifornimento al distributore un operazione di qualche minuto allora potrà essere definitivamente abbandonato il combustibile fossile.

 

Se hai un auto elettrica con un autonomia di 800 km reali e riesci a rifornirla in massimo 4-5 minuti, non ha più senso avere tutto il resto.

 

Per arrivare a questo però ci sono non pochi problemi:

1 dovrebbe aumentare sensibilmente la produzione di elettricità, problema non da poco

2 si potrebbero creare problemi di fornitura di terre rare per le batterie

3 non so quanto è fisicamente possibile arrivare a quei tempi di ricarica per un pieno 

 

 

Allo stato attuale per molti l'elettrico è quasi ingestibile.

 

Io faccio circa 1.500 km al mese, non ho possibilità di attaccare la spina a casa. Il mio garage si trova al piano -4 e a quanto pare per norma anti incendio non può essere montata una centralina di ricarica oltre il -1. Il tratto di Strada che faccio maggiormente presenta pochissimi punti di ricarica.

Praticamente per me, da qui ad almeno i prossimi 5 anni, l'elettrico è improponibile

 

Inviato
8 ore fa, Davialfa scrive:

Per arrivare a questo però ci sono non pochi problemi:

1 dovrebbe aumentare sensibilmente la produzione di elettricità, problema non da poco

2 si potrebbero creare problemi di fornitura di terre rare per le batterie

3 non so quanto è fisicamente possibile arrivare a quei tempi di ricarica per un pieno 

 


Rispondo ai tuoi punti:

1 se tutte le auto in circolazione in Italia all’improvviso diventassero elettriche servirebbe meno del 20% di energia elettrica in più, ma in realtà la sostituzione sarà lenta e graduale e attualmente cresce più velocemente la produzione di energia da fonti rinnovabili che il consumo di energia da auto elettriche.

2 terre rare nelle batterie non ce ne sono, nemmeno nelle NMC, il Cobalto non è una terra rara, men che meno Nichel e Manganese. Le NMC sono comunque destinate ad essere progressivamente rimpiazzate dalle LFP e agli ioni di sodio, più economiche, più longeve, più sicure.

3 CATL e BYD hanno già presentato batterie che ricaricano oltre 500 km in 5 minuti

https://insideevs.it/news/757294/catl-batteria-ricarica-5-minuti/
 

8 ore fa, Davialfa scrive:

Io faccio circa 1.500 km al mese, non ho possibilità di attaccare la spina a casa. Il mio garage si trova al piano -4 e a quanto pare per norma anti incendio non può essere montata una centralina di ricarica oltre il -1. Il tratto di Strada che faccio maggiormente presenta pochissimi punti di ricarica.

Praticamente per me, da qui ad almeno i prossimi 5 anni, l'elettrico è improponibile

 


Io faccio oltre 2000 km al mese, non ho la possibilità di ricaricare a casa avendo un posto auto in un silos, però abitando a Torino ho molte colonnine fast a disposizione e ricarico dal 20% al 70% in 20 minuti.
 

In definitiva già oggi le prestazioni di ricarica di un’elettrica non sono un problema, se le infrastrutture di ricarica sono adeguate.

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