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Tangenziale di Asti :62 mln al km


Matteo B.

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da corriere.it

La strada da 62 milioni al kmcontestata per salvare i rospi

Asti e la super tangenziale costosissima. E Rifondazione accusa: minaccia l'habitat dell'anfibio

ROMA — Trecentosettantacinquemilioniottocento-ventitremiladuecentocinquanta euro. Una cifra che basterebbe per comprare trecento carrozze deluxe per i treni dei pendolari. O rimettere in sesto tutte le strutture universitarie scassate dell'Aquila, pagare per un anno le rette degli studenti e poi, con quel che avanza, acquistare tremila casette di legno per gli sfollati del terremoto. Tutti questi soldi saranno invece spesi per una strada, una piccola tangenziale a sud ovest di Asti. Un nastro d'asfalto lungo appena 5.329 metri che costa, considerando i 2.848 metri di bretelle e svincoli per collegarlo alla viabilità ordinaria, più di 60 milioni al euro al chilometro. Esattamente, 62,2 milioni. La breve tangenziale corre su un lungo viadotto e poi sotto terra: immaginate i denari che servono.

La strada contestataMa se non è la strada più cara del mondo, poco ci manca. Per capire: la Variante di Valico, che si sviluppa quasi tutta in galleria, vale 52 milioni al chilometro. Ed è probabilmente il più costoso tratto di strada mai realizzato in Italia, dove per costruire un chilometro di autostrada si spendono mediamente 32 milioni, contro i 14,6 milioni della Spagna. Senza considerare che la tangenziale sud ovest di Asti non è nemmeno un'autostrada in senso stretto, visto che per un terzo avrà una sola corsia per senso di marcia. Ma in un Paese che nonostante le promesse continua a costruire infrastrutture con il contagocce, sarebbe perfino una spesa benedetta (sempre giustificandone il livello astronomico). Se invece, come qualcuno sostiene, fosse una strada completamente inutile? Così almeno la pensa un comitato locale che da anni la contesta. E così la pensano anche alcuni consiglieri del Piemonte (per esempio Angela Motta del Pd, stesso partito del governatore Mercedes Bresso) pronti a dare battaglia in previsione del parere che a giorni emetterà la Regione. Per nulla scoraggiati dallo scontato «sì» regionale, epitaffio per le loro residue speranze, gli oppositori sono decisi a far valere tutte le loro ragioni. Il 22 settembre due consiglieri rifondaroli, Paola Barassi e Alberto Deambrogio, hanno presentato una mozione contro il progetto preliminare depositato dall'Anas ad agosto. Nell'elenco delle rimostranze, anche l'allarme per il rischio che correrebbe una «particolare e rara specie di rospo presente solo in due aree del territorio piemontese»: il pelobates fuscus insubricus, sopravvissuto all'alluvione del 1994, il cui habitat naturale verrebbe seriamente compromesso dalla nuova arteria.

C'è da dire che l'anfibio avrebbe corso lo stesso rischio anche cinquant'anni fa, quando si cominciò a pensare a quella tangenziale e non esisteva nessun partito dei rospi. Le prime lettere di esproprio ai proprietari dei terreni partirono dal Comune di Asti nel 1960. Poi tutto si fermò. Finché nel 1974 la tangenziale spuntò nel piano regolatore della città. All'inizio attraversava gli orti a ridosso del centro abitato. Via via che il cemento invadeva il territorio, però, il tracciato veniva spostato sempre più in periferia. Mentre i costi del progetto si gonfiavano come un sufflè: l'ultima botta arrivò con l'alluvione del 1994 che ispirò un megaviadotto da oltre un chilometro. Tutto sulla carta, naturalmente, perché nessuno credeva davvero che la tangenziale si sarebbe mai fatta. Troppi soldi, troppo tempo, troppi problemi. Il partito del rospo, che intanto era sorto, si fregava le mani, ma non aveva fatto i conti con il progetto dell'autostrada Asti-Cuneo. Né, soprattutto, con il presidente della Provincia Roberto Marmo, forzista, che persuase l'Anas a fare la tangenziale con l'intento di collegare al casello di Asti Ovest l'Asti-Cuneo con la Torino-Piacenza. Entrambe gestite da società che fanno capo al potente concessionario privato Marcellino Gavio. Si fece quindi un progetto faraonico per un'autostrada a sei corsie.

