Non so ragazzi. Ma a me non piace vivere in un Paese in cui ciascuno pensa solo e sempre ai cazzi propri. Guardate che al giro tocca a tutti di rimanere a casa. E in quel momento vi farebbe piacere avere un po' di sostegno.

Mi urta l'idea di lavorare, guadagnare e vivere sereno mentre accanto a me ci sono persone che fanno fatica e devono fare sacrifici enormi (anche personali) per avere 1/10 di quello che ho io. Oltretutto persone che non è che siano "pigroni" o "ignoranti".

Come faccio a fare spallucce quando un amico mi dice "non posso venire al tuo matrimonio" perché non riesce a sostenere la spesa. O quando devo andare a prendere le pizze io perché so che la persona con cui mangerò altrimenti si sarebbe sentita in imbarazzo. O persone che non escono più di casa per l'imbarazzo di non avere un lavoro e non volersi mostrare agli "altri".

E badate, io non sono una specie di buon samaritano. Ma queste cose, avendole vissute, mi urtano.

Capisco il disagio dell'autostrada. Non capisco l'astio verso queste persone.

Ma è un mio punto di vista. Minoritario, mi rendo conto. Almeno ancora per qualche tempo.

Stev, è un pelo diverso... Nessuno gli dice di andare al diavolo e arrangiarsi.. Ma non puoi far andare di mezzo gli altri in questo modo (anche perché davvero poi invece di ottenere solidarietà ti fai giustamente fanculizzare)

D'accordo può essere

Ma tu ti rendi conto che se il secondario muore, poi il terziario ( io, te , etc ) lo segue a ruota ? O staimo sempre a pensare che sia un problema altrui e non ci toccherà mai ?

Già adesso il Sud , dopo che sacrosantamente si sono ridotte le erogazioni a fondo perduto , non compra più nulla, tanto che le catene della grande distriibuzione stanno seriamente pensando di andarsene.

Desertifichiamo anche il centro ( e nel caso Thyssen , non perchè la fabbrica sia inefficiente o non guadagni, ma perchè qualche manager a Francoforte ha deciso che la stessa produzione a Fanculandia costava qaulche decimo di euro in meno ) e poi vedremo che ridere

non c'è nessun astio verso nessuno:

c'è la legalità. occupare un'autostrada non è LEGALE.

è inutile parlare di legalità se poi accettiamo questo. perché allora va bene la casa abusiva, va bene occupare la casa ALER e buttare fuori la vecchietta che ne ha diritto, va bene la doppia fila e l'insulto ai vigili, va bene l'auto/pulmman non revisionato. va bene anche non battere lo scontrino.

vado avanti?

Modificato 13 Novembre 201410 anni fa da Matteo B.

Non so ragazzi. Ma a me non piace vivere in un Paese in cui ciascuno pensa solo e sempre ai cazzi propri..

E imprigionare la gente in autostrada è "pensare ai cazzi altrui"? Pensando che magari gli intrappolati sodalirizzino con te.....

Rischi solo il verso opposto, ovvero "questi mi hanno causato disagi, se ne possono andare a quel paese".

Fai una bella battaglia tra poveri.

Terni sono ANNI che è in bilico (voleva essere chiusa già prima della tragedia di Torino)....ANNI in cui si è fatto niente, anche a livello sindacale centrale....

Modificato 13 Novembre 201410 anni fa da TonyH

ma perchè qualche manager a Francoforte ha deciso che la stessa produzione a Fanculandia costava qaulche decimo di euro in meno ) e poi vedremo che ridere

tra l'altro i lavoratori AST hanno delle ottime ragioni. praticamente a questi la fabbrica non interessa, non sono nel settore degli acciai speciali, è l'unica fabbrica che hanno.

la fabbrica era di un'azienda finlandese che è stata COSTRETTA a vendere a Thyssen perché altrimenti superava la quota di mercato accettabile per i burocrati di Bruxelles (che non pensano che ci sono indiani e cinesi concorrenti che se ne sbattono di queste regoline da manuale del burocrate europeo.).

HANNO OTTIME RAGIONI E TUTTO IL MIO SOSTEGNO

però occupare un'autostrada NO. vai solo a danneggiare lavoratori come te. il confine per me è quello.

EDIT: scusate ho scritto inesattezze..comunque ero informato. questa è la sintesi della vicenda.

Ast: il buco da 700 milioni in 5 anni e i guai della Thyssenkrupp - Il Sole 24 ORE

EDIT II: non so se si legge, comunque il succo è che a Thyssen non interessa ma non può vendere ai finnici (a cui interessa) perché avrebbero casini con l'antitrust.

va da sè che i finnici competono con cinesi e indiani per cui "antitrust" è probabilmente un gruppo pop elettronico

Modificato 13 Novembre 201410 anni fa da Matteo B.

Mi dispiace per gli operai della AST ma un conto è protestare, un conto è invadere una autostrada bloccando e dividendo in due l'Italia. Il problema della AST è sostanzialmente nella mancanza da parte della nostra classe politica di una cosa che si chiama politica industriale. Troppo frettolosamente è stata seppellita l'IRI. Alcune produzioni strategiche dovevano rimanere di proprietà italiana. Scusate il fuori tema.

Umanamente, non posso non essere dalla parte dei dipendenti AST, e non essendo nei loro panni mi sforzo di esprimermi più sommessamente possibile.

Voglio fare solo un paragone con la ben nota protesta dei "forconi" che ha semiparalizzato diverse arterie qui in Veneto alla fine dell'anno scorso. Gente che non stava messa tanto meglio di quelli di Terni. Si piazzavano in punti strategici delle principali strade statali e provinciali, in presenza di incroci o rotonde, e rallentavano il traffico con dei picchetti. Fastidiosissimo (ci sono rimasto bloccato svariate volte), tuttavia:

1) per quanto molto più lunga o sperduta, una strada alternativa per arrivare alla meta esisteva sempre. Alla più brutta, inversione a U e si tornava indietro

2) non era un blocco, ma solo un rallentamento. Nelle ore di punta significava perdere circa un'ora di tempo, quindi nulla di irreparabile

3) arrivato al tuo turno, ti fermavano, ti consegnavano - garbatamente - del materiale informativo e potevi partire subito.

A mio modo di vedere, un buon modo per far accorgere la gente della tua esistenza e informarla sul tuo problema, senza che l'effetto diventasse controproducente o eccessivamente a spese della collettività.

Viceversa, bloccare l'Autostrada del Sole senza lasciare (per chi ci è finito dentro) né una via di fuga né la possibilità di quantificare i tempi del blocco, mi pare nocivo sia per chi subisce sia per chi protesta, oltre che rischioso per chi avesse emergenze di qualsiasi tipo

Avranno colpito un'infrastruttura chiave questi ultimi, ma dal mio punto di vista sbagliano in toto gli uni e gli altri.

Ci si vuol far sentire? Si organizzano gazebi e postazioni di fronte alle stazioni, agli aeroporti e nei centri città, anche a piazza Montecitorio se si vuole, si diffonde gente per strada. Al limite si manda gente agli incroci semaforici a consegnare il materiale informativo.

Occupare strade e autostrade invece va a tutto svantaggio... di tutti. Degli automobilisti che vi sono intrappolati, dei manifestanti che possono vedersi imputati un bel po' di reati - e non so fin quanto "non me ne frega nulla" (cit.). E se, metti caso, c'è qualcuno che si innervosisce e scattano le violenze? Mica tanto improbabile... E se capita un'emergenza ma l'ambulanza/VVFF/polizia si trovano tremendamente rallentati o bloccati dal traffico che si è venuto a creare? Per quanto si possano comprendere certi disagi (ok, difficile se quelle condizioni non si vivono), cert'altre misure, di disagi e potenziali rischi molto grossi, ne creano a loro volta troppi...

In un contesto perfetto sarebbe come dici tu. E, lo dico a scanso di equivoci, dovremmo sempre puntare alla perfezione.

Tuttavia ci sono tre variabili che subentrano: l'esasperazione (perché se devi chiudere la tua azienda perché non riesci a pagare le tasse credimi che va all'aria qualsiasi senso di fiducia nel prossimo), la fame, e l'indifferenza di massa.

Quando un gruppo di individui subisce un sopruso (anche solo per negligenza) dallo Stato, il problema non è più individuale ma sociale. E se diventa sociale, deve essere portato alla conoscenza di tutti nel modo più rapido e "coinvolgente" possibile.

E qui vengo al concreto: qual è il limite da non superare? Posso dirti la mia. Uno sciopero può essere sacrosanto, scioperi continuati, politicizzati e messi regolarmente nei giorni di ponte sono un sopruso e basta. Bloccare un'autostrada è soltanto sabotaggio, una mobilitazione come quella dei forconi veneti a fronte di un certo disagio collettivo può comunque coinvolgere la popolazione e far arrivare un mesaggio ai piani alti. Fare un gazebo a Montecitorio o, peggio, distribuire volantini ai semafori, perdonami caro Walker ma non serve a nulla. Può servire al massimo per un referendum (infatti non ce n'è uno che raggiunga mai il quorum).

Ma con la fame e i debiti è difficile mantener la calma, se lo Stato ti fa capire che non sono affar suo.