Che era quello che ho detto enne-mila post fa

Si, ma tu ti sei fossilizzato sull'esempio di un centro commerciale popolato da ex-spalloni pensionati

Non si può pretendere di fare un ragionamento induttivo dal particolare al generale, perchè si trovano n-mila esempi contrari.

Per i dipendenti, il legislatore può (e deve) imporre un monte ore oltre il quale deve pagare lo straordinario. Ma nel contratto commerciale, deve lasciare la libertà di gestirsi a piacere QUANDO lavorare.

Mentre spesso qua si è bloccato sul quando e qualsiasi modifica viene presa implicitamente come un quanto di più.

Ho l'esperienza di uno studio medico che faticava a trovare una segretaria, pur pagandola 1800€ netti al mese. Perchè l'orario di lavoro sarebbe stato 08-12 ; 16-20, per seguire l'afflusso di pazienti dagli specialisti.

Uscire alla 20 era visto come un sopruso, una limitazione della libertà. Nessuno notava la 4 ore di pausa (dove potevi farti bellamente gli affari tuoi, visto che lo studio era in pieno centro....)

Io a lavoro ci sto fino a tardi quando serve (a volte ci caccia il guardiano). Mi pago tutte le cose che mi servono. Specialisti, tecnologie varie, vacanze, ecc...

Torniamo sempre a casa la sera che i super e negozi son fermi e semplicemente non ci lamentiamo. Non ne faccio una crociata per potermi mettere nel piatto la bistecca fresca.

Lo vedo un costringere qualcuno a lavorare fino a tardi, sapendo che guadagna una frazione del mio fine mese.

Il punto è che qui nessuno sta facendo una crociata perché tutti gli impegati dei supermercati siano obbligati a lavorare fino alle 22, ma si chiede che ognuno abbia facoltà di scelta (come ce l'hai tu per te stesso), volendo anche di aprire in orario 22-07 se ciò gli permette di andare incontro ad una fascia di clientela.

Peraltro mi pare che tra chi qui dentro trova comode le aperture serali ci sia la consapevolezza che come clienti questo servizio ha dei costi maggiori.

Esiste già una regolamentazione del tempo di lavoro degli impiegati, mica sono incatenati al posto di lavoro... il resto sono questioni tra datore di lavoro e impiegati, e le condizioni di mercato a cui le persone sono disposte a lavorare in certi orari.

Tutto ciò non impedisce ad un imprenditore di chiudere alle 18 perché ha a cuore il ritorno a casa dei suoi dipendenti, così come non impedisce ad un impiegato di cercarsi un impiego diverso se non è disposto a lavorare per chi gli chiede certi orari.

Per i dipendenti, il legislatore può (e deve) imporre un monte ore oltre il quale deve pagare lo straordinario.

E' già così.

Poi, ribadisco, la cassiera che finisce il turno alle 21.00 NON è la stessa che la mattina ha cominciato a lavorare alle 9.00.

Ma non è che la signora è stata in una clinica privata convenzionata con il SSN?

Perché un farmaco di profilassi ad ampio spettro del genere non può essere in fascia C a meno che non sia sostituibile con altri in fascia gratuita.

Il medico presso cui fai tirocinio dovrebbe saperne di più e potrebbe prescriverle un antibiotico equivalente non in fascia C.

Tra l'altro, è la struttura che ha eseguito l'operazione (in DH al 100%) che dovrebbe prendersi carico del follow up, è tutto compreso nei 1000€ che il SSN rimborsa per l'operazione.

No, la signora sarà operata al policlinico di Bari. E' venuta con una serie di fogli tra cui uno con i farmaci da assumere nei giorni precedenti. Mi sembra strano che lui abbia omesso qualcosa, è attento oltremisura agli aspetti legislativi. Possibile che abbia capito male io, ma di certo c'erano dei farmaci da acquistare pagando di tasca propria.

E' già così.

Lo so.

Era per puntualizzare che una volta che mi hai detto che il dipendente deve lavorare massimo 8 ore al giorno se no è straordinario....lasciami libero di decidere se fargli fare dalle 6 alle 14 (es: bar), oppure dalle 16 alle 24 (es: pub) etc. etc. etc.

No, la signora sarà operata al policlinico di Bari. E' venuta con una serie di fogli tra cui uno con i farmaci da assumere nei giorni precedenti. Mi sembra strano che lui abbia omesso qualcosa, è attento oltremisura agli aspetti legislativi. Possibile che abbia capito male io, ma di certo c'erano dei farmaci da acquistare pagando di tasca propria.

Avere il negozio aperto, ma vuoto, non stai lavorando.....

Modificato 4 Ottobre 201212 anni fa da owluca

rispetto all'obbligo comunale di aprire 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana.

l'orario convenzionale è nato in altri tempi e obbliga il negoziante a stare li tutto il giorno (o a pagare qualcuno in sua vece) in quanto è pensato

in base allo "stereotipo" che sia l'attività "unica" dell'esercente (come un tempo accadeva)

verissimo, ma comunque è un "impegno" per il quale giustamente ti aspetteresti di avere un compenso adeguato.

il punto, fin 'ora solo accennato è che la flessibilità di orario viene sempre presentato come un allungamento dell'orario di esercizio,

(che porterebbe automaticamente a maggiori incassi)

mentre potrebbe benissimo essere uno spostamento e addirittura invece, specie di questi tempi ,

potrebbe rivelarsi più proficua addirittura una riduzione, rispetto all'obbligo comunale di aprire 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana.

l'orario convenzionale è nato in altri tempi e obbliga il negoziante a stare li tutto il giorno (o a pagare qualcuno in sua vece) in quanto è pensato in base allo "stereotipo" che sia l'attività "unica" dell'esercente (come un tempo accadeva)

quindi dovrà garantire un fatturato tale rappresentare un stipendio completo a fine mese.

quindi i margini e/o il fatturato dovranno essere importanti

per aumentare il fatturato si può pensare di aumentare l'orario di apertura,

ammesso e non concesso che di questi tempi, il fatturato aumenti in modo proporzionale ,

sarà aumentato altrettanto anche il peso dell'impegno richiesto e quindi le aspettative se non proprio le spese collaterali

per cui alla fine potrebbe rivelarsi non soddisfacente.

viceversa, esentati dall'obbligo di tenere aperti tutti i giorni, si potrebbero perseguire più di una attività,

permettendo di soddisfare le esigenze di una qualche "nicchia" che potrebbe tranquillamente accettare di recarsi presso quell' esercizio

solo nel "pomeriggio" o la sera o solo in alcuni giorni, perchè notoriamente specializzato o conveniente.

con l'orario ridotto magari serviresti solo il 70% dei potenziali clienti, ma facendolo nella metà del tempo sarebbe comunque più redditizio

qualcuno potrebbe pensare che in fondo gli basta e godersi il tempo libero spendendo il ricavato

qualcun altro potrebbe affiancare una seconda attività

i più furbi ne approfitterebbero per abbassare i loro margini e quindi i prezzi e magari riuscirebbero ad invogliare anche un altro 10-15%

di potenziali clienti a servirsi da loro nonostante l'orario più scomodo

mentre potrebbe benissimo essere uno spostamento e addirittura invece, specie di questi tempi ,

potrebbe rivelarsi più proficua addirittura una riduzione, rispetto all'obbligo comunale di aprire 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana.