Ditemi che non siamo arrivati a suggerire di tenere "lezioni di Facebook" o cose simili, a scuola.

Perché a questo punto pretendo anche che vengano fatte lezioni sulla corretta esposizione al sole durante l'estate, sul corretto modo di salire e scendere dai treni, sul corretto modo di girare per i supermercati…

a parte che siamo completamente off topic, la scuola mica è la mamma, però liquidare un cambiamento sociale e psicologico di una portata enorme in battute qualunquiste e superficiali non serve a nulla. che lo debba fare necessariamente la sQuola, non lo so, ma il paragone con l'educazione è sessuale è corretto, anzi in questo caso si tratta di temi che hanno a che fare potenzialmente con tutte le materie di studio e addirittura con il funzionamento e con la legittimità della scuola nella società. [disperato e maldestro tentativo di rientrare in topic:] la scuola nel suo insieme purtroppo è un organismo talmente rigido che fa un'enorme fatica a reagire a cambiamenti così veloci (a livello micro per fortuna ci sono molte eccezioni)...

ok, mi pare che siamo ancora off topic....

connivenza delle banche sicuramente, che erano arrivate a concedere mutui superiori al 100% del bene, magari dietro a una stima gonfiata redatta da un professionista..

a Scajola gli ne hanno pagata meta a sua insaputa , quindi stiamo parlando di un ministro più recente ?

Ma cosa centra??

L'uso dei nostri dati personali nei servizi online è complicatissimo. Ed è un campo totalmente nuovo che mai prima di ora l'umanità si era trovata ad affrontare.

quindi non la si può trattare come una cosa di poco conto

No, non e' complicatissimo, anzi... e' molto semplice:

A) Tu sei una fonte di informazioni, puoi autorizzare che queste informazioni vengano usate, o no...

Se acconsenti a farle usare ci sono delle condizioni con cui le possono usare... Se le capisci accetti.. se non le capisci non le accetti... se non le capisci e le accetti son cazzi tuoi... i fornitori di questi servizi hanno BISOGNO degli utenti, quindi e' loro vantaggio che siano comprensibili. Nel dubbio non accetti.

Io non sono iscritto a Facebook e non ho nessuna intenzione di iscrivermi, sono vivo, godo di buona saluto, ho una vita sociale.

Si perchè mi vuoi dire che quando accetti un qualsiavoglia servizio su internet tu ti leggi sempre tutte le condizioni d'uso?

Almeno le principali, si... e sicuramente quelle sulla privacy sono le fondamentali da leggere, specialmente su certe tipologie di servizi.

Detto questo, anche senza leggere le condizioni di utilizzo non mi sogno certo di lamentarmi se un servizio che si basa sul fatto che io gli racconti i cazzi miei per renderli noti ad altri si faccia i cazzi miei.

Cosi' come quando trovo un servizio gratuito la prima cosa che cerco di capire per bene e' da dove e come quel servizio guadagna i soldi necessari a fornire il servizio: ho capito molto tempo fa che "there is no such thing as free lunch"..

La scuola ha il compito di istruire i ragazzi. A questo servono insegnanti che siano preparati sulla propria materia e che diano allo studente le informazioni ed il modo di ragionare ed apprendere giusto. Ed esistono i corsi di aggiornamento per tenere il docente sempre al passo.

E... quale delle materie insegnate nelle scuole sarebbe specificamente coinvolta nella gestione della privacy, tanto per sapere... Ti insegnano a leggere... leggi caxxo...

Come fa un genitore che non ha mai usato un computer se non negli ultimi anni della sua vita ad essere preparato sull'argomento?

Informandosi? perdendoci tempo dietro? cercando di capire che cosa c'e' scritto nelle condizioni di servizio, e se eventualmente sono oscure e non si capisco, evitando di accettarle e dare in pasto il figlio alle condizioni d'uso che non ha capito fino a quando non le ha capite?

Da parte della tv pubblica non c'è nessun programma su questi temi.

Non esiste solo la televisione.. e non esiste solo la televisione pubblica... ci sono fior fiori di trasmissioni che spiegano in maniera spesso dettagliata e semplice certe problematiche.. ma bisogna almeno fare la fatica di cercarle.. o almeno provarci.

Privacy nell'era di Internet, pubblicit e NFC - 2024 - Radio 24

Toh, c'e' pure il webcast.... si trova un modo complicatissimo:

si usa un coso strano tutto bianco con un buco in cui scrivere e delle strane lettere colorate, e ci si scrive dentro "radio privacy internet"

Il secondo risultato e' una trasmissione gratuita, pubblica, che ne parla.. e da spunti su come approfondire.

E' proprio qui che la scuola dovrebbe essere aggiornata e ISTRUIRE lo studente.

La scuola è lo strumento dello stato fondamentale per conferire ai propri cittadini tutte le conoscenze necessarie per poter far crescere la comunità dal lato economico e sociale.

No, casomai la scuola è il MEZZO fondamentale dello stato per conferire ai propri cittadini tutte le conoscenze necessarie ad avere gli STRUMENTI per poter far crescere la comunità dal lato economico e sociale.

La scuola e' il libro di ricette.. non la mensa.. la scuola e' chi ti insegna a usare le pentole... non chi ti fa la pappa...

L'educazione sessuale non dovrebbe essere insegnata dalla famiglia? Eppure la scuola è intervenuta per sopperire a questa mancanza.

In quale nazione? no perche' sostenere che in Italia ci sia un insegnamento di educazione sessuale e' quantomeno comico...

Accettando che sia vero, l'educazione sessuale dovrebbe essere un compito della famiglia (che poi puo' essere, e a volte e' opportuno che sia delegata a elementi terzi esperti in materia). Ti fa comunque un insegnamento di base sulla materia non dice con chi e' giusto e/o opportuno trombare con la bionda del secondo piano.

Scusa ma hai detto la stessa identica cosa che stavo dicendo io.

"se le comunicazioni date agli utenti sono sufficientemente chiare e comprensibili, e se vengono rispettate."

Veramente no... tu hai detto:

"stiamo operando nella giusta maniera o se diversamente bisogna apportare delle modifiche per tutelare il cittadino"

E no non ho detto solo quello che hai quotato (che e' la parte minore di quello che stanno verificando), ma prima di tutto se

le loro policy NUOVE "sono armonizzate e compatibili con le normative europe".. e in secondo luogo se le comunicazioni date gli utenti siano sufficientemente chiari e comprensibili, e se vengono rispettate.

Devono dire se sono chiare e comprensibili da un pusto di vista LEGALE... non entrano minimamente nel merito che stiano operando in maniera "giusta" o se ci siano tutele in piu' da dare al cittadino... dare tutela vuol dire "tu non puoi usare i dati personali del cittadino perche' e' una cosa brutta e cattiva"...

Stanno verificando se c'e' scritto che i dati verranno usati, come, e se li stanno usando come detto..

Nessuno si mette a "tutelare il cittadino", cambiando le indicazioni in modo che siano piu' comprensibili per la signora di voghera... devono essere comprensibili, in legalese, in modo che sia chiaro (legalmente) che cosa fanno e cosa no...

E gli altri paesi europei? O altri paesi del mondo? Non siamo gli unici dove c'è corruzione e poco uso della moneta elettronica.

Che vuol dire che non siamo gli unici... a parte che ce ne sta comunque molto meno che da noi di solito... in altri paesi, come ti hanno detto, c'e' addirittura un controllo su TUTTE le transazioni che vengono fatte sui conti... in generale comunque l'uso di transazioni elettroniche e' infinitamente piu' alto che da noi (se non altro perche' la quantita' di gente che usa servizi online e' esponenzialmente piu' alta che da noi).

a Scajola gli ne hanno pagata meta a sua insaputa , quindi stiamo parlando di un ministro più recente ?

no, niente roba politica, diciamo che fino all'uscita della legge duilio (2004 mi pare) era molto molto facile richiedere in nero somme ingenti che spesso chi comprava non aveva. Quindi professionisti e banche compiacenti hanno gonfiato sistematicamente il valore stimato nelle perizie per poter finanziare anche quella parte di soldi da cacciare.. pratica ora meno diffusa perchè conosco più di un fenomeno che ha passato qualche brutto momento con la gdf

Per intenderci, son pratiche che vanno avanti da decenni dalle mie parti, non credo che nel resto del paese sia molto diverso.

specialmente ai parioli.

p.s. google.

Per intenderci, son pratiche che vanno avanti da decenni dalle mie parti, non credo che nel resto del paese sia molto diverso.

Nel settore commerciale la "stecca" era ancora la norma fino a poco fa. Per i locali c'era l'affitto ufficiale e quello ufficioso. Ovviamente la differenza in contanti.

ancora oggi negli annunci di cessione attivitá tanti specificano "preferibilmente contanti".....si, contanti auguri dall'agenzia delle entrate.

Vorrei direi la mia sulle assurde norme che limitano il pagamento in contati a cifre ridicole.

é una cosa che capita solo in Italia, all'estero il contante è molto più usato che in Italia. Si vuol far passare le transazioni elettroniche come la panacea per combattere l'evasione fiscale, in realtà è tutto il contrario. Queste limitazioni al contante dimostrano che lo stato ha definitivamente rinunciato alla lotta all'evasione, demandando questo compito alle banche, cioè ad istituti di credito privati che hanno scopo di lucrare su qualsiasi pagamento elettronico. Se lo stato vuole combattere l'evasione dovrebbe potenziare i cotrolli, potenziare la Guardia di finanza, che invece non ha manco la benzina da mettere nelle pattuglie, dare maggiori strumenti per indagare e invece non hanno manco la carta per le fotocopie e poi ste cavolo di intercettazioni che le hanno lmitate in tutti i modni, rendendo praticamente impossibile usarle per combattere l'evasione fiscale.

Monti è un banchiere, Passera è un banchiere e ste norme non servono per combattere l'evasione, servono per far ingrassare le banche sulla nostra pelle. Vogliono che qualsiasi cosa compriamo, sia beni che servizi, ci si debba pagare sopra, oltre alla tassa allo stato: l'IVA, vogliono che paghiamo anche una tassa alle banche, sotto forma di commissione. Questa è la verità, altro che lotta all'evasione.

se il problema e' tutto li, basta obbligare che taglino le commissioni....aumentando il numero di transazioni non ci perdono certo... e ci sono anche modi di fare transazioni elettroniche senza commissioni... le transazioni elettroniche mica sono solo le carte di credito:

Al supermercato puoi avere la carta ricaricabile (dal conto, anche via app) senza costi di ricarica.

I pagamenti in giro puoi farli via bonifico, senza commissioni, o in formato elettronico con un'app...

Puoi fare pagamenti elettronici anche per i mezzi di trasporto (vedi la Oyster card)

Di modi di fare i pagamenti elettronici senza necessariamente ingrassare le banche (non piu' di quanto non lo si faccia versando e depositando contanti), ce ne sono...

e poi ste cavolo di intercettazioni che le hanno lmitate in tutti i modni, rendendo praticamente impossibile usarle per combattere l'evasione fiscale

Fammi capire, "intercettare" le transazioni finanziarie è una stronzata che non ha alcuna finalità (tranne che foraggiare i banchieri). Però le intercettazioni telefoniche, quelle sì, posso essere utilmente usate per scoprire l'evasione fiscale?

Fammi indovinare: l'ha detto Grillo.

Si vogliono più controlli ma non si vogliono gli strumenti per il controllo e il blitz no, e l'uso di sistemi di pagamento tracciabili no, e il redditometro no.

Tralasciando che vorrei sapere QUANTE volte nella vita avete sentito la necessità di girare con più di 1000€ in tasca..ribadisco per l'ennesima volta, sperando che si perda qualche secondo di tempo a leggere:

1- le banche prosperavano anche 20 anni fa quando circolava molto contante. Anzi, prosperavano persino più di ora perchè gli strumenti di pagamento elettronici impongono costi enormi contro le truffe, le rapine, la gestione dei dati, la formazione del personale (è richiesto un corso con esame per TUTTI i dipendenti a contatto con il pubblico ad ogni cambio della normativa)

2- la legge è contro il riciclaggio di denaro. Che faccia anche da contrasto all'evasione, è un (benvoluto) danno collaterale.

"Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attivita' criminose e di finanziamento del terrorismo nonche' della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione "

Dlgs 231/07

Se si è arrivati a queste regole così stringenti, non per fare un favore alle banche (ma perchè poi? Quando di costi a zero spese ne esistono se li si cercaMiglior Conto 2012/ Websella il Miglior Low Cost %%% OSSERVATORIO FINANZIARIO %%%), ma per favore un favore a tutti....visto che l'economia sommersa vale il 16% del PIL.

Il 16%. Sono centinaia di MILIARDI che sfuggono ogni anno.

Soldi che devono essere trovati in altro modo, tramite tasse o tagli ai servizi.

e spero che questo digressione basata su presupposti erronei venga chiusa.

Modificato 5 Gennaio 201312 anni fa da TonyH
edulcorato...