Ma nel 2002 il nuovo sindaco di centrosinistra Vittorio Voglino, uscito da una campagna elettorale nella quale quattro candidati su cinque, tutti tranne quello di Forza Italia, avevano promesso che se eletti non avrebbero fatto la tangenziale, lo bloccò. La motivazione? Per collegare le due autostrade si poteva bene utilizzare un'altra strada, già esistente, arrivando così al casello di Asti est. Soluzione considerata più facile e più logica. L'Anas avrebbe però dovuto ampliare quella strada. E come compensare Comune e Provincia? Semplice: realizzando la tangenziale della discordia ma con un progetto diverso, sul quale Marmo e Voglino stavolta si erano messi d'accordo. Un progetto forse più modesto, ma a quanto pare non meno costoso. E i soldi? Nessun problema: c'è la Legge obiettivo. Inutili le proteste degli oppositori, secondo cui non è stato mai fatto uno studio di viabilità, e quindi nessuno sarebbe in grado di dire quante macchine passeranno su quella strada. Inutili anche le osservazioni avanzate dal comitato su alcuni aspetti dell'operazione. Per esempio, la circostanza che la società Autostrada Asti-Cuneo del gruppo Gavio, concessionaria della tangenziale, sia partecipata al 35% dall'Anas, cioè dal concedente. Per esempio, che il progetto sia stato affidato a un'altra società del medesimo gruppo Gavio, la Sina spa, di cui è amministratore delegato Agostino Spoglianti, contemporaneamente pure presidente della Asti-Cuneo...

Sergio Rizzo

N.B. tanto lo sappiamo tutti a quale forumista di AP sono finiti in tasca gran parte di quei soldi...

io a questo gli farei pagare il conto del prossimo raduno di AP

:reddHappy:clap:b35:b1:b9:b26

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caaaazzzzzzzoooooo la barzelletta del decennio

ho troppe cose da dire, ma adesso non ce la fo'...ho net al telefono!

stasera mi metto lì e posto...

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premetto che la tangenziale ovest sarebbe cosa buona e giusta, hanno scelto il percorso più caro, più impattante e meno logico che si potesse immaginare.

Probabilmente una postazione di teletrasporto della federazione sarebbe costata di meno.

Non c'è assolutamente bisogno di una supersatrada a tre corsie con viadotti e cazzate varie, semplicemente perchè volendo la maggior parte del percorso è in piano. rimarrebbero le difficoltà di attraversamento di un fiume e di un torrente, ma assolutamente niente di insormontabile.

Addirittura una parte di tragitto analogo (che costeggia il torrente) potrebbe essere già pronta, ma il municipio si è "dimenticato" di espropriare una ventina di metri di sterrato..

Purtroppo negli "interessati" spunta come al solito il nome del buon marcellino da tortona che, dopo aver fatto lievitare a dismisura i costi dell'a4, aver imbarcato una marea di soldi con l'a21 senza aver fatto un cazzo per decenni, ha deciso di mangiarci sopra.

Per me come al solito slitterà tutto, il comune al momento ha altri problemi..

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Ed è probabilmente il più costoso tratto di strada mai realizzato in Italia, dove per costruire un chilometro di autostrada si spendono mediamente 32 milioni, contro i 14,6 milioni della Spagna.

"That's the problem with drinking, I thought, as I poured myself a drink. If something bad happens you drink in an attempt to forget; if something good happens you drink in order to celebrate; and if nothing happens you drink to make something happen."

Charles Bukowski (Women)

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Non avevo dubbi che Marcellino il Logistico fosse dietro a tutto questo... sono decenni che ormai spadroneggia in piemonte (e non solo) con i nostri soldi!!

Ma la Asti-Cuneo che fine ha fatto?

"The great enemy of the truth is very often not the lie -- deliberate, contrived and dishonest -- but the myth -- persistent, persuasive and unrealistic"

(John Fitzgerald Kennedy)

"We are the Borg. Lower your shields and surrender your ships. We will add your biological and technological distinctiveness to our own. Your culture will adapt to service us. Resistance is futile!"

"Everyone is entitled to their own opinion, but not their own facts!"

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Non avevo dubbi che Marcellino il Logistico fosse dietro a tutto questo... sono decenni che ormai spadroneggia in piemonte (e non solo) con i nostri soldi!!

Ma la Asti-Cuneo che fine ha fatto?

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chiediti anche

perchè l'alta velocità to-mi l'hanno fatta a ridosso dell'autostrada e non della ferrovia nonostrante fs non fosse d'acordo

perchè i soldi per risanare i dissesti capitati a messina erano stanziati e non si è fatto nulla

perchè..... metti cosa preferisci ce n'è per tutti.

tornando a questa tangenziale, al momento se ne parla perchè è venuto fuori l'argomento, ma imho sono ancora lontani dall'inizio lavori

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di fatto è quasi a posto.. manca un pezzo di circa 8 km dalle parti di bra per cui sei costretto a fare un bel po' di km in mezzo al traffico e ai camion e poi ti riallacci alla to-sv.

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