Io non vorrei insistere, ma se il vostro capo si presentasse da voi, che avete sempre fatto il prodotto X dicendo che dal 2011 non lo farete piu, ma farete "altro", io dico che come minimo gli chiedereste: ma altro cosa?

Se alla risposta vi sentite rispondere che non lo sa e che sta cercando soluzioni con il governo io personalmente mi preoccuperei (o incazzerei), perchè prima di dire certe cose ti fai i conti, e visto che non gestisci un supermercato ma una multinazionale, di sicuro lo sai e se non lo dici significa che è scomodo, ovvero il dubbio è che non ci fai niente.

E' un film già visto.. io ci spero che sia come dite voi, ma sarebbe bastato che il buon Marchionne avesse dichiarato cosa ne intende fare (almeno approssimativamente) per spostare la discussione su quel livello (ed eventualmente cominciare a pensare alle politiche migliori per farlo).

Detto ciò che lo dica senza paura Marchionne qual'è la verità, che muovere 50mila auto con un porto che dal 1970 ancora è incompleto e con una linea ferroviaria ad 1 (uno) binario è pura follia. E che gestire uno stabilimento in cui domina il clientelismo politico (o peggio - vedere documentario di La7) è, nel 2010, inaccettabile.

Almeno chiuderà le bocche agli urlatori e ai politicanti che speculano sulla pelle degli operai, e chissa se qualcuno si comincerà a porre delle domande (si spera giuste) in questo paese.

Modificato 8 Gennaio 201015 anni fa da Motron

Detto ciò che lo dica senza paura Marchionne qual'è la verità, che muovere 50mila auto con un porto che dal 1970 ancora è incompleto e con una linea ferroviaria ad 1 (uno) binario è pura follia. E che gestire uno stabilimento in cui domina il clientelismo politico (o peggio - vedere documentario di La7) è, nel 2010, inaccettabile.

Almeno chiuderà le bocche agli urlatori e ai politicanti che speculano sulla pelle degli operai, e chissa se qualcuno si comincerà a porre delle domande (si spera giuste) in questo paese.

I sindacati stanno consegnando i lavoratori nelle fauci del licenziamento e la fanno passare come la salvezza

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Detto ciò che lo dica senza paura Marchionne qual'è la verità, che muovere 50mila auto con un porto che dal 1970 ancora è incompleto e con una linea ferroviaria ad 1 (uno) binario è pura follia. E che gestire uno stabilimento in cui domina il clientelismo politico (o peggio - vedere documentario di La7) è, nel 2010, inaccettabile.

Almeno chiuderà le bocche agli urlatori e ai politicanti che speculano sulla pelle degli operai, e chissa se qualcuno si comincerà a porre delle domande (si spera giuste) in questo paese.

Modificato 8 Gennaio 201015 anni fa da EC2277

Veramente Marchionne disse che, a causa delle pessime infrastrutture, produrre a Termini era troppo costoso già un paio d'anni fa. Ma, come al solito, i sindacati ed i politici, non riuscendo a scrollarsi di dosso il loro immobilismo, fanno finta di cascare dal pero e poi sguinzagliano gli operai esasperati ad arte per salvarsi la faccia, i voti e la poltrona.

Modificato 8 Gennaio 201015 anni fa da Motron

son pazzi, non si sono altre parole...

La tattica è sempre la solita: fai parlare, crea il problema sociale e volente o nolente prima o dopo qualcuno affronterà il problema. Fiat regaleràla fabbrica a qualche faccendiere (la burla delle auto elettriche è sotto gli occhi di tutti) e gli oeprai saranno licenziati nel 2012 anzichè 2011 ma Fiat, la politica ed i sindacati avranno fatto la loro parte con grande senso di responsabilità...

Il Ceo ha confermato «l'impegno a chiudere Termini Imerese entro il 2012». A chi gli chiedeva informazioni sull'offerta di Simone Cimino (presidente di Cape Natixis Sgr e promotore di una cordata italiana per produrre auto ecologiche nello stabilimento Fiat), Marchionne ha risposto: «Non lo conosco, non ho visto niente finora. Noi siamo disposti al lavorare con tutti». Quanto a un possibile incontro con il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, entro gennaio, Marchionne ha detto: «Sono disponibile, quando vuole».

Marchionne ha aggiunto che la produzione della 500 (destinata al mercato nordamericano e latinoamericano) in Messico «non creerà nessun problema all'occupazione in Italia». Per Marchionne la vettura «sarà fatta in Messico perché verrà venduta sia qui sia in America Latina. Il Messico è l'unico Paese che ha questo accordo di free-trade sia con l'America del Sud sia con l'America del Nord».

Via Sole 24

Ancora si ribadisce sulla chiusura ma nessun accenno alla "riconversione".

Meno male che la produzione messicana di 500 non influirà sull'occupazione italiana, ma era uno scherzo?!

Ancora si ribadisce sulla chiusura ma nessun accenno alla "riconversione".

ed in che modo avrebbe dovuto influire sull'occupazione itagliota visto che già oggi 500 non è prodotta in itaglia